Storia della letteratura italiana/Lo stilnovo: differenze tra le versioni
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La corrente letteraria del dolce stil novo (o più semplicemente stilnovo) si sviluppa a Firenze negli anni ottanta del Duecento. Ne è considerato precursore il bolognese Guido Guinizzelli, ma la sua definizione si deve al fiorentino Guido Cavalcanti, amico di [[../Dante Alighieri|Dante]]. Tra i molti altri poeti stilnovisti si possono ricordare Lapo Gianni, Dino Frescobaldi, Gianni Alfani. Il più vasto canzoniere stilnovista si deve però a Cino da Pistoia. Lo stilnovo prende le
== Firenze nel Duecento ==
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Nel 1293 Giano della Bella istituisce gli Ordinamenti di Giustizia, in base ai quali per poter partecipare alla vita politica della città è necessario essere iscritti a un'Arte. I ghibellini sono definitivamente banditi da Firenze, i guelfi prendono il potere ma la città è scissa in due fazioni:
* il "popolo grasso", noti anche come i '''neri''', composto
* il "popolo magro", noti anche come i '''bianchi''', composto dagli iscritti alle cosiddette Arti minori (Arte dei Beccai, Arte dei Calzolai, Arte dei Fabbri, Arte dei Maestri di Pietra e Legname, Arte dei Linaioli e Rigattieri, Arte dei Vinattieri, Arte degli Albergatori, Arte degli Oliandoli e Pizzicagnoli, Arte dei Cuoiai e Galigai, Arte dei Corazzai e Spadai, Arte dei Correggiai, Arte dei Legnaioli, Arte dei Chiavaioli, Arte dei Fornai, Arte dei Ciompi, Arte dei Tintori, Arte dei Farsettai, Arte dell'Agnolo).
Sono i neri a controllare la città: nel 1295, sostenuti dal papa Bonifacio VIII e dal re Carlo VIII, riescono a ottenere saldamente il governo. Molti bianchi sono processati e condannati a morte o all'esilio
Nel resto della penisola italiana, durante il Duecento molte città italiane iniziano a costituirsi in signorie. La prima è Verona, dove prende il potere la famiglia degli Scaligeri. L'apice della potenza sarà raggiunta però nel Trecento con Cangrande (1311-1329), che svolgerà anche un'importante opera di mecenatismo (tra gli altri, dà ospitalità a Dante dopo l'esilio). A Venezia si consolida l'oligarchia, mentre a Milano, a partire dal 1237, si consuma la contesa tra le famiglie dei Torriani (ghibellini) e dei Visconti (guelfi), che si concluderà nel 1310 con la vittoria di questi ultimi, sostenuti dall'imperatore Enrico VII.
== La poetica stilnovista ==
Gli autori della nuova corrente intrattenevano tra di loro stretti rapporti personali e artistici. Tuttavia lo stilnovo non si può
L'iniziatore del stilnovo è considerato '''Guido Guinizzelli''', coetaneo di Guittone d'Arezzo, ma la
{{quote|I' mi son un che quando<br />Amor mi spira, noto, e a quel modo<br />ch'e' ditta dentro vo significando.}}
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La donna viene idealizzata e smaterializzata: di lei non vengono fornite descrizioni fisiche, mentre è frequente l'immagine della '''donna-angelo''', che con il suo saluto taumaturgico risana l'animo di chi lo riceve. Grande importanza è data infatti alla '''fenomenologia d'amore'''. La donna si presenta al poeta attraverso fuggevoli incontri in contesti cittadini. L'evento si situa in una dimensione corale: il poeta non è mai solo, ma si trova con un gruppo di amici che gli offrono il loro sostegno, mentre la donna è in compagnia di altre dame, tra le quali spicca per la sua bellezza.
Il poeta è sconvolto da questi incontri e la poesia registra accuratamente i processi fisici e psicologici che lo colpiscono. Questi, secondo le teorie dell'epoca, sono provocati dal movimento di sostanze spirituali che, dotate di una loro autonomia, agiscono sull'animo umano e possono addirittura lasciare l'individuo a cui appartengono e spostarsi verso un altro, per esempio verso la donna amata. La donna stilnovista, per altro, è sempre irraggiungibile e molto spesso è legata a un altro uomo. L'amore
Le opere stilnoviste, dirette a un pubblico ristretto e fondate perlopiù sulle strutture metriche della '''canzone''', del '''sonetto''' e della '''ballata''', sono caratterizzate da una sintassi lineare e dal limitato ricorso ad artifici retorici. Viene inoltre usata una '''lingua cittadina colta''', priva di espressioni popolari.
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== Guido Guinizzelli ==
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I primi esempi di questa nuova poesia si hanno a Bologna, nelle liriche di Guido Guinizzelli. Poche e incerte sono le notizie sulla sua vita. È nato a Bologna attorno al 1240 e ha avuto una formazione giuridica, filosofica e letteraria. La sua era una famiglia ghibellina schierata con la fazione dei Lambertazzi. Questo sarà la causa dell'esilio che colpirà il poeta e i suoi familiari nel 1274. Guinizzelli morirà due anni più tardi, nel 1276, a Monselice.
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