Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica: differenze tra le versioni
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Rinacque per l'ennesima volta grazie all'Amm. Gorshkov, intenzionato a costruire una flotta degna di questo nome anche per operazioni d'altura; la ricostituzione avvenne nel 1962-64 con 3 rgt delle flotte del Baltico, M.Nero e Pacifico. Erano in tutto 9.000 effettivi con 12 battaglioni complessivi, di cui 3 con i carri leggeri PT-76, ma era necessario avere nuove navi da sbarco, che presto vennero impostate massicciamente con le 'Polnocny' e le 'Alligator';
Nel 1991 la forza dei fucilieri di marina era di circa 20.000 effettivi, non molto grande comparata ai 200.000 americani o anche a corpi cinesi e taiwanesi, suddivisa in 5 unità chiamate brigate ma in concreto reggimenti (polk, come vengono chiamati); nonostante numericamente siano realtà reggimentali, in effetti si tratta di unità pluriarma e quindi definibili anche come brigate motorizzate. L'organico è di 2.500-3.000 elementi.
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Le brigate brigate Spetnaz erano una per flotta, con: 1 cp. comando, 1 gruppo smg. tascabili, 2-3 btg. incursori, 1 btg. parà, 1 cp. collegamenti, 1 unità supporto logistico, per totali 800-1.000 elementi.
Gli 'Spetsnaz' avevano tutte le caratteristiche proprie degli incursori: la loro missione era la ricognizione, localizzazione, sabotaggio, eliminazione delle strutture di comando ecc.; erano strettamente connessi con i soldati della fanteria navale, di cui avevano ripreso le specializzazioni, sia di incursori che di unità parà e altro ancora che prima erano parte della Fanteria di Marina (i parà a livello di plotone), così da formare un battaglione paracadutisti Spetnaz. Non solo, gli Spetsnaz avevano anche cariche di demolizione nucleare, prima assegnate ai nuclei di demolizione; vi era anche la ricognizione a lungo raggio (missioni prima assegnatie ai marines con i nuclei Razvedki) dei fanti di marina, e spesso gli Spetnaz usavano i loro minisottomarini per incursioni nel Baltico, persino con sottomarini cingolati per muoversi quando necessario sul fondale. Altro compito era la difesa dei mercantili sovietici in zone dove imperversa la pirateria; se spettasse a loro o ai fanti di marina tale compito non è noto, ma dopo che vi furono attacchi a mercantili sovietici iniziò questo servizio; il fatto è che in Africa i pochi porti erano ingombri di navi e così quelle in arrivo spesso dovevano sostare a lungo in rada, bersaglio perfetto per i pirati. In un'occasione, una nave sovietica venne attaccata nelle acque della Nigeria, ma il battello pirata venne affondato con tanto di equipaggio dalla squadra di protezione.
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