Missione a Israele/Dio e Israele: differenze tra le versioni

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In altre parole, per i peccati personali il tempio serviva come mezzo per effettuare l'espiazione. Non era però l'unico mezzo — troppi ebrei per troppi secoli erano vissuti troppo lontano da Gerusalemme e non erano mai riusciti ad andare al Tempio. Era fondamentale per l'espiazione e il perdono di Dio che il peccatore si pentisse. Il sacrificio poteva incrementare tale processo e, quandunque fosse stato possibile, doveva essere aggiunto, ma non era certo un sostituto né un ''sine qua non'' del pentimento. Il sangue del sacrificio, inoltre, non purificava il peccatore, bensì l'altare — e durante Yom Kippur, lo purificava dall'inquinamento dei peccati di tutto Israele.
 
Una categoria biblica finale che governava l'accesso al Tempio era la distinzione tra sacro o profano e tra comune o profano. La distinzione doveva esser fatta e mantenuta dai sacerdoti, che a loro volta erano responsabili d'insegnarlo al popolo: parlando ad Aronne, Dio aveva detto: "Dovete distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è immondo da ciò che è mondo, e possiate insegnare agli Israeliti tutte le leggi che il Signore ha date loro" ({{passo biblico2|Levitico|10:10}}). Le due paia di parole si correlano funzionalmente – né il profano né l'immondo poteva esser portato vicino all'altare – ma questi non sono sinonimi. Un sacerdote con un difetto fisico, per esempio, non poteva servire all'altare: la sua menomazione lo rendeva "profano". Ma ciò non influenzava affatto la sua condizione di purezza: egli poteva sempre consumare il cibo generato dai sacrifici, che dovevano essere mangiati in purezza ({{passo biblico2|Levitico|21:6,17-23}}).
 
Quest'ultima distinzione, presa insieme alle regole della purezza, ci può assistere nella comprensione della struttura del Tempio, e del modo in cui veniva disposto lo spazio sacro. Gli ebrei consideravano la Torah come privilegio e responsabilità esclusivi di Israele (cfr. per esempio Paolo in {{passo biblico2|Romani|9:4-5}}). I suoi comandamenti, di conseguenza, incombevano solo sugli ebrei. La Torah di Dio a Israele era parte esclusiva della Sua elezione di Israele: nel linguaggio della Bibbia, gli ebrei erano un popolo che Dio aveva messo da parte per Se Stesso, "un regno di sacerdoti e una nazione santa". Rabbini successivi, nella loro ricerca di precisione interpretativa, la precisarono in modi assai pratici. Solo un cadavere ebreo, asserivano, poteva procurare impurità; un cadavere gentile/pagano non dava impurità. Parimenti, solo un contatto con fluido mestruale ebreo influenzava lo stato di purezza. Che succedeva se, camminando nei pressi di un bagno pubblico, un ebreo calpestava una macchia di fluido mestruale?
 
 
 
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