La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Introduzione: differenze tra le versioni

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Più in generale, Berman trova che la distinzione uomo-Dio/uomo-uomo della ''Mishneh Torah'' scompare nella ''Guida'' — come sopra osservato, i comandamenti uomo-uomo sono posti nel mezzo della successiva classificazione, invece di essere isolati alla fine come in quella precedente. Attribuisce le differenti strutture dei comandamenti nei due libri ai ruoli differenti che Maimonide gioca in ciascuno: giurisprudente nella prima, cercando di "seguire le linee di guida espresse del primo legislatore ed interpretate dei suoi seguaci, i rabbini; teologo nell'altra, cercando di dimostrare l'attuabilità filosofica della Torah.
 
Berman considera la struttura dei comandamenti nella ''Guida'' come se rappresentasse una fase più avanzata del pensiero maimonideo, affermando persino che la ''Mishneh Torah'' sarebbe potuta essere strutturata differentemente se fosse stata scritta dopo la ''Guida'': "Infatti, il ''Libro dei Comandamenti'', la ''Mishneh Torah'' e lo schema della Parte III, capitolo 35 della ''Guida'', possono essere considerati approssimazioni sempre più ravvicinate alla struttura profonda dei comandamenti della Legge."
 
Twersky rifiuta questo approccio evolutivo e afferma con forza che le differenti classificazioni riflettono le rilevanze differenti di ciascuna opera. Secondo lo studioso, la categorizzazione della ''Mishneh Torah'' è topico-concettuale, mentre nella ''Guida'' è filosofico-teleologica, in linea col duplice fine dei comandamenti ivi descritti, cioè, il benessere dell'anima ed il benessere del corpo. Cita il suddetto fatto che Maimonide sia alquanto aperto circa le differenti categorizzazioni, e non lascia posto all'idea che la categorizzazione nella ''Mishneh Torah'' sia una tappa del percorso verso la ''Guida''.