Utente:AlePas97/Chimica Forense/Prove: differenze tra le versioni

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[[File:Polyhydantoin hc2.png|thumb|Esempio di un polimero il cui monomero è il Polyhydantoin.]]
 
I polimeri sono una famiglia di molecole caratterizzate da un'elevata massa molecolare, sono costituiti dalla continua ripetizione nello spazio di un certo numero di monomeri (per monomero si intende una molecola semplice avente dei gruppi funzionali tali da renderla in grado di combinarsi ricorsivamente con altre molecole) per formare macromolecole. Nel caso in cui i monomeri che costituiscono la molecola finale sono differenti tra loro si parlerà di co-polimeri. I polimeri possono presentare come unità polimericapolimeriche altri polimeri o co-polimeri differenti.
 
Questo tipo di prova è molto facile che sia presente e che venga campionata in un'indagine forense, è infatti possibile trovarla come costituente di altre prove come ad esempio nelle fibre, nelle pitture e nei documenti. I polimeri più comuni sono sicuramente quelli che presentano uno scheletro in carbonio ma, anche se meno diffusi, esistono anche quelli a base inorganica (un esempio sono i polimeri con uno scheletro in silicio).
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* artificiali; che vengono suddivise in fibre sintetiche (prodotte con polimeri sintetici) e in fibre rigenerate (prodotte modificando chimicamente un polimero già presente naturalmente all'interno della fibra).
 
Industrialmente le fibre vengono colorate con dei coloranti sintetici. Questi, per essere distinti, vengono classificati tramite un numero: l'Indice di Colore (CI)<ref> https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_internazionale_dei_coloranti </ref>. Questo indice prevede di classificare i coloranti basandosi sulla loro struttura chimica, costituita principalmente atomi di azoto, antrachinoni, carbonili, ecc.
 
Andare a determinare la struttura del colorante e, quindi successivamente il suo CI, permette di collegare una prova ad una manifattura potendo quindi aiutare nella risoluzione dell'indagine.
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Il vetro è un tipo di materiale particolare perchè è allo stesso tempo duro e fragile. Infatti a seguito di un urto è molto probabile che si rompa formando moltissimi frammenti di piccole dimensioni. Questa è infatti la forma più comune sotto la quale è possibile rinvenirlo in un'indagine, potendolo campionare dai vestiti di un sospettato o prelevato da terra a seguito di un incidente stradale.
 
A livello industriale il vetro si produce dal processo di fusione della silice e di altri ossidi metallici a temperature parecchio elevate (1700°C)<ref> http://montanari.racine.ra.it/iper_agenda21/vetro/produzione.htm#:~:text=Il%20vetro%20si%20ottiene%20facendo,almeno%20a%201.500%20%C2%B0C) </ref>. Subito dopo viene velocemente raffreddato in modo tale da poter ottenere la struttura amorfa caratteristica. Il fatto che vengano introdotti degli ossidi metallici o i rispettivi carbonati (Na2O, K2O, Na2CO3 e K2CO3) <ref> Stuart, pag.10 </ref> è un "trucco industriale" utile per abbassarne la temperatura di fusione da 1700°C circa a meno di 1000°C <ref> https://it.wikipedia.org/wiki/Vetro </ref> avendo un risparmio a livello di costi. Altri ossidi invece, CaO e MgO, sono utili al fine di migliorarne le proprietà chimiche e meccaniche.
 
I vetri sono composti anche da elementi in tracce presenti come impurezze naturali oppure vengono aggiunte di proposito per conferirgli un determinato colore.
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É possibile classificare un suolo suddividendolo in base alle sue componenti principali nel seguente modo:
 
* sabbia (presentando una granulometria nell'ordine di 2 - 0.02 mm);<ref> Stuart, pag. 12 </ref>
* sedimenti (presentando una granulometria nell'ordine di 0.02 - 0.002 mm);<ref> Stuart, pag. 12 </ref>
* argilla (presentando una granulometria nell'ordine <0.002 mm).<ref> Stuart, pag. 12 </ref>
 
Analizzandone un campione è si nota che alcuni minerali sono più comuni da trovare rispetto ad altri ma la composizione relativa (quindi le quantità di un minerale rispetto ad un altro) varia di molto da luogo a luogo (anche a distanze molto piccole da un prelievo all'altro). Per questo motivo è una prova molto importante in ambito forense ed è molto importante controllare la composizione del terreno anche nelle vicinanze del punto di prelievo.
 
La componente organica all'interno del suolo è presente in quantità minori (<5%) ea puòcausa derivaredella daidecomposizione semi,di dacomposti pollinivegetali e/o da piante ed animali in decomposizione.
 
== Esplosivi ==
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[[File:2,4,6-Trinitroaniline-3D-balls.png|thumb|Modello di 2,4,6-trinitroanilina, un potente esplosivo contenente gruppi nitrati.]]
 
L'esplosione è un fenomeno che si verifica nel momento in cui un gas contenuto all'interno di un recipiente chiuso aumenta velocemente di volume. Questaa espansionecausa puòdi essere causataprocessi sia da processi chimici che da processi meccanici.
 
É possibile campionare un esplosivo presente in uno scenario forense in due momenti: lo si può raccogliereprelevare prima che si sia verificata l'esplosione (quindi a seguito di un disarmo) oppure dopo che questo è esploso, costringendo quindi gli esperti a raccogliere i detriti presenti sul luogo.
 
Gli esplosivi possono venireessere classificati in due grandi famiglie, basandosi sulla velocità con cui avviene la reazione di decomposizione:
 
* esplosivi "low". Possono essere accesi da una scintilla o da una fiamma presente in un ambiente confinato, la propagazione della fiamma si ha da particella a particella;
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* proiettile, ovvero il corpo che viene accelerato e conseguentemente sparato.
 
Il primer è un composto chimico fondamentale perchè è estremamente sensibile agli urti quindi, nel momento in cui si preme il grilletto dell'arma, questo inizia la reazione di combustione. A questo punto anche il propellente inizia la combustione con la conseguente emissione di gas che andranno ad aumentare il volume e la pressione interna. Questo aumento repentino permette al proiettile di muoversi e di viaggiare ad altissima velocità lungo la canna della pistola per essere sparato.
 
La chimica forense entra in gioco in particolar modo per determinare i residui di sparo (GSR). Questi derivano dai processi di raffreddamento e condensazione dei gas prodotti dalle reazioni di combustione che si hanno all'interno di un'arma da fuoco. Le particelle che vengono prodotte possono essere espulse dalle varie fenditure presenti sull'arma, depositandosi così su tutte le superfici presenti nei dintorni. I GSR possono essere prodotti dal propellente, dal primer, dal proiettile, dal lubrificante o anche proprio dalla canna dell'arma quando il proiettile viaggia al suo interno urtando le pareti. Analizzare i GSR è molto importante a livello forense per permettere di connettere un indiziato con un'arma che ha recentemente sparato. É inoltre possibile campionarli in diversi punti per determinare la distanza da cui è avvenuto lo sparo.