Guida maimonidea/Critica del linguaggio: differenze tra le versioni
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{{q|Sappi che con la credenza nella creazione del mondo nel tempo, tutti i miracoli diventano possibili e la Legge diventa possibile, e tutte le domande che si possono sollevare circa questa materia svaniscono. Quindi si potrebbe chiedere: Perché Dio ha concesso la rivelazione profetica a questo e non a quello? Perché Dio dà questa Legge a questa particolare nazione, e perché Egli non ha legiferato per le altre? Perché Egli ha legiferato in questo momento particolare, e perché non ha legiferato prima o dopo?... La risposta a tutte queste domande sarebbe di dire: Egli voleva così; oppure la Sua saggezza richiedeva così. Proprio come Egli ha portato il mondo in esistenza, con la forma che ha, quando Egli ha voluto, senza che noi sappiamo la Sua volontà a questo riguardo.|II:25, p. 329}}
Secondo questo argomento, la fede nella
La lettura filosofica della ''Guida'' sostiene tuttavia che isolare la profezia di Mosè è nella natura di una fede necessaria, un altro esempio di celare una posizione che ha il potenziale di pregiudicare le fondamenta della religione. In verità Maimonide credeva che l'autorità della Torah di Mosè, come quella della profezia di altri profeti, non derivasse da Dio come Colui che, in tutta la Sua gloria, la rivelò a Mosè. La Torah è divina non a causa della sua fonte ma a causa del merito perfetto di Mosè, e del suo contenuto e dei suoi fini. Quando Maimonide, nella seconda parte della ''Guida'', Capitolo 40, definisce la legge divina, la caratterizza infatti in termini relativi allo scopo: legge divina è una legge che si preoccupa non solo di una giusta società, motivo di preoccupazione di tutta la legislazione politica, ma anche della maggior perfezione del popolo — delle sue convinzioni e opinioni. Un esame della Torah di Mosè dimostra di occuparsi di tali problemi in maniera equilibrata e perfetta. Qualcosa di imperfetto appare molte volte, ma qualcosa di perfetto appare una volta sola. Se ad un certo punto un profeta della statura di Mosè dovesse apparire e promulgare una legge divina, tale legge sarebbe identica alla Torah di Mosè. Di conseguenza, c'è un grande divario tra la lettura conservatrice e la lettura filosofica, in merito alla fonte dell'autorità della Torah.<ref name="Profeta"/><ref name="MosheHal"/>
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