La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Introduzione: differenze tra le versioni

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===Simbolismo===
L'opera dello [[w:Storia delle idee|storico delle idee]] Kalman Bland sull'estetica di Maimonide supporta chiaramente la visione qui sviluppata di un Maimonide più bendispostoben disposto verso le arti di quanto non venga a volte rappresentato. Come parte della sua intenzione generale di dimostrare che gli ebrei del periodo medievale avevano un acuto senso visivo,e per controbattere la nozione di un Ebraismo quale religione del suono piuttosto che della vista, che egli considera una distorsione del XIX e XX secolo, Bland asserisce che Maimonide permettesse un libero godimento delle arti visive, e come prova fa riferimento ai succitati passi di "Otto Capitoli" riguardo al loro valore terapeutico. Qualunque cosa amplifichi la portata estetica di Maimonide è la benvenuta e rafforza questa nostra tesi, che richiede un Maimonide in possesso di una sviluppata sensibilità estetica; purtroppo però certi elementi dell'approccio di Bland vanno direttamente a scontrarsi con tale nostra tesi e che quindi dobbiamo confrontare.<ref>Per una critica più generale delle idee di Bland, si veda Gerald J. Blidstein, "Art and the Jew", ''The [[w:Torah Umadda|Torah u-Madda]] Journal'', 10, 2001, pp. 163-172.</ref>
 
Secondo Bland, Maimonide classifica il piacere delle arti visive come somatico piuttosto che razionale, e quindi non sviluppa una critica razionale della bellezza. La bellezza non può essere un predicato di Dio, non più di quanto lo possa essere un qualsiasi altro attributo,e pertanto il bello non può essere pensato come riflessione del divino. Il rigoroso dinniego che concetti umani possano essere applicati a Dio porta Maimonide a diffidare del simbolismo, poiché il simbolismo implica una similitudine tra le cose inferiori e le cose superiori.
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La spiegazione basilare che Maimonide fornisce per le sequenze di argomenti nella Mishnah è la sequenza della Torah. Nell'Ordine ''Nashim'', per esempio, il trattato ''Gitin'' (Divorzio) precede ''Kidushin'' (Matrimonio) perché, secondo Maimonide, il redattore della Mishnah desiderava seguire la sequenza di eventi descritta in [https://www.biblegateway.com/passage/?search=deuteronomio+24%3A1-2&version=CEI;LND Deuteronomio 24:1-2]: "allora scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. E quando essa è uscita dalla casa di lui, può anadre e diventare moglie di un altro marito." Maimonide ci riporta ad una discussione talmudica sull'importanza di questi versetti.<ref>BT ''Kiddushin'' 5''a''.</ref> Nel proprio ''Libro delle Donne'', tuttavia, egli segue l'ordine logico, e le leggi del matrimonio precedono le leggi del divorzio.
 
Ma questa non è però l'unico tipo di spiegazione offerta. La ragione data per cui l'Ordine ''Zera`im'' (Semi) è posta per prima nei sei ordini della Mishnah è che tratta del bisogno piùfondamentale di tutte le creature viventi, che è quello di derivare sostentamento dalla terra, senza del quale non ci può essere servizio di Dio. Similmente, quando arriva a considerare la sequenza dei trattati nello ''Zera`im'', Maimonide spiega che il trattato ''Berakhot'' (Benedizioni) viene per primo, proprio come la prima cosa che un medico deve curare è la dieta del paziente, così le bendizionibenedizioni curano la nostra dieta in quanto ci permettono innanzi tutto di mangiare, poiché è proibito godere del cibo senza prima aver recitato le benedizioni appropriate. Maimonide continua dicendo che, dato che riguarda le benedizioni del cibo, il primo trattato dello ''Zera`im'' include anche le benedizioni e le preghiere in generale, mentre i rimanenti trattati in questo primo ordine della Mishnah esaminano le leggi dell'agricoltura come tale.
 
Nonostante questa motivazione, quando si tratta della ''Mishneh Torah'', Maimonide disaggrega preghiera e agricoltura. Benedizioni e preghiera vengono trattate nel libro 2, il ''Libro dell'Amore'', mentre le leggi dell'agricoltura, sebbene siano così basilari, non vengono considerate fino al libro 7, il ''Libro dell'Agricoltura'' appunto.<ref>Il titolo del libro in ebraico è ''Zera`im'', a riflettere il nome dell'ordine mishnaico. Il paragone tra le benedizioni ed una dieta sana potrebbe non sembrare del tutto simmetrico, fintantoché ci si ricorda che, come dichiarato successivamente nel ''Commentario alla Mishnah'' (in "Otto Capitoli", 5 — discussso più avanti, nel [[La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/A immagine di Dio#Nel laboratorio di Maimonide|Cap. 1, sez. "Nel laboratorio di Maimonide"]]), aggiustare la dieta essenzialmente significa stabilire il controllo dell'intelletto sull'appetito, che è ciò che distingue gli esseri umani dalle bestie, cosicché "all'arte della medicina viene assegnato un ruolo molto vasto rispetto alle virtù, alla conoscenza di Dio, e all'ottenere vera felicità". Le benedizioni sul cibo sono in parte un modo per stabilire la priorità della consapevolezza di Dio rispetto all'appagamento degli appetiti, di dar ascolto al rappresentante interiore del divino, che è l'intelletto (cfr. ''Guida'' III.52), mediante il quale "l'uomo è uomo" (''Guida'' III.54). La comprensione da parte di Maimonide dell'inizio della Mishnah dimostra quindi il concetto singolo che sta alla base dei suoi tre ruoli, come rabbino, come filosofo e come medico.</ref>