Storia della filosofia/Immanuel Kant: differenze tra le versioni

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L'io penso che nella concezione kantiana è definito come «legislatore della natura» è alla base della validità delle leggi scientifiche. Galilei e Torricelli, osserva Kant, non si sono limitati a osservare casualmente i dati empirici ma hanno indagato la natura con ipotesi da essi stessi costruite facendo sì che l'esperienza si conformasse all'intelletto umano che con le categorie ha imposto le sue leggi all'esperienza che ne è stata convalidata in modo tale che la natura non potrà più contraddirla:
{{citazione|[...] Essi compresero che la ragione scorge soltanto ciò che essa stessa produce secondo il suo disegno, e capirono che essa deve procedere innanzi con i principi dei suoi giudizi basati su stabili leggi e deve costringere la natura a rispondere alle sue domande, senza lasciarsi guidare da essa sola, per così dire con le dande. In caso diverso le nostre osservazioni casuali, fatte senza un piano preciso, non trovano connessione in alcuna delle leggi necessarie di cui invece la ragione va alla ricerca ed ha impellente bisogno.<ref>I. Kant, ''Critica della ragion pura''. Prefazione, 2ª edizione</ref><ref>Le dande sono strisce di tessuto che poste sotto le ascelle sorreggono i bambini che imparano a camminare.</ref>}}
 
=====Lo schematismo trascendentale=====