La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Ritorno: differenze tra le versioni

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Il passaggio da una gerarchia che tende verso il basso nei primi dieci libri della ''Mishneh Torah'', ad una tendenza verso l'alto negli ultimi quattro, con un aumento di ordine e unità finché il mondo è completamente unito nella conoscenza di Dio, si conforma al modello cosmologico alfarabico. Riflette l'inversione effettuata da Alfarabi tra il declino nel grado di perfezione delle sfere e intelletti emanati successivamente, e un processo di perfezione crescente sotto alla Luna. Come afferma Majid Fakhry nel descrivere il sistema di Alfarabi, "Sotto alla regione celeste sta quella terrestre, in cui il processo di sviluppo è invertito, cosicché dall'imperfetto sorge il più perfetto."<ref>[https://oneworld-publications.com/majid-fakhry.html Fakhry], ''A History of Islamic Philosophy'', 123.</ref>
 
Le due divisioni della ''Mishneh Torah'', che comprendono i suoi primi dieci libri e gli ultimi quattro, sono quindi parte di un modello caratteristico di discesa e ascesa. Riflettono il rapporto tra "Leggi delle Fondamenta della Torah" e "Leggi delle Qualità Etiche", rispettivamente basi di virtù intelletualeintellettuale e di virtù politica e morale; essere a somiglianza di Dio — una discesa; divenire in immagine di Dio — un'ascesa. Come tutto nel mondo materiale, e come un essere umano individuale, la società necessita di ottenere il massimo ordine e la massima unità onde poter ricevere la massima forma ad essa idonea. Nel caso della società, questa forma è il regno del re messiah. Il punto d'incontro tra il flusso discendente da Dio e lo sforzo ascendente della società umana è il Tempio, che è l'argomento dell'ultimo dei libri uomo-Dio e che il messiah si suppone debba ripristinare. Durante l'età messianica, la conoscenza di Dio viene diffusa il più vastamente possibile, rendendo l'umanità altamente ricettiva al flusso discendente, rappresentato, come osservato nel precedente capitolo, dall'immagine dell'acqua che copre il mare alla fine della ''Mishneh Torah''.
 
C'è quindi una teleologia negli ultimi quattro libri della ''Mishneh Torah''. È il progresso della società umana verso la perfezione, sotto la guida della legge fornita dal profeta che ha salito al scala dei primi dieci libri. Anche i fenomeni negativi alla fine possono contribuire a tale progresso. I cristiani sono chiamati idolatri in "Leggi dell'Idolatria", 9:5, ma in "Leggi dei Re e Loro Guerre", 11:4, a cristianesimo e islam viene dato credito di aver diffuso le idee dei comandamenti e del messiah, sebbene in modo distorto.