Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-22: differenze tra le versioni

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Così finì la carriera del 429th, con la disattivazione ufficiale il 19 giugno, all'epoca in cui gli EF-111 erano già all'AMARC. Dei 42 Raven ne erano sopravvissuti fino ad allora 37, ma erano oramai velivoli vecchi, anche se dalla sagoma e dall'aspetto molto moderni e aggressivi, grazie anche alla mimetizzazione di un tenue ed elegante blu chiato (superfici superiori) e grigio-azzurro, con il radome in un colore vagamente grigio. I più goffi Prowler, limitati dal dover portare i pod ECM esternamente alle ali, erano stati scelti per i 'Purple Squadrons', misti USN/USAF; si trattava dei VAQ-128, 133, 137, 142, tutti basati a Whidbey Island. I piloti dei Raven sono diventati per lo più istruttori di aerei tra il T-37C e l'F-15; i navigatori sono andati agli F-15E e ai Prowler.
 
Per quel che riguarda l'EF-111A, esso era stato originariamente chiamato Electronic Fox, ma il suo soprannome di maggior successo fu 'Spark Vark' (Aardvark Scintillante). Venne scelto nel 1975 dall'USAF dopo un requisito del 1973 per un successore ben più veloce del vecchio EB-66. Nel '75 venne scelta la Grumman per l'integrazione del sistema ALQ-199, versione altamente automatizzata dell'ALQ-99 del Prowler. Nel 1979, dopo numerose prove nei poligoni elettronici, venne autorizzata la conversione di 42 F-111A, aerei oramai superati dai più moderni D, E ed F, tutti trasformati nello stabilimento Grumman di Calverton, dove l'impianto elettrico fu sostituito e la stiva bombe chiusa, mentre piuttosto nello stesso punto si costruiva una speciaspecie di 'baia' per il sistema ECM, assieme a quello sulla sommità della deriva e alle 4 antenne laterli su quest'ultima. È stato proprio per evitare di dover riprogettare tutto il sistema che venne pensato di farne un apparato altamente automatizzato, in maniera da non dover allungare l'F-111 per fargli ospitare altri due posti, come era stato fatto con successo sull'A-6 (ma si trattava di aerei nuovi e comunque, meno critici, per esempio erano subsonici e non avevano l'impedimento dei meccanismi di movimento dell'ala GV). I primi sono andati al 388th TFW di Mountain Home, al 388th ECS, che ha ricevuto ben 24 aerei e la IOC nel novembre 1983. Da allora l'aereo venne chiamato Raven (Corvo, un animale simbolo della guerra elettronica). Usato tra l'altro nell'attacco alla Libia nel 1986, ebbe impiego in una decina di esemplari anche nel 1991 sul Golfo. IL 17 gennaio, uno di questi, il 66-016, del 42nd ECS (66th ECW, Upper Heyford), si ritrovò inseguito da un Mirage F.1. Era la prima notte di combattimenti e l'aviazione irakena era ancora attiva; i due americani scapparono a bassa quota con il loro aereo, mettendo in atto manovre evasive e azionando le ECM; il pilota irakeno non era preparato a quest'eventualità e di notte finì per confondersi, schiantandosi al suolo durante un insegumento che se a buon fine, avrebbe causato agli americani un'importante perdita. Questi aerei ebbero anche una perdita, che causò una vera 'caccia al relitto' dati i segreti che rischiavano di essere compromessi.
 
I vecchi Raven hanno continuato ad essere sfruttati largamente durante la loro ultima fase della carriera; il 67-039, l'8 maggio 1995, stava volando sulla Bosnia l'ennesima missione quando arrivò a superare l'impressionante valore di 7.000 ore di volo; tra gli aerei, il più anziano era il 66-013, che il 5 settembre 1997 festeggiò 30 anni di una vita 'vissuta pericolosamente', prima come bombardiere ognitempo a volo radente, e poi come segretissimo e moderno aereo ECM, impegnato in più comode missioni di disturbo stand-off, anche ad oltre 100 km di distanza dai radar da 'oscurare'.