Gallerie di piazza Scala/V: differenze tra le versioni

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*'''58. Pompeo Calvi, ''Interno del Duomo di Milano'', 1835'''[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Calvi_Pompeo_-_Interno_del_Duomo_di_Milano.jpg|thumb|499px|58. Pompeo Calvi, ''Interno del Duomo di Milano'', 1835]]
il dipinto, che conserva la sua cornice orginaleoriginale, ritrae una delle vedute più caratteristiche e ricorrenti dell’interno del Duomo di Milano, codificata in forme fisse a partire dagli anni venti dell’Ottocento da Giovanni Migliara e, in seguito, presso la Scuola di Prospettiva di Brera, fino a configurarsi come banco di prova dei pittori prospettici.
In quest’opera della maturità, Pompeo Calvi ripropone puntualmente il modello scenografico del suo maestro Giovanni Migliara, documentato in Collezione dalla versione dell’Interno del Duomo di Milano realizzato su commissione del conte Archinti nel 1826.
Le evidenti similitudini nell’impostazione scenica, nella distribuzione delle luci e dei personaggi rimandano alla prassi, allora molto diffusa, di copiare le opere più celebri di Migliara, che diede luogo ad una vera e propria industria di riproduzioni richiestissime dal mercato. La tela in Collezione si distingue per la correttezza del disegno, ma adotta un’interpretazione del modello estremamente semplificata nella resa delle luci e nel cromatismo smaltato e innaturale.