Missione a Israele/Dio e Israele: differenze tra le versioni

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Non che i ranghi dei sacerdoti fossero uniti. Tutt'altro. A seguito della vittoriosa guerra di indipendenza condotta dagli [[w:Asmonei|Asmonei]] (166-142 p.e.v.), i sacerdoti della famiglia [[w:Sadoc|sadochita]], per i quali il sommo sacerdozio era una questione ereditaria, si separarono quando gli Asmonei stessi si assunsero tale carica. Una branca stabilì il proprio tempio a [[w:Leontopoli|Leontopoli]] nel [[w:Basso Egitto|Basso Egitto]]; altre trovarono modo di continuare la vocazione di famiglia stabilendo altri templi nella [[w:Samaria|Samaria]] ed in quello che oggi è la [[w:Giordania|Giordania]]. Un altro sadochita si stanziò presso una comunità di devoti separatisti sacerdotali – "i custodi del patto dei figli di Sadoc" – nel deserto giudeo fuori Gerusalemme. Nei [[w:Manoscritti del Mar Morto|Manoscritti del Mar Morto]], biblioteca della comunità, egli appare come il "Maestro di Giustizia". Il suo gruppo, gli [[w:Esseni|Esseni]], estesero le regole della purezza in maniera elaborata (cosa comprensibile, penso, date le loro origini sacerdotali), evitando l'adorazione nel Tempio di Gerusalemme (macchiato, ai loro occhi, da sacerdoti inetti) e sognando visioni apocalittiche di ricompensa in un nuovo o rinnovato Tempio, alla fine del mondo, di proporzioni gigantesche, gestito secondo la loro interpretazione della Legge.
 
Ancor altri sadochiti rimasero a Gerusalemme, prestando i loro riguardevoli servizi all'organizzazione asmonea, e in seguito alla famiglia di Erode. Il termine "[[w:Sadducei|Sadducei]]", usato sia da Flavio Giuseppe sia dagli autori del Nuovo Testamento con riferimento all'aristocrazia sacerdotale della capitale, potrebbe derivare dal nome di famiglia, "Sadoc". Tuttavia non tutti i sacerdoti vivevano a Gerusalemme,, non tutti i sacerdoti che vivevano a Gerusalemme erano aristocratici, e non tutti i sacerdoti gerosolimitani benestanti erano "Sadducei" nell'interpretazione biblica. Flavio Giuseppe, tanto per citarne uno, che proveniva da tale strato sociale – le classi superiori gerosolimitane sacerdotali – ciononostante propendeva verso la posizione interpretativa dei Farisei (''Vita'' I). I sacerdoti stessi erano un clan piuttosto che una setta o partito. Quale che fosse il credo interpretativo del singolo sacerdote, ciò che contava era l'obbligo del clan di servire nel Tempio.
 
Queste sono le tre "filosofie" che Flavio Giuseppe cita quando descrive le sette principali nell'ambito dell'ebraismo palestinese dei suoi tempi. A causa del loro ruolo quali oppositori argomentativi di Gesù, i Farisei potrebbero sembrare oltremodo influenti in questo periodo; inoltre, a causa della pubblicità che i Rotoli del Mar Morto hanno ricevuto recentemente, anche gli Esseni acquisiscono importanza. Per avere una visione più chiara delle cose, dobbiamo esaminare alcune cifre demografiche. Bisogna però ricordarsi che tali cifre sono solo stime, e quindi non affidabili.
 
 
 
 
== Vivere la Legge: spazio sacro e tempo sacro ==
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[[Categoria:Missione a Israele|Dio e Israele]]