Storia della letteratura italiana/Melodramma romantico: differenze tra le versioni

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Dopo ''Aida'' Verdi decide di ritirarsi a vita privata. Inizia così il periodo del grande silenzio – sia pure interrotto dalla ''Messa di Requiem'' scritta in occasione della morte di [[../Alessandro Manzoni|Alessandro Manzoni]] – durante il quale medita sui grandi mutamenti artistici in corso nel mondo. A far uscire Verdi dall'isolamento sarà Arrigo Boito, il compositore [[../Scapigliatura|scapigliato]] che lo aveva pubblicamente offeso nel 1863 ritenendolo causa del provincialismo e dell'arretratezza della musica italiana del tempo.
 
=== Le ultime opere ===nope
 
Con gli anni Boito aveva compreso che solo Verdi avrebbe potuto portare l'Italia musicale al passo con l'Europa e, con il fondamentale aiuto dell'editore Giulio Ricordi, si riconcilia con lui. Primo frutto della collaborazione fra il grande musicista e l'ex scapigliato è il rifacimento del ''Simon Boccanegra'' rappresentato con grande successo al Teatro alla Scala di Milano nel 1881. Seguono a distanza di alcuni anni due opere memorabili: ''Otello'' e ''Falstaff'', entrambi frutto delle fatiche letterarie di Boito, che si occupa della stesura dei rispettivi libretti, e di Verdi che ne compone la musica. In Boito Verdi trova un collaboratore prezioso, che sa essere all'altezza delle proprie concezioni drammaturgiche, un intellettuale di notevole spessore culturale, duttile nella versificazione e a sua volta musicista, ovvero capace di pensare la poesia in funzione della musica.
 
Le due opere, entrambe rappresentate alla Scala, ebbero esiti diversi. Se ''Otello'' incontrò immediatamente i gusti del pubblico, affermandosi stabilmente in repertorio, ''Falstaff'' lasciò, in un primo momento, perplesso il grande pubblico verdiano e, più in generale, i melomani italiani. Per la prima volta dopo lo sfortunato ''Un giorno di regno'' infatti, l'anziano Verdi si cimentava nel teatro comico, ma con la sua estrema commedia aveva accantonato in un sol colpo tutte le convenzioni formali dell'opera italiana, dando prova di una vitalità artistica, di uno spirito aperto alla modernità e di un'energia creativa sorprendenti. ''Falstaff'' fu sempre amato dai compositori ed esercitò un influsso decisivo sui giovani operisti, da Giacomo Puccini agli autori della denerazione dell'Ottanta.
 
Verdi trascorre gli ultimi anni tra Sant'Agata e Milano. Nel 1897 la moglie Giuseppina muore. Nel 1899 il compositore istituisce l'Opera Pia - Casa Verdi. Muore a Milano in un appartamento al Grand Hotel et de Milan alle 2:50 del 27 gennaio 1901, a 87 anni. È sepolto a Milano presso la Casa di Riposo per i Musicisti che egli stesso ha fondato. Tra le cerimonie svoltesi in tutta Italia per commemorare la sua morte, particolarmente suggestiva è quella che si svolge, alla presenza del duca di Genova, nel teatro greco di Siracusa. Viene stampata anche una cartolina commemorativa in occasione del luttuoso evento, mentre sia [[../Giovanni Pascoli|Pascoli]] sia [[../Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]] scrivono composizioni poetiche in sua memoria.
 
== Note ==