Riflessioni su Yeshua l'Ebreo/Gesù ebreo e greco: differenze tra le versioni

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Il cristianesimo primitivo usò il motivo di Gesù come figlio di Dio. Una variazione pre-ellenistica e della prima età ellenistica della storia biblica di [[w:Ruben (Bibbia)|Ruben]], figlio di Giacobbe, e [[w:Bila (Bibbia)|Bila]] — in cui, secondo l'[[w:esegesi ebraica|esegesi ebraica]], Ruben sposta il letto del padre e della concubina Bila presso la tenda della propria madre in favore e nel rispetto di quest'ultima: per questo si dice metaforicamente che Ruben "si unisce" alla concubina del padre, Bila, ancella di Rachele, violando la spiritualità del padre, e per questo fatto perde la propria primogenitura ({{passo biblico2|Genesi|35:22}}) — descrive "la maledizione reciproca con cui gli angeli caduti si legarono; i giganti divoratori di uomini da loro generati; la terribile punizione dei trasgressori celesti da parte di Dio".<ref>[[w:Elias Bickerman|Elias J. Bickerman]], ''The Jews in the Greek Age'' (Cambridge: Harvard University Press, 1988), 206.</ref> Una delle prime interpretazioni cristiane nominava Ruben, il figlio di Dio, venuto alla figlia dell'Uomo. Sebbene ciò non abbia molto senso nella logica moderna, degno di nota è tuttavia il modo in cui i primi cristiani concettualizzarono il termine "Figlio di Dio" ed elevarono Gesù allo ''status'' divino.
 
Degni di nota sono anche gli [[w:Ebioniti|Ebioniti]]<ref>La parola ''ebioniti'' (in greco ''ebionaioi''), è una traslitterazione del termine ebraico ''evionim'' (in lettere ebraiche: אביונים), che significa "poveri".</ref> e i primi cristiani di lingua greca, e il modo in cui contribuirono all'immagine di Gesù:
{{q|I discendenti dei seguaci originali di Gesù Cristo, che divennero noti come Ebioniti, si mantennero per qualche tempo come una piccola setta e poi si sciolsero. Oggi sono dimenticati, tranne quando sono raffigurati nel Nuovo Testamento, una raccolta di trattati in lingua greca messi insieme da Saulo di Tarso e dai cristiani. In questi trattati, l'insistenza degli Ebioniti sul fatto che Gesù Cristo era stato "il" Messia, ha un significato completamente nuovo. Diventa la base per un rituale pseudocannibalista in cui ai cristiani viene ingiunto di pretendere di mangiare la carne e bere il sangue di Gesù Cristo per ottenere la vita eterna. Dal rango di "Messia", il Nuovo Testamento promuove Gesù al rango di "Figlio di Dio", per meglio ingiungere la simulazione di mangiare la sua carne e bere il suo sangue.<ref>Wolfe, ''The Origins'', 54.</ref>}}
Ora, forse Wolfe sta presentando la cosa in modo eccessivamente crudo, ma in sostanza vero. Gli ebioniti parlavano aramaico, mentre Paolo e i suoi seguaci parlavano greco. Per i primi tre secoli del cristianesimo, i documenti conosciuti sono in greco e furono i greci a rendere popolare e diffondere il cristianesimo; usarono la lingua greca, in Egitto, Siria e Turchia e successivamente ampliarono le loro attività di proselitismo e la loro influenza in Grecia e a Roma. Dopo il 70 e.v. gli Ebioniti si stabilirono in Giordania e non ebbero più molta influenza, ma mantennero comunque la legge mosaica, a differenza dei cristiani greci. Ironia della sorte, i cristiani del secondo e del terzo secolo e.v. condannarono gli Ebioniti come eretici per l'usanza ebionita di pretendere di mangiare la carne e bere il sangue del loro defunto leader Gesù. Rituale che tuttora si ripete nella [[w:messa|messa cattolica]].<ref>''Ibid.'', 55.</ref>
 
 
 
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== Conclusione ==