Riflessioni su Yeshua l'Ebreo/Gesù ebreo e greco: differenze tra le versioni

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== Il Gesù ebreo ==
[[File:Le regard! 2013-11-18 15-28.jpg|left|160px|thumb|<small>''Gesù ebreo''</small>]]
Gesù (''Yeshua'' = ebr. ישוע‎, con [[w:segno diacritico|diacritici]] יֵשׁוּעַ‎ – ''yēšūă‘'') era un ebreo di Galilea, che parlava una qualche forma di ebraico o aramaico, e conosceva solo abbastanza greco da cavarsela. Probabilmente era nato a Nazareth<ref>[[w:David Flusser|David Flusser]], che ha svolto ricerche su Gesù per gran parte della sua vita professionale, è d'accordo su questa ipotesi. Si veda David Flusser, ''Jesus'' (Gerusalemme: The Magnes Press, The Hebrew University, 1997), 27.</ref> e non a Betlemme, che fu un luogo di nascita inventato, creato da discepoli per collegarlo a un'antica profezia e attualizzare il suo ruolo messianico basato sulla discendenza dalla dinastia regale davidica con le sue origini a Betlemme di personaggi biblici come [[w:Noemi (Bibbia)|Noemi]], [[:en:w:Boaz|Boaz]], [[w:Libro di Rut|Rut]], [[:en:w:Perez (son of Judah)|Perez]] e altri. In ogni caso, crebbe a Nazareth e in Galilea. Alla fine della sua vita, dopo essersi trasferito in Giudea e aver professato "nel suo ministero pubblico", tornò in Galilea per visitare famiglia, amici e colleghi.<ref>[https://www.encyclopedia.com/arts/educational-magazines/enelow-hillel-hyman-gerson-1877-1934 Hyman G. Enelow], ''A Jewish View of Jesus'' (New York: New Bloch Publishing, 1931), 32.</ref>
 
Per avvicinarsi il più vicino possibile alla personalità di Gesù, senza nessuna fonte archeologica o storica disponibile, bisogna analizzare l'ebreo di Galilea durante la sua vita e sotto il dominio romano — in una regione che aveva la popolazione più mista d'Israele, composta da ebrei, fenici, arabi antichi, pagani, siriani e greci. Gli ebrei galilei erano più informali di quelli della Giudea. I galilei erano meno vincolati da regole e regolamenti, più spontanei, meno dotti e più poetici, meno legalistici e più lirici. Alcune loro usanze e cerimonie differivano dalla Giudea. La loro lingua non era né accurata né pura come quella che si parlava a Gerusalemme, cosa che gli uomini di quest'ultima attribuivano alla mancanza di buoni insegnanti e all'indifferenza.<ref>''Ibid.'', 34.</ref> Tuttavia, avevano i loro illustri studiosi ebrei, ma i galilei erano più noti per enfatizzare [[w:Haggadah|Aggadah]] rispetto a [[w:Halakhah|Halakhah]], preoccupandosi più dell'interpretazione poetica, etica e spirituale della Bibbia che del suo commento legalistico. I galilei erano industriosi, coraggiosi e ardimentosi, e produssero eroi e martiri nella lotta per l'emancipazione ebraica dall'oppressivo dominio romano. Secondo Enelow, gli ebrei galilei "erano un popolo capriccioso, secondo il Talmud, eccitabile ed entusiasta, capace di odio profondo oltre che di ardente amore e devozione".<ref>''Ibid.'', 35.</ref> Allo stesso tempo, gli ebrei galilei impararono la tolleranza vivendo sotto il dominio greco e romano, usando la lingua greca per parlare con i loro governanti e familiarizzandosi con il comportamento romano — sia in pratiche giudiziarie, dottrina legale, indovinelli, atletica, architettura, pratiche di commercio o usanze generali.
 
In questo spirito e ambiente galileiani, Gesù crebbe e si sviluppò. Gesù era un uomo di umore mutevole: era amorevole, ma anche capriccioso, lirico, non legalista, morale e, in uno spirito di non conformità, cercava di stabilire una nuova via nell'ebraismo. Non avrebbe intenzionalmente mai infranto la legge ebraica, ma cercava una struttura più spirituale e flessibile per la tradizione ebraica. Era un [[w:Farisei|fariseo]], sebbene denunciasse continuamente questa corrente, ma ne frequentava le scuole e sinagoghe dove pregava, imparava e predicava. Disprezzava i [[w:Sadducei|Sadducei]] aristocratici ellenizzati a Gerusalemme, ritenendo che essi abusassero del rituale del Tempio macchiandone la santità coi loro intrighi, ambizioni, rivalità e corruzione. Si ribellò chiaramente contro i Sadducei e denunciò le loro pompose e ipocrite pratiche templari.<ref>''Ibid.'', 41.</ref> Gesù non era un [[w:Esseni|Esseno]], non viveva isolato o in una comune del deserto, e si mescolava al suo popolo quando ebbe a lasciare la Galilea e lo ritroviamo a Gerusalemme.
 
Gesù non mostrò alcun segno di allontanarsi dall'ebraismo. Certamente fu circonciso, a differenza dei greci, che disprezzavano tale pratica. Alcuni ebrei invertirono la circoncisione mediante l'operazione di epispasmo per motivi di imbarazzo o per desiderio di ellenizzazione,<ref>Stephen M. Wylen, ''The Jews In The Time Of Jesus, An Introduction'' (Mahwah, NJ: Paulist Press, 1996), 90-91.</ref> ma ciò non faceva parte dell'ambiente di Gesù. Più tardi, dopo il tempo di Gesù, il discepolo [[w:Paolo di Tarso|Paolo]] guidò il percorso di abbandono della circoncisione nonché la maggior parte delle leggi ebraiche del ''[[w:Casherut|kasherùt]]''.<ref>''Ibid.'', 91.</ref> Il prototipo ebraico di Gesù si oppose a usanze esteriori come la pratica di indossare ''[[w:tefillin|tefillin]]'' tutto il giorno o di indossare ampi ''[[w:talled|tallit]]'' popolari ai suoi tempi, ma alla fine la maggior parte degli ebrei abbandonò tali usanze. In conclusione, il Gesù ebreo del suo tempo fu sicuramente circonciso, lo avrebbe richiesto a tutti gli ebrei maschi e avrebbe rispettato le leggi del ''kasherut''.
{{Immagine grande|Har Ari panorama.jpg|800px|Panorama dalla [[:en:w:Har HaAri|Montagna Ari]] nella [[w:Alta Galilea|Alta Galilea]]}}
{{Immagine grande|Gilboa 123PAN.jpg|800px|Panorama della Valle Harod, estensione orientale della [[w:Piana di Esdraelon|Valle di Jezreel]]}}
 
Attraverso i Vangeli, le controversie riguardanti il digiuno, l'osservanza del Sabbath, il ruolo delle donne e le regole di purezza, tra Gesù e i farisei vengono in primo piano. Mentre i Vangeli, influenzati dalla loro polemica paleocristiana contro l'ebraismo, possono distorcere Gesù nel suo opporsi al digiuno, tollerare l'adulterio, contestare il divorzio, non essere d'accordo sull'osservanza del Sabbath o essere un figlio disobbediente secondo la legge ebraica, queste questioni rappresentano problemi che Gesù aveva con la legge farisaica. D'altra parte, si opponeva anche agli zeloti nella loro ardente intolleranza per la violazione della legge ebraica. Gesù, pur osservando i principi farisaici basilari della legge ebraica, differì nella sua compassione per suoi simili, uomini, donne e bambini e, mostrando tolleranza, potrebbe aver cercato un'interpretazione più liberale di molte questioni [[w:Halakhah|halakhiche]], tendendo inoltre al messianismo.<ref>Helmut Merkel, "The Opposition between Jesus and Judaism", in ''Jesus and the Politics of His Day'', curr. Ernest Bammel & C. F. D. Moule (Cambridge: Cambridge University Press, 1984), 129-144.</ref>
== Il Gesù cristiano greco ==
 
Gesù non era noto per essere stato ufficialmente uno [[w:Scriba#Lo scriba ebreo|scriba]], bensì un [[w:rabbino|rabbino]]: spesso veniva chiamato ''rabi'' (mio insegnante, maestro). Secondo lo studioso [[w:Géza Vermes|Géza Vermes]], Gesù "riconosceva la legge di Mosè quale pietra angolare del suo ebraismo".<ref>Géza Vermes, ''The Religion of Jesus the Jew'' (Minneapolis: Fortress Press, 1993), 189.</ref> Tra coloro che si trovavano nei suoi circoli più intimi, veniva chiamato "Signore" (''ha’adon''), un termine di alta autoconsapevolezza e non un segno di divinità.<ref>Flusser, ''Jesus'', 32.</ref> Si riteneva che lui, o suo padre, lavorasse come falegname, una professione che aveva la reputazione di essere praticata da gente istruita.<ref>''Ibid.'', 33.</ref>
 
L'ebraismo del I secolo includeva una fede nell'aldilà, l'aspettativa di una venuta messianica, un desiderio di liberazione dal dominio romano, tendenze crescenti verso l'espiazione e un avvicinamento dell'individuo a Dio.<ref>Wylen, ''The Jews In The Time Of Jesus'', 92-93.</ref> La maggior parte degli ebrei del periodo credeva ardentemente nell'aldilà e desiderava meritarsi "l'eternità nel mondo a venire".<ref>''Ibid.'', 93.</ref> Gesù fu arrestato e messo a morte per la sua opposizione al dominio romano. Gli ebrei erano disposti a sacrificare la propria vita pur di non trasgredire la legge ebraica e non offendere Dio, che avrebbe dato loro l'aldilà. I profeti profetizzarono non solo il Messia, ma anche l'aldilà nel mondo a venire, poiché Dio avrebbe premiato per coloro che attendevano con fiducia tale Messia.<ref>Talmud ''Berakhot'' 34b.</ref> Gli ebrei non erano soddisfatti dei soli sacrifici al Tempio al servizio di Dio, ma cercavano una relazione personale individuale e il pentimento era una dottrina comune all'ebraismo del I secolo e al cristianesimo primitivo. Alcune sette del Mar Morto vedevano il pentimento come una deviazione della volontà divina e della predestinazione, dei sentieri di luce e tenebre, e si sarebbero opposti a coloro che cercavano il pentimento come un percorso per una maggiore vicinanza a Dio cercando una spiritualità individualista. Nell'ebraismo del I secolo, tale opposizione si attuava in atti di violenza e insidiose uccisioni tra sette e correnti ebraiche, e questa è la parte di sfondo dell'ostilità ebraica verso coloro, come Gesù, che si distoglievano dalle norme percepite e che differivano teologicamente da qualsiasi altra setta ebraica.
 
Ponzio Pilato odiava gli ebrei e durante i suoi dieci anni come governatore della Giudea "crocifisse gli ebrei per il minimo sospetto di rivolta".<ref>Moshe Bazes, ''Jesus The Jew — The Historical Jesus, The True Story of Jesus'' (Gerusalemme: Alpha Press, 1976), 53-54.</ref> Gesù, l'ebreo, era uno dei tanti ebrei sospettati di ribellarsi al dominio romano.
 
Scrive [[:en:w:Lawrence Schiffman|Lawrence Schiffman]]:
{{q|Dopo la crocifissione di Gesù, la chiesa primitiva si sviluppò come gruppo di ebrei che vennero a considerare il messia nella persona di Gesù. Non c'è dubbio che i primi cristiani siano stati influenzati dalle tendenze apocalittiche che abbiamo visto nella letteratura del Secondo Tempio. Gli insegnamenti basilari di Gesù e della sua comunità sono descritti negli stralci presi dal Vangelo di Marco, nel Nuovo Testamento. Gesù predicava il messaggio sociale dell'ebraismo farisaico in un ambiente in cui l'oppressione romana aveva portato alla povertà e al degrado per molti. Su alcune questioni rituali, egli fu diverso dai farisei, le più importanti autorità legali dell'epoca, ciononostante Gesù e i suoi primi seguaci rimasero ebrei osservanti.<ref>Lawrence H. Schiffman, ''[https://archive.org/details/textsandtrad_xxxx_1998_000_5614838 Texts And Traditions, A Source Reader for the Study of Second Temple and Rabbinic Judaism]'' (New York: Ktav Publishing, 1998), 370.</ref>}}
 
 
 
== Il Gesù cristiano greco ==
[[File:Christ the Pantocrator by Jovan Zograf (1384).jpg|left|160px|thumb|<small>''Gesù greco''</small>]]
 
 
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== Conclusione ==
 
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== Note ==
{{Vedi anche|Biografie cristologiche|Ebraicità del Cristo incarnato|Serie cristologica}}
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[[Categoria:Riflessioni su Yeshua l'Ebreo|Gesù ebreo e greco]]