Riflessioni su Yeshua l'Ebreo/Storie di Gesù: differenze tra le versioni

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the Talmud'', 41-45.</ref>
 
Sia Rabbi Ishmael che Rabbi Eliezer avevano familiarità con le storie di Gesù, ed Eliezer ammise di aver trovato qualcosa di utile in esse. Bar Damma, morso dal serpente, era a conoscenza delle obiezioni ''halakhiche'' sull'essere guariti nel nome di Gesù, ma chiaramente pensava che una tale guarigione potesse essere efficace, molto probabilmente sulla base delle storie di Gesù. Inoltre, a quanto pare aveva espresso argomenti che riteneva potessero convincere Ismaele che una tale guarigione era ammissibile, se non richiesta, per motivi ''halakhici''. Inoltre, il guaritore non viene screditato nella storia chiamandolo ''min''. Molto probabilmente era uno specialista che si era appropriato della migliore “medicina” disponibile, indipendentemente dalla sua fonte. {{passo biblico2|Atti|19:13}} si riferisce a esorcisti ebrei che guarirono nel nome di Gesù. La formula citata lì, "Vi scongiuro per quel Gesù che Paolo predica", suggerisce che stavano ricorrendo alla fede di Paolo, non alla propria; ma se funzionava, la usavano.
 
Se il guaritore, Giacobbe di Kefar Sana, è la stessa persona che condivise un insegnamento ''minut'' nel nome di Gesù con il suo amico Rabbi Eliezer, la storia rabbinica ci informa che nel secondo secolo gli ebrei palestinesi conversavano abbastanza apertamente di Gesù e dei suoi insegnamenti, anche se veniva ritenuto un po' rischioso.
 
Nel 1935 [[w:Robert Travers Herford|R. T. Herford]] sottolineò che ''minut'' in gergo rabbinico non si riferiva necessariamente a persone che studiavano e discutevano insegnamenti dubbi, ma si riferiva specificamente a quegli ebrei cristiani che erano arrivati ad equiparare Gesù a Dio.<ref>Robert T. Herford, "The Problem of the Minim", in ''Jewish Studies in Memory of George A. Kohut'', curr. Salo Baron & Alexander Marx (New York: Alexander Kohut
Memorial Foundation, 1935), 362-69.</ref> (Cosa pensassero di lui come messia era meno importante.)
 
Poiché Paolo indica quali delle sue affermazioni su Gesù fossero ritenute improbabili dalla maggior parte degli ebrei di sua conoscenza, questo capitolo si impegna a determinare 1) quali storie non erano "pietre d'inciampo", almeno all'inizio; 2) quali affermazioni su Gesù non avrebbero necessariamente sollevato le obiezioni degli ebrei; 3) come alcune storie avrebbero potuto portare gli ebrei ad equiparare Gesù a Dio.
 
== Invocazioni a Dio nella liturgia ebraica ==
La sezione preliminare del servizio mattutino ebraico, ''Birkhot Hashachar'', contiene una serie di benedizioni che condividono un'introduzione comune. Ciascuna si conclude con un'invocazione a Dio differente. L'introduzione è: "Benedetto sei Tu, Signore nostro Dio, Re dell'universo".<ref>''Signore'' è tradotto dall'ebraico ''Adonai'' che rimpiazza la pronuncia del Tetragramma, YHWH, nella lettura della Torah e nelle preghiere a partire da c. 250-200 [[w:e.v.|p.e.v.]]</ref> Le sezioni conclusive presentate qui, sono seguite da parentesi in cui indico il passo poetico, profetico o salmodico che sembra aver ispirato la benedizione:
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