Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Gruppi stellari nell’Unicorno: differenze tra le versioni
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==L'Unicorno Meridionale==
[[File:NGC2170.jpg|300px|thumb|left|La zona centrale del complesso Monoceros R2, nei pressi della nebulosa NGC 2170.]]
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[[File:NGC 2215 DSS.jpg|300px|thumb|left|Il piccolo ammasso aperto NGC 2215.]]
[[File:M50a.jpg|300px|thumb|left|L’ammasso aperto M50 è uno dei più facili da osservare in questa costellazione.]]
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Le nebulose a riflessione costituiscono una piccolissima parte illuminata di un grande complesso nebuloso molecolare, ben percepibile nelle foto astronomiche molto sensibili alla luce in quanto oscura i campi stellari di fondo, tracciando una serie di sagome oscure in questa parte di cielo; il cuore del complesso è costituito da quattro maggiori addensamenti, noti come LDN 1643, 1644, 1645 e 1646, le cui parti illuminate coincidono con le nubi a riflessione del catalogo van den Bergh. La massa totale del complesso si aggira sulle 90.000 masse solari.
Non molto distante da questo complesso si osserva l’ammasso aperto '''NGC 2215''', piccolo ma relativamente facile da individuare; la sua posizione si può rintracciare collegando le stelle β Monocerotis e γ Monoceroris, fermandosi a metà strada e spostandosi circa mezzo grado verso sud. Può essere notato anche con un telescopio da
Sul confine col Cane Maggiore si osservano i numerosi ammassi e nebulose legati al complesso della Nebulosa Gabbiano. Poco a nord tuttavia spicca il famoso e brillante ammasso '''M50''', che sebbene non sia il più brillante della costellazione, è l’unico oggetto catalogato qui dal Messier. Si individua in una zona povera di stelle brillanti, sebbene molto ricca di piccoli addensamenti stellari e minute nebulose; lo si può raggiungere circa 7 gradi a nord della stella γ Canis Majoris, a sua volta vicina a Sirio, o alternativamente, a circa 1/3 della distanza fra Sirio e Procione, partendo dalla prima. Un binocolo da 50 mm di apertura è sufficiente per iniziare la risoluzione in stelle: si osservano una quindicina di componenti su un fondo che resta ancora nebuloso; la visione migliore si ha con piccoli telescopi amatoriali (da 90 mm a 150 mm), in cui si mostra completamente risolto, con una cinquantina di componenti comprese entro 10' di diametro. Con uno strumento da 150 mm si arriva a contare un'ottantina di stelle, fra le quali diverse disposte in coppia. M50 si trova ad una distanza di circa 3000 anni luce dal Sole (le stime però non sono ancora precise); ha un diametro angolare di 15' x 20' e quindi alla distanza determinata dovrebbe avere una dimensione lineare di circa 18 anni luce, mentre la regione centrale ne misura solo 9. Si stima che M50 possieda all'incirca 200 componenti; la stella più luminosa è di tipo spettrale B8 o B6 a seconda delle fonti. Una bella caratteristica di questo ammasso è che a 7' a sud del centro si trova una gigante rossa di tipo M, che con il suo colore contrasta con le stelle bianche e azzurre nelle vicinanze; l'ammasso contiene anche alcune giganti gialle. L’età di M50 è stimata sui 78 milioni di anni.
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