Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-9: differenze tra le versioni

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Esso ha una massa di poche tonnellate, guidatore sul davanti e una squadra nella parte posteriore. Sviluppato con il 95% delle componenti meccaniche dell’AML, esso era una macchina straordinariamente leggera ed economica, anche per la sua comunanza con la famosa, piccola autoblindo. Dopo l’immissione nel mercato alla fine degli anni’60, sono stati prodotti migliaia di esemplari per decine di clienti, militari e paramilitari.
 
Lo scafo del piccolo APC è di acciaio, con spessore tra gli 8 e gli 11 mm. In avanti vi è il pilota, dietro di lui il motore, un Panhard a 4 cilindri a benzina, da 90hp, dietro il comparto truppa per un massimo di ben 10 uomini. Il motore ha i tubi di scappamento sopra lo scomparto truppa, anche per scoraggiare eventuali facinorosi a salire sopra il mezzo, durante le azioni di polizia. La trazione è 4x4, con un cambio manuale nell’angusta cabina di pilotaggio. Il veicolo è anfibio, in acqua si muove solo con le ruote ad un massimo di 4kmh, ovvero solo quanto basta per il movimento in corsi d’acqua calma. Per muoversi in caso di trincee sono disponibili una sorta di canali a rotaia, in cui il mezzo passa. È macchinoso, ma consente di superare persino 3,2metri2 metri.
L’equipaggio ha una serie di uscite e feritoie molto nutrita. I fanti hanno 3 feritoie per lato, per vedere e sparare, 1 grande portello su ciascun lato, 1 sopra il mezzo e 2 dietro. Al centro del veicolo esiste infatti la possibilità di portare un armamento sul tetto: esso varia da una mtg. leggera scudata, ad un cannone teleguidato da 20 mm. Dietro il comparto equipaggio, vi è anche la predisposizione per un'altra mitragliatrice leggera.
 
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Il motore è a benzina di buona potenza, un Peugeot da 155hp che dà oltre 20cv./ton. e prestazioni brillanti. Anche se non è stato adottato un diesel, la riserva di carburante è tale da garantire un'elevata autonomia.
Il motore si trova al centro del veicolo, dietro il pilota, che invece è sul davanti. Il propulsore è dietro a destra, il capocarro dietro a sinistra. Dietro questi vi è lo scomparto equipaggio, con 2 portelli sul retro, 3 feritoie di tiro per lato, portelli superiori. Nonostante la compattezza estrema, e certamente anche in maniera un poco scomoda, sono disponibili posti per 9 soldati equipaggiati.
L'armamento principale è possibile da scegliere in numerose configurazioni. Si parte da una mtg da 7,62mm62 mm scudata, per arrivare a lanciamissili controcarro a lungo raggio.
 
'''Panhard VCR''':
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La struttura è quella di un autocarro di tipo convenzionale, con il motore anteriore, capocarro e pilota al centro e truppa dietro. IL posto di pilotaggio è rialzato rispetto al veicolo originario.
 
Il guscio corazzato è in acciaio saldato spesso al massimo 10 mm, con blindovetri per i 2 uomini avanti, copribili con pannelli d'acciaio per maggiore protezione. Ciascuno ha anche un portello superiore monoblocco e uno sportello laterale con un altro blindovetro (senza piastra d'acciaio). Vi sono 2 portelli laterali e il comparto equipaggio ha 8 posti con panche laterali. L'armamento è in genere dato da una sola mtg. da 7,62mm62 mm, talvolta su di una piccola torretta molto angolata della Creusot-Loire, con un piccolo proiettore coassiale per il tiro notturno. Esiste anche la possibilità di avere versioni con mortai da 81mm o missili controcarro Euromissile MILAN. Il mezzo è anche utilizzato come trattore di artiglieria da 105mm.
 
Il motore è un diesel Perkins, con cambio manuale a 4 velocità e una retromarcia, sterzo a 'vite senza fine', ma soprattutto, è presente un serbatoio da ben 370 litri, per un'autonomia record per un veicolo corazzato di 1600 km: caratteristica utile per i tipici clienti, che d'altro canto non richiedono invece capacità anfibie.
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*Prestazioni: velocità max 85 km/h, autonomia 750 km. gradino 0.3 m
 
Questi mezzi,entrati in servizio nel 1973, per quanto pesanti, sono stati usati essenzialmente per compiti antisommossa. La Gendarmeria francese ne ha avuti 155, con torretta armata di una mtg. da 7,62mm62 mm e lanciagranate da 40 mm. Altri 12 esemplari sono andati al Gabon e altrettanti al Senegal.
 
Il mezzo era assai riuscito, o almeno non vi erano motivi particolari di lamentela, ma ad un certo punto la Berliet venne comprata dalla Renault. Era il 1975, e la casa francese era già in affare per la produzione in grande serie dei VAB. Benché questi fossero più costosi dei Berliet, venne deciso, come spesso accade in questi casi, di fermare la produzione del veicolo per evitare interferenze tra le vendite dei 2 mezzi, praticamente identici in prestazioni e pesi (chissà quale è lo spessore dell'acciaio del VAB?). Questo ha tolto ovviamente parte della capacità di copertura del mercato per i clienti meno danarosi (e più contenti di avere un mezzo dalla meccanica unificata con quella degli autocarri), ma in ogni caso il Berliet si è fermato a 179 esemplari contro oltre 5000 VAB.