Riflessioni su Yeshua l'Ebreo/Introduzione: differenze tra le versioni
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La dottrina dell'eternità della Torah era assiomatica nell'ebraismo del Secondo Tempio. È implicito in versi che parlano di singoli insegnamenti della Torah con frasi come le seguenti: "Questa è una legge perpetua per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi dove abiterete" ({{passo biblico2|Levitico|3:17}}) e "attraverso i secoli come alleanza per sempre ”({{passo biblico2|Esodo|3:16}}). Le tradizioni bibliche (Proverbi, in cui la Torah equivale a sapienza), le tradizioni apocrife (la [[w:Siracide|Sapienza di Sirach]]) e [[w:Haggadah|aggadiche]] ([[:en:w:Genesis Rabbah|Genesi Rabbah]]) parlano della preesistenza della [[Torah per sempre|Torah in cielo]]. Sebbene il Talmud riconosca la Torah celeste prerevelatoria, che i saggi sostenevano fosse rivelata a Mosè nel Sinai, essa si concentra maggiormente sugli eterni valori umanistici della Torah. In effetti, la mente rabbinica parla di due branche: la rivelazione ("tutto ciò che uno studioso possa chiedere in futuro è già noto a Mosè al Sinai"; cfr. TB ''Menach.'' 29b) e il potere del ragionamento intellettuale (come suggerito in TB ''Pes.'' 21b, ''Ketub.'' 22a, ''BK'' 46b, ''Chul.'' 114b, ''Nid.'' 25a, ''BM'' 59b e così via). E, gemellando le due dialettiche, sembra quasi che i saggi abbiano insegnato più Torah di quanto non ne abbiano ricevuta al Sinai.
Volatili sono gli argomenti e le divergenze tra cristiani [[w:Pietro (apostolo)|petrini]] e cristiani paolini su questioni di fede in Cristo, con o senza l'osservanza della Torah su come raggiungere i [[Ebrei e Gentili|Gentili]].<ref>Cfr. ''int. al.'', [[w:Lettera ai Galati|Galati]].</ref> D'altra parte, le conseguenze sono decisive e divisive nelle controversie tra chiesa e sinagoga con l'inizio del paleocristianesimo, come sembra suggerire {{passo biblico2|Giovanni|8}}. La [[w:Assedio di Gerusalemme (70)|distruzione di Gerusalemme e del Secondo Tempio]] fu una prova sufficiente per i credenti in Cristo che Dio aveva pronunciato un terribile giudizio sul suo popolo testardo, e che l'Iddio delle promesse rivelava il suo volto a coloro che accettavano Gesù come Messia. Quindi, "Cristo è il termine della legge"<ref>{{passo biblico2|Romani|10:4}}.</ref> nel nome della "(di cui) carne la legge con i suoi comandamenti e decreti"<ref>{{passo biblico2|Efesini|2:15}}.</ref> è abolita. Ma la Torah e i suoi comandamenti erano la matrice in cui nacque l'ebraismo rabbinico, e si rivelò la potente fortezza per resistere al pericolo di estinzione dall'esterno (Roma) e dall'interno (filosofie non farisaiche, incluso il cristianesimo ebraico). Quindi, secondo il modo rabbinico, disprezzare un precetto individuale della Torah equivale a respingere l'intera Torah; e questo spiega le misure adottate dalla sinagoga, ad esempio il [[w:Birkat Ha Minim|Birkat ha-Minim]] (preghiera contro i settari ebrei inserita nelle [[w:Amidah|Diciotto Benedizioni]]) del secondo secolo, per preservare il suo carattere nazionale e religioso di fronte alle avversità e alla catastrofe.
{{passo biblico2|Giovanni|8}} (anzi, in tutto il [[w:Vangelo secondo Giovanni|Quarto Vangelo]]) esemplifica opinioni disparate del movimento di Gesù sul giogo della Torah (temporanea o eterna) e sulla separazione di una specifica comunità cristiana-ebraica alla fine del primo secolo dalla società ebraica a cui i suoi membri erano appartenuti ed ora venivano esclusi per ordine della sinagoga. Nel primo caso, si considerino le parole di Gesù alla donna samaritana presso il pozzo: " la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità"<ref>{{passo biblico2|Giovanni|4:22-23}}.</ref> e nel secondo caso, l'intensità del conflitto tra la comunità cristiana-ebraica per la quale fu composto il Vangelo di Giovanni e l'autorità religiosa regnante si riflette nel linguaggio ostile e vendicativo messo in bocca a Gesù, che accusa i suoi detrattori ebrei di non accettare la verità, di tramare di ucciderlo e di essere i figli del diavolo.<ref>{{passo biblico2|Giovanni|8:31-59}}.</ref>
Nella lunga storia del cristianesimo non esiste uno sviluppo più tragico del trattamento accordato al popolo ebraico dai credenti cristiani, basato in parte sull'antiebraismo nel Vangelo di Giovanni. La pietra angolare della [[w:teologia della sostituzione|cristologia supersessionista]] è la convinzione che Israele sia stato respinto dalla volontà divina per aver prima rifiutato e poi ucciso Gesù. Ciò permise agli scrittori apostolici e patristici di maledire gli ebrei nella retorica di Giovanni 8 e, inoltre, di assegnar loro la più terribile punizione nel giorno del giudizio. Queste non sono parole, solo parole, ma sono collegamenti in una catena ininterrotta di diatribe antisemite che hanno contribuito alla distruzione degli ebrei nel cuore della cristianità e che esistono ancor oggi in numerosi ambienti cristiani. Come riparare il ciclo dei dolore e il lascito di vergogna? La chiave è un'interpretazione [[w:Midrash|midrashica]] (''peshat cum drash'') informata da un dialogo empatico ed enfatico tra fratelli, cristiani ed ebrei, individualmente e insieme.
I capitoli di questo wikilibro trattano questioni storiche, letterarie, liturgiche, filosofiche, religiose, teologiche e contemporanee che si evolvono dentro e intorno al Gesù (Yeshua) ebraico. Ho sviluppato altrove (in ''[[Ebraicità del Cristo incarnato]]'' e in altri wikilibri della ''[[Serie cristologica]]'') le consonanze tra il Gesù "cristiano" e Rabbi Yeshua ebraico, spiegandone le origini incarnazionali, messianiche, farisaiche e via dicendo. I capitoli qui inclusi riflettono su una pletora di questioni in merito all'ebraicità di Gesù e su ciò che significa per i costanti articoli di fede in "Gesù il Cristo". Tali mie riflessioni dimostrano che ebrei e cristiani, contemporaneamente interessati e informati, insieme possono valutare disinformazioni, monitorare dissenso, alleviare paure religiose e rassicurare che la missione dell'[[w:Alleanza (Bibbia)|Alleanza]] di Torah e Vangelo, storicamente affinata da apologetica e polemiche, è ora ''benedetta'' da ricerche accademiche e dialogo interreligioso congeniale.<ref>Sulla violenza verbale nella disputa ebraico-cattolica, si veda [[:en:w:Zev Garber|Zev Garber]], "Words, Words, Words", ''Hebrew Studies'' 48 (2007):231-49.</ref> In breve, la tradizione è stata rafforzata dall'accettazione delle differenze. Il dialogo appassionato sul Gesù ebreo ha dimostrato di essere una benedizione, non una maledizione. In effetti, il mosaico di articoli (vedasi la [[Riflessioni su Yeshua l'Ebreo/Bibliografia|Bibliografia]]) di svariati studiosi ebrei e cristiani ha colto il momento didattico e sviluppato un'agenda accademicamente responsabile per apprendere e insegnare la narrativa di Gesù con buon senso accademico e con tolleranza religiosa. Una meravigliosa opportunità [https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_liuDFOvaFKO6n4xSUQDAAVTTSCSvhcE0Q ''B’Yameinu'' (nel nostro tempo)] per sollevare la Croce del Calvario dalle ceneri di [[w:Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Così anch'io e così sia fatto.<br/>
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{{Vedi anche|Biografie cristologiche|Serie cristoligica}}▼
מִי שֶׁבֵּרַךְ אַבוֹתֵינוּ מְקוֹר הַבְּרָכָה לְאִמוֹתֵינוּ
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== Note ==
*''Legenda'': '''TB''' = [[w:Talmud babilonese|Talmud babilonese]]; '''TG''' = [[w:Talmud di Gerusalemme|Talmud gerosolimitano]]; '''''MT''''' = ''[[Mishneh Torah]]''
<div style="height: 200px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4" > <references/> </div>
{{Avanzamento|
[[Categoria:Riflessioni su Yeshua l'Ebreo|Introduzione]]
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