Ebraicità del Cristo incarnato/Dibattito: differenze tra le versioni

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{{Immagine grande|Спас Анастас.jpg|550px|''"Volto di Gesù"'' (dalla [[w:Sindone di Torino|Sindone]]), olio di [[:en:w:Andrei Mironov (painter)|Andrei Mironov]], ca. 2009}}
 
= Riconcettualizzare il monoteismo ebraico antico =
== Introduzione al dibattito ==
 
Questo capitolo interviene in un lungo dibattito sulla nozione di antico monoteismo ebraico. Sebbene l'antico monoteismo ebraico sia secondario rispetto alla mia principale preoccupazione di come gli antichi ebrei concepissero la manifestazione di Dio sulla terra, affronto questo argomento all'inizio del mio studio per alcune ragioni correlate. Primo, è difficile parlare dell'incarnazione di Dio, o del suo corollario, l'incarnazione divina, senza una precisa comprensione di come gli ebrei antichi vedevano il reame divino. Ma qui sta anche il problema, che mi porta al secondo punto; vale a dire, che gli studiosi dell'antichità non concordano su come gli ebrei antichi concepissero Dio. Senza un abbozzo di base su come io interpreto le antiche concezioni ebraiche di Dio, come anche su come il mio studio interagisce con quello degli altri sul campo, temo che molti dei punti che faccio durante il resto della ricerca possano essere fraintesi o offuscati. È per questi motivi che affronto l'argomento controverso dell'antico monoteismo ebraico all'inizio del mio lavoro.
 
 
 
 
 
 
In linea di massima, gli studiosi dell'antichità si dividono in due diversi campi riguardanti il ​​modo in cui gli antichi ebrei consideravano il divino. In un campo, un crescente consenso afferma che certamente nel primo secolo e.v. se non ben prima di allora, la maggior parte degli ebrei era completamente monoteista.<ref>Si veda Hurtado, ''One God, One Lord'', 17–92, partic. 35–39; ''idem'', "First-Century Jewish Monotheism", ''JSNT'' 71 (1998), 3–26, part. 3–4; ''idem'', ''Lord Jesus Christ'', 29–52, part. 29; ''idem'', ''How on Earth'', 111–133; ''idem'', "Monotheism", in ''The Eerdmans Dictionary of Early Judaism'' (curr. John J. Collins e Daniel C. Harlow; Grand Rapids: Eerdmans, 2010), 961–964; Bauckham, ''Jesus and the God of Israel'', 60–126; ''idem'', "Worship of Jesus", 322–341, part. 322–23; ''idem'', "Throne of God", 43–69, part. 43; James Dunn D. G., "Was Christianity a Monotheistic Faith from the Beginning?" ''Scottish Journal of Theology'' 35 (1982): 303–336, part. 303–06; ''idem'', ''The Partings of the Ways'', 18–21; 163–229; ''idem'', ''Did the First Christians Worship Jesus? The New Testament Evidence'' (Louisville: Westminster John Knox Press, 2010), 59–66, 93–98; N.T. Wright, ''The New Testament and the People of God'' (Minneapolis: Fortress Press; Londra: SPCK, 1992), 248–59.</ref> Come prova di questa posizione, tali studiosi indicano le frequenti asserzioni fatte dagli ebrei secondo cui Dio è uno (θεὸς εἷς ἐστι) [Filone, ''Opif.'' 171; ''Decal.'' 64–5, 81 (cfr. ''Decal.'' 52–81); ''Leg.'' 1.51; ''Conf.'' 144; Flavio Giuseppe , ''Ant.'' 1.155, 3.91; ''Aris.'' 132; ''Sib. Or.'' 3,11-12; 4.30],<ref>Da notare che lo storico romano, Tacito, fa un'osservazione simile (cfr. ''Hist.'' 5.3).</ref> come anche il rituale di preghiera rabbinica di recitare lo [[w:Shemà|Shemà]] ({{passo biblico2|Deuteronomio|6:4-9}}<ref>"Ascolta Israele il Signore è nostro Dio. Il Signore è uno. Benedetto il Suo nome glorioso per sempre. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io (cioè Dio) ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (delle città)" ({{passo biblico2|Deuteronomio|6:4-9}}).</ref> {{passo biblico|Deut|11:13-21}}, {{passo biblico2|Numeri|15:37-41}}) due volte al giorno,<ref>[https://fordham.academia.edu/SaritKattanGribetz Sarit Kattan Gribetz] ha recentemente contestato l'"antichità e ubiquità" dello Shemà "preghiera rituale composta da versetti biblici prsi dal Deuteronomio e da Numeri" (58). Sostiene invece che le fonti del Secondo tempio come la ''[[w:Lettera di Aristea|Lettera di Aristea]]'', Filone, la ''[[:en:w:Community Rule|Regola della Comunità]]'' e Flavio Giuseppe non "si riferiscono alla pratica della recita dello Shema che conosciamo dalla successiva tradizione rabbinica". Pertanto, imporre questa interpretazione ideologica sui testi ebraici che risalgono al primo secolo è anacronistico. Sulo durante il periodo rabbinico tale rituale di preghieraemerge formalmente. Si veda Sarit Kattan Gribetz, "The Shema in the Second Temple Period. A Reconsideration", ''Journal of Ancient Judaism'' 6 (2015): 58–84, partic. 58.</ref> che porta quegli studiosi ad assumere che questi ebrei del primo secolo dovessero essere monoteisti.<ref>Esempi di studiosi che sostengono che lo Shema era già un rituale di preghiera standardizzato nel primo secolo e.v. includono, ''int. al.'': Dunn, ''Partings of the Ways'', 19; ''idem'', "Did the First Christians Worship Jesus?" 60; Wright, "New Testament and the People of God", 248.</ref> Spesso questa argomentazione presenta due ulteriori punti: in primo luogo, che c'era un chiaro e assoluto muro divisorio tra il Dio creatore israeliano e tutto il resto che era stato creato; e in secondo luogo, che i termini "Dio" e "divino" siano sinonimi. Attingendo alle definizioni nicene successive, questi studiosi ipotizzano che, poiché gli antichi credevano in un solo Dio, che era l'unico creatore di tutto il resto, solo questa entità e nient'altro può essere considerata divina. Tuttavia, gli ebrei antichi avevano una concezione gerarchica del reame divino, e questo permise loro di classificare molte entità diverse come "divine" senza supporre che questi esseri fossero sinonimo della più alta divinità di Israele, l'unica increata. La presenza di questi vari esseri divini all'interno dell'ideologia religiosa degli antichi ebrei complica quindi il significato di cosa significhi per questi ebrei aver creduto nel Dio ''Uno'' di Israele.
 
 
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