Latino/Aggettivi e pronomi possessivi: differenze tra le versioni
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Questi Pronomi-Aggettivi si declinano come gli aggettivi della prima classe. Nella loro declinazione c'è una particolarità: ''meus, mea, meum'' presenta al vocativo singolare maschile la forma ''mi''.
Il pronome-aggettivo di terza persona in latino resta lo stesso se riferito ad un termine singolare o a un plurale. Bisogna quindi fare attenzione al contesto in cui si traduce. Si notino le differenze nelle due frasi seguenti: ''Discipulus '''suos''' libros in ludo relinquit.'' / "L'allievo lascia '''i suoi''' libri a scuola." e ''
Una ulteriore osservazione importante va fatta. In latino si distingue, nel caso del possessivo di terza persona, se questo è riferito al soggetto della frase in cui si trova oppure ad un altro elemento della stessa. Al posto di ''suus'' si usa il genitivo del Pronome ''is, ea, id'' quando il possessore non è il soggetto della frase: ''eius'' vale per il maschile, il femminile e neutro singolare ("di lui, di lei, di quello"), ''eorum'' per il maschile e neutro plurale ("di essi, loro") ed ''earum'' per il femminile plurale ("di esse, loro"). Esempio: ''Faber '''suum''' malleum amico dat.'' / "Il fabbro dà '''il suo''' (= del fabbro) martello all'amico.", ''Faber '''eius''' malleum amico dat.'' / "Il fabbro dà all'amico '''il suo''' (= dell'amico) martello." e ''Domina '''suas''' ancillas et '''earum''' amicas videt in horto.'' / "La padrona vede '''le sue''' schiave e '''le loro''' amiche in giardino.". Questa regola vale quasi sempre nelle frasi indipendenti ma vi sono delle eccezioni:
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