Leonard Cohen e la Cabala ebraica/Abnegazione: differenze tra le versioni

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lost in the waves of a sickness<br/>
that loosens the high silver nerves.<ref>''Stranger Music'', p. 299.</ref>}}
La finestra, propongo, è simbolica dell'anima, che è descritta nel coro come un "tangle of matter and ghost", il "darling of angels, demons and saints / and the whole broken-hearted host".<ref>''Ibid.''</ref> La rappresentazione figurativa dell'anima come una finestra indica che è l'apertura che permette di vedere oltre ma anche dentro se stessi; anzi, per vedere oltre, ci si deve guardare dentro, un principio fondamentale di pietà mistica. L'introspezione inizia riconoscendo i propri fallimenti, discernendo che si è "abandoned to beauty and pride", la follia della carne che attira su un percorso errato. La passione ha lasciato la sua impronta nell'anima, infliggendola con la "thorn of the night" e penetrandola con la "spear of the age" — le "rages of fragrance" lasciano il posto a "rags of remorse". Tuttavia, il dolore conseguente al piacere ha un impatto positivo sul soggiornante che si è smarrito, poiché le "waves of a sickness" allentano gli "high silver nerves". In questa immagine straziante, Cohen riferisce che la sofferenza sotto scatena una reazione sopra, che è descritta più ampiamente nella seconda strofa:
{{q|Come forth from the cloud of unknowing<br/>
And kiss the cheek of the moon;<br/>
the New Jerusalem glowing,<br/>
why tarry all night in the ruin?<br/>
And leave no word of discomfort,<br/>
and leave no observer to mourn,<br/>
but climb on your tears and be silent<br/>
like the rose on its ladder of thorns.<ref>Qui seguo le parole opriginali dell'album.</ref>}}
 
 
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[[Categoria:Leonard Cohen e la Cabala ebraica|Abnegazione]]