Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/La Vergine meridionale: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:50, 15 giu 2020

L’area di cielo a sudovest di Spica comprende un ramo periferico dell’Ammasso della Vergine noto in letteratura come Complesso Virgo II, in parte già descritto; molte delle sue galassie sono alla portata di strumenti di piccolo-medio diametro.

La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

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Regioni celesti scelte

Curiosità galattiche

Carte di dettaglio dei principali ammassiGuida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Carte di dettaglio dei principali ammassi

BibliografiaGuida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Bibliografia

La grande ricchezza della zona centrale dell’Ammasso della Vergine fa però spesso trascurare agli appassionati le galassie di questa regione, tranne poche eccezioni, come la famosa Galassia Sombrero.

Caratteristiche

LLa quasi totale assenza di galassie di Messier a sudovest di Spica, assieme alla presenza delle numerose e brillanti galassie delle zone centrali dell’Ammasso della Vergine, fa spesso ritenere che le galassie osservabili nella Vergine meridionale siano relativamente meno interessanti, con le sole eccezioni di M104 (la Galassia Sombrero) e M83, visibile nell’Idra.

In realtà molte delle galassie qui presenti sono alla portata degli strumenti più comuni e costituiscono un vasto complesso che si allunga verso sud, formando una ramificazione dell’Ammasso della Vergine.

La loro individuazione è inoltre facilitata dalla presenza non solo della brillante Spica, ma anche dal quadrilatero del Corvo, nonché da una serie di stelle di magnitudine 4 e 5, fino ad arrivare alla isolata γ Hydrae, di magnitudine 3,0, che indica il termine ideale del Complesso Virgo II.

La gran parte di queste galassie si dispongono a formare delle concatenazioni orientate in diversi modi, principalmente in senso nord-sud ed est-ovest; all’estremità meridionale del complesso invece prevalgono i gruppi sparsi e più o meno isolati.

Fra le galassie del Complesso Virgo II se ne possono osservare alcune che tuttavia non ne fanno parte; queste costituiscono infatti alcuni gruppi isolati situati al doppio della distanza, oppure in primo piano, come M104.

Sebbene non vi siano molte galassie alla portata di strumenti da 80mm di diametro, la maggior parte di queste sono perfettamente individuabili con telescopi di media apertura; chi è invece in possesso di un dobsoniano avrà a portata d’osservazione numerose decine di galassie, quasi tutte facili da staccare dal fondo cielo.

Chi è dotato di apparecchiatura astrofotografica troverà molto interessante riprendere le concatenazioni di galassie del Complesso Virgo II; sullo sfondo inoltre sono presenti anche alcuni ammassi di galassie remoti che potrebbero rivelarsi una sfida interessante.


Galassie del Complesso Virgo II

 
La galassia spirale NGC 4699, molto luminosa.
 
La Galassia Sombrero (M104), una delle più famose del cielo.
 
La galassia spirale NGC 5170, vista di taglio.
 
La brillante galassia spirale NGC 5247.
 
NGC 5084, membro dominante di un gruppo di galassie.
 
Campo di galassie attorno a NGC 5018.

Come già visto nella descrizione della regione centrale della Vergine, il Complesso Virgo II è formato da diverse centinaia di galassie organizzate in più gruppi, più numerose galassie sparse; questo complesso si sviluppa su una regione estesa per circa 30 milioni di anni luce e si trova a una distanza compresa mediamente fra 55 e 80 milioni di anni luce. Una parte di queste galassie è stata già descritta, dunque qua si procederà alla descrizione delle galassie della sezione meridionale del complesso.

NGC 4818 si trova circa 5 gradi a sudovest della stella θ Virginis ed è rintracciabile con strumenti da 120mm, dove appare come una macchia allungata in senso nord-sud per circa 4 minuti d’arco; nonostante le sue dimensioni apparenti siano dunque discrete, non appare particolarmente luminosa. Si tratta di una galassia spirale barrata vista con una forte angolazione, con un nucleo di dimensioni intermedie circondato da un disco attraversato da molte bande oscure; la sua distanza è stimata sui 46 milioni di anni luce ed è dunque una delle galassie più vicine appartenenti al Complesso Virgo II. Le sue dimensioni reali sono pari a 60.000 anni luce.

Due gradi a sudovest appare la grande galassia NGC 4699, una delle più appariscenti non solo dell’intero complesso ma anche dell’intero Ammasso della Vergine; ciò nonostante viene spesso trascurata dagli appassionati in favore della ben più famosa M104, visibile non lontano. È anche alla portata di telescopi da 80mm, dove appare come una chiazza chiara compatta di forma ellissoidale, orientata in senso nordest-sudovest; con strumenti da 150mm è evidente un’estensione del suo alone che sfuma nel fondo cielo. Si tratta di una spirale barrata con un nucleo molto prominente, la cui massa è pari a oltre l’11% dell’intera massa della galassia; la barra al contrario è molto piccola e dà origine a numerosi bracci di spirale strettamente avvolti e molto ricchi di regioni di idrogeno ionizzato. Le sue dimensioni reali sono pari a 85.000 anni luce, mentre la distanza è stimata sui 65 milioni di anni luce circa; è anche il membro più luminoso del Gruppo di NGC 4699, che comprende una quindicina di galassie fra cui NGC 4697, NGC 4700, NGC 4742, NGC 4781 e NGC 4790.

Fra gli altri membri di questo gruppo una delle più appariscenti è NGC 4781, visibile un grado a sud della stella ψ Virginis e circondata da diverse altre galassie meno appariscenti; con uno strumento da 120mm è una macchia un po’ irregolare orientata in senso est-ovest, molto sfumata. Si tratta di una spirale barrata con un nucleo molto piccolo e dei bracci piuttosto aperti, su cui spiccano alcuni addensamenti più luminosi; le sue dimensioni reali sono pari a 60.000 anni luce, mentre la sua distanza è stimata sui 55 milioni di anni luce. In fotografia è visibile anche la sua compagna NGC 4784, molto più debole, con cui forma una coppia fisicamente legata catalogata come Holm 483.

Meno di mezzo grado a ovest appare la meno brillante galassia NGC 4760, visibile con strumenti da 130-150mm come una macchia di forma tondeggiante simile a una stella debole e sfuocata. Nonostante la sua posizione, non fa parte del Complesso Virgo II ma si trova molto più distante, a ben 208 milioni di anni luce; è infatti una ellittica gigante con un diametro di 125.000 anni luce, al centro di un gruppo di galassie ancora meno appariscenti.

A breve distanza verso ovest si trova NGC 4742, una galassia ellittica alla portata di strumenti da 120mm; appare fortemente allungata (tipo E4) ed è visibile come una macchia chiaramente allungata in senso est-ovest, priva di ulteriori dettagli anche con telescopi di grande diametro. La sua distanza è stimata sui 52 milioni di anni luce ed è dunque situata nella medesima regione del gruppo di galassie di NGC 4699, di cui fa parte.

Ancora più a sud e in primo piano rispetto alle altre galassie, si trova la famosissima M104, soprannominata Galassia Sombrero a causa del suo aspetto. È un oggetto non molto facile da reperire in cielo, poiché nelle sue immediate vicinanze non ci sono stelle luminose; può essere individuata circa 9 gradi a est della brillante stella Spica, oppure 4° a NNE di δ Corvi. Le sue dimensioni apparenti sono di 5'x2'. È già visibile in un binocolo 10x50 come un'ellisse chiara allungata in senso est-ovest, senza che si noti però alcun particolare; un telescopio da 60-80mm la mostra allo stesso modo, con la zona centrale più luminosa delle aree periferiche. Con strumenti da 150mm di apertura la galassia continua a non mostrare con facilità i suoi dettagli e la visione può restare deludente se si hanno in mente solo le classiche belle immagini ben note di questa galassia: si mostra infatti come un'ellisse in cui la parte settentrionale appare notevolmente più luminosa, mentre ad un'osservazione particolarmente accurata è possibile individuare sui due lati un accenno di quella che è la banda oscura che conferisce alla galassia il suo tipico aspetto. Strumenti da 180-200mm già consentono di mostrare dei dettagli maggiori, come la linea oscura, visibile specialmente con la visione distolta. La sua distanza è stimata sui circa 29 milioni di anni luce da noi ed è quindi più vicina dell'Ammasso della Vergine, del quale non è considerata un membro. Il suo diametro è stimato in modo differente da vari astronomi: da 50.000 a 140.000 anni luce. Secondo il sito del telescopio spaziale Hubble, il diametro di M104 è di 50.000 anni luce e la sua massa è pari a 800 miliardi di masse solari. Ha un nucleo grande e luminoso, un bulge centrale stranamente grande e una prominente banda di polveri attorno al disco. Poiché si mostra di taglio, l'aspetto complessivo è simile ad un sombrero messicano, da cui il nome assegnatole. Questa galassia ha anche un sistema di ammassi globulari ben popolato, con almeno alcune centinaia di membri visibili ai grandi telescopi e una popolazione totale stimata di almeno 2000 oggetti, molti di più di quelli della Via Lattea. Foto recenti hanno inoltre mostrato che M104 ha un alone galattico molto esteso. La struttura maggiormente evidente della Galassia Sombrero è la grande banda oscura formata da polveri del mezzo interstellare che transitano di fronte alla regione centrale; questa banda oscura è in realtà un anello simmetrico che circonda il nucleo della galassia. Gran parte dell’idrogeno atomico freddo presente nella galassia e della polvere si estende attorno all'anello, il quale inoltre conterrebbe in generale la gran parte del gas molecolare freddo di questa galassia; secondo alcuni questa sarebbe soltanto un'ipotesi o una speculazione basata sulle osservazioni a bassa risoluzione e con rilevamenti deboli. Sono infatti necessarie ulteriori osservazioni per confermare che il gas molecolare di questa galassia sia contenuto principalmente nell'anello; basandosi sulla spettroscopia infrarossa si è comunque confermato che quest'anello di polveri sia la sede principale dei fenomeni di formazione stellare che avvengono all'interno di M104.

Due gradi e mezzo a sud di ψ Virginis si trova NGC 4802, una galassia lenticolare alla portata di strumenti da 130-150mm; appare come una chiazza circolare o appena allungata, simile a una debole stella sfuocata. Situata a circa 40 milioni di anni luce, risulta in primo piano rispetto alla gran parte delle galassie del complesso; le sue dimensioni di appena 25.000 anni luce la rendono inoltre una galassia di piccole dimensioni.

Più a sud, circa a metà strada fra le stelle Spica e δ Corvi, si trova un blando addensamento di galassie dominato da una concatenazione orientata in senso nord-sud; quest’allineamento è però solo apparente, poiché è formato da galassie che si trovano a distanze molto diverse fra loro, da 50 milioni fino a oltre 200 milioni di anni luce.

L’unica galassia di rilievo appartenente al Complesso Virgo II è NGC 4856, che è alla portata di strumenti da 100mm, dove appare come un’ellisse molto allungata in senso nordest-sudovest, con un centro più luminoso e di aspetto stellare. Con telescopi di grande diametro appare piuttosto estesa, con un alone che alle due estremità sfuma gradualmente. Si tratta di una galassia di tipo lenticolare vista con una forte angolazione, apparentemente dotata di una piccola barra centrale; la sua distanza è stimata sui 55 milioni di anni luce, mentre il suo diametro sarebbe di circa 70.000 anni luce.

In posizione più isolata, circa un grado a nordovest di 53 Virginis, si trova NGC 4984, meno appariscente e visibile solo con strumenti da 120mm a salire; con questi strumenti si mostra come una macchia circolare con un nucleo più luminoso e un blando alone che lo circonda, mentre con strumenti più grandi il nucleo appare leggermente allungato in senso est-ovest per via della presenza di una piccola barra. Si tratta di una piccola galassia lenticolare barrata vista quasi di faccia; presenta una struttura ad anello esterna, come un accenno di spirale, che potrebbe renderla simile a una spirale coi bracci che si congiungono alle estremità. Il suo diametro è stimato sui 50.000 anni luce, mentre la distanza è di circa 58 milioni di anni luce.

Un grado e mezzo a sudest di 53 Virginis si trova NGC 5054, un po’ più appariscente e osservabile con qualche difficoltà anche con telescopi da 100mm, dove appare come una stella sfuocata molto debole circondata da un leggerissimo alone appena percepibile. È una grande spirale di aspetto intermedio, con un nucleo appariscente circondato da numerosi bracci flocculenti e ramificati verso l’esterno; questi bracci ospitano diversi addensamenti più luminosi. La sua distanza è stimata sui 75 milioni di anni luce.

Ancora più a sud, nei pressi della debole stella 73 Virginis, si trova la grande galassia NGC 5170; nonostante le sue dimensioni, la sua osservazione con strumenti da 100mm è un po’ difficoltosa e appare come un esile fuso chiaro allungato in senso nordovest-sudest, mentre il nucleo, più luminoso, è meglio evidente con telescopi di diametro maggiore. Si tratta di una spirale vista perfettamente di taglio, con un disco attraversato da spessi banchi di polveri oscure; la sua distanza è stimata sui 62 milioni di anni luce ed è uno dei membri più periferici del Complesso Virgo II.

Circa due gradi a est si trova NGC 5247, una delle galassie più appariscenti della regione; può essere notata anche con telescopi da 80mm, dove appare come una macchia chiara di forma tondeggiante. I suoi bracci di spirale diventano visibili solo con strumenti di diametro molto grande. È una galassia spirale molto aperta e di discrete dimensioni, con un disco spesso circa 5000 anni luce; presenta un nucleo molto luminoso, dai cui lati partono due bracci di spirale molto spessi, che si biforcano dopo circa mezzo giro. I bracci originati da questa biforcazione seguono una spira più chiusa. I due bracci maggiori appaiono inoltre asimmetrici, ma data la posizione isolata della galassia non è chiaro se questa deformazione sia causata dall’interazione con altre galassie avvenuta in un lontano passato. La sua distanza è stimata sui 60 milioni di anni luce.

L’estremità meridionale del Complesso Virgo II è costituita dal Gruppo di NGC 5084 (o LGG 345), comprendente tre galassie maggiori e alcune minori, situate alla distanza media di 75 milioni di anni luce.

NGC 5084 è una galassia lenticolare gigante, vista di taglio, il cui diametro reale si aggira sui 200.000 anni luce almeno; è visibile poco a nord dell’appariscente stella γ Hydrae con strumenti da 100mm senza grosse difficoltà e appare come una macchia con due deboli lobi sui lati est e ovest, che appaiono molto più estesi con telescopi di grande diametro o nelle fotografie e conferiscono alla galassia una forma a fuso. Si tratta di una delle galassie più grandi dell’intero Ammasso della Vergine, con una massa che è stimata fra 6000 miliardi e ben 10.000 miliardi di masse solari. Il suo spesso disco è attraversato da dense bande di polveri oscure, evidenti nelle fotografie.

NGC 5087 è anch’essa lenticolare, ma di dimensioni molto più contenute, con un diametro stimato sui 60.000 anni luce; è alla portata di strumenti da 120mm e si mostra come un alone chiaro allungato in senso nord-sud, priva di ulteriori dettagli anche se osservata con telescopi più aperti. La sua distanza è stimata sui 71 milioni di anni luce.

Di morfologia e dimensioni simili è anche la galassia NGC 5134, anch’essa alla portata di telescopi da 120mm e dall’aspetto allungato; tuttavia questa galassia presenta sui bordi esterni del disco diversi addensamenti di polveri oscure.

Nella medesima direzione del gruppo appare anche la galassia NGC 5068, decisamente molto appariscente e visibile anche con strumenti da 80mm, seppure con difficoltà, come una macchia chiara irregolare. Si tratta di una galassia di campo, ossia solitaria, posta in primo piano e dunque slegata dal complesso, essendo a 22 milioni di anni luce di distanza; è una spirale barrata vista di faccia, con una barra molto luminosa circondata da bracci spessi e ramificati verso l’esterno. Le sue dimensioni reali sono relativamente contenute, essendo il suo diametro pari a 45.000 anni luce.

Gruppi di galassie remoti

Come già visto, diverse galassie qui osservabili si trovano a distanze nettamente superiori rispetto al Complesso Virgo II.

Fra queste vi è il Gruppo di NGC 4902 (o LGG 321) le cui galassie membri compongono parte della sequenza di galassie di cui si è accennato in precedenza, situata fra le stelle Spica e δ Corvi, e la cui distanza media è stimata sui 115 milioni di anni luce.

NGC 4902 è la galassia più appariscente ed è visibile con telescopi da 120mm, con cui appare come una stella sfuocata molto debole; strumenti più grandi mostrano la presenza di un alone diffuso attorno al nucleo, di forma circolare. Si tratta di una galassia spirale barrata vista perfettamente di faccia, dalla struttura molto ben definita e di aspetto probabilmente simile alla Via Lattea; presenta una barra luminosa circondata da un anello altrettanto luminoso, da cui partono due bracci di spirale maggiori e alcuni minori, con alcune ramificazioni che intersecano più bracci. Il suo diametro è stimato sui 100.000 anni luce.

Molto meno luminosa è la spirale barrata NGC 4899, visibile poco a nord e anch’essa parte del gruppo.

NGC 4939 è visibile più a nord, a breve distanza angolare dalla stella 49 Virginis; con strumenti da 120mm si presenta come una macchia allungata in senso nord-sud, molto debole. Si trova a 134 milioni di anni luce ed è una spirale di dimensioni ragguardevoli, con un diametro stimato sui 200.000 anni luce circa; il suo nucleo, che è classificato come attivo di tipo Seyfert 2, appare di morfologia leggermente ellittica e ciò può far ritenere probabile l’esistenza di una piccola barra. I suoi bracci di spirale sono ben definiti, sebbene siano sottili, e compiono quasi due giri completi attorno al nucleo.

A breve distanza anche reale da questa galassia si trova NGC 4933, una lenticolare dalla morfologia fortemente disturbata dall’interazione con la vicina IC 4173; la coppia è anche nota come Arp 176.

Circa due gradi a sudovest di Spica si può osservare il Gruppo di NGC 5077, situato a circa 120 milioni di anni luce, la cui galassia dominate è l’ellittica NGC 5077, alla portata di strumenti da 120mm e con un diametro reale di 80.000 anni luce. Assieme alla vicina NGC 5079 e NGC 5088 formano un trio facilmente fotografabile; è da notare però che NGC 5088 non fa parte del gruppo ma è posta in primo piano, a 60 milioni di anni luce.

Circa un grado a ESE di 53 Virginis si trova la grande galassia ellittica NGC 5044, che può essere vista come una macchia simile a una stella sfuocata con strumenti da 100mm, seppure con difficoltà, mentre è molto ben evidente con telescopi da 150mm. La galassia contiene una grande quantità di idrogeno interstellare, fatto insolito per una ellittica, ma i processi di formazione stellare non risultano comunque attivi; la sua distanza è stimata sui 120 milioni di anni luce e possiede un diametro reale di 110.000 anni luce.

Infine, nei pressi di 55 Virginis, vi è NGC 5018, un’altra galassia ellittica situata alla medesima distanza della precedente, il cui diametro è stimato sui 130.000 anni luce; con uno strumento da 100mm appare come una debole stella sfuocata. La galassia mostra segni di passata interazione con la galassia NGC 5022; con questa e altre vicine formano il Gruppo di NGC 5044.