Guida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone/Cani da Caccia: differenze tra le versioni

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L’unico oggetto legato alla Via Lattea è '''M3''', un '''''ammasso globulare''''' che però è anche il secondo per luminosità dell’intero emisfero boreale. Si trova relativamente lontano da stelle cospicue: la più vicina è β Comae Berenices, di magnitudine 4 circa, che si trova circa 7° ad ovest di quest'ammasso globulare; un aiuto può essere fornito anche da Arturo, la brillantissima stella arancione visibile più a sud. M3 è sicuramente uno degli oggetti più facili da osservare con uno strumento amatoriale: in condizioni di seeing veramente eccezionali è visibile persino ad occhio nudo, mentre con un binocolo l'ammasso è localizzabile con facilità e appare come un punto bianco e diffuso. Già con un telescopio da 100 mm di apertura appare come un oggetto di 10' di diametro, mentre uno da 200 mm può già risolverlo in centinaia di piccolissime stelle. Quest’ammasso è formato da circa mezzo milione di stelle ed è situato a 33.900 anni luce dal Sistema solare. Con M13 ed M5, M3 è uno dei tre ammassi globulari più brillanti dell'emisfero boreale; ciò ha fatto sì che questo sia stato studiato più dia altri ammassi del suo tipo e il diagramma H-R che risulta da questi studi dimostra che M3 è un ammasso formato da stelle estremamente vecchie. Si ritiene che abbiano un'età di circa 10 o più miliardi di anni, anche se le stime degli studiosi variano di molto.
 
Gli oggetti esterni alla Via Lattea invece abbondano notevolmente: si tratta di '''''galassie''''' brillanti, al punto che ben quattro sono state osservate e catalogate da Charles Messier. La più famosa di tutte in questa costellazione è la celebre '''Galassia Vortice''' ('''M51'''), una coppia di galassie interagenti il cui membro principale è una spirale molto brillante, nota anche come NGC 5194; la vista della galassia è di faccia, pertanto sono perfettamente osservabili le sue strutture a spirale, ricche di regioni di formazione stellare. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati del cielo. È abbastanza luminosa da poter essere osservata anche con un binocolo se la notte è propizia, in cui si mostra come una macchia chiara di forma ovale; un telescopio di piccole dimensioni è sufficiente sia per localizzare la compagna minore, sia per individuare l'alone esteso della galassia principale. Un telescopio da 150 mm di apertura è sufficiente per poter osservare la struttura a spirale della Galassia Vortice; il braccio più notevole si trova in direzione ovest, ma l'andamento delle spire resta difficile da capire anche ad ingrandimenti maggiori. La Galassia Vortice è una delle più luminose e interessanti dell’intera volta celeste: dista circa 23 milioni di anni luce ed ha un diametro di quasi 100.000 anni luce; è anche il membro dominante di un piccolo gruppo di galassie, chiamato Gruppo di M51, di cui fa parte anche M63. Buona parte della sua intensa luminosità è dovuta alla presenza, nei bracci, di giovani ammassi stellari, la cui formazione è stata notevolmente favorita dalle intense forze gravitazionali generate dall’incontro con NGC 5195, la galassia minore della coppia, alla quale è unita da un involucro comune di gas e polveri. La forma a spirale così marcatamente pronunciata della galassia principale, responsabile del nome proprio di “Vortice”, si crede sia dovuta all’interazione con la vicina galassia citata, che potrebbe averne attraversato il piano galattico in un periodo compreso fra 500 e 600 milioni di anni fa; secondo questo scenario, NGC 5195 attraversò il disco elladella principale arrivando da dietro, rispetto alla nostra linea di vista, quindi riattraversò il piano in direzione opposta circa 50-100 milioni di anni fa, mostrandosi oggi leggermente al di là della galassia principale. Negli ultimi decenni sono stati osservati fra i bracibracci della principale alcune esplosioni di supernova, che raggiunsero la magnitudine 12 in gran parte dei casi. La più piccola NGC 5195 è una galassia nana che si presenta altamente deformata proprio dall’interazione con la vicina galassia maggiore; una sua classificazione è estremamente difficile ed è stato proposto talvolta di inserirla fra le galassie lenticolari, oppure fra le irregolari. Di fatto, la sua morfologia sfugge all’attuale sistema di classificazione morfologica delle galassie.
 
Un'altra celebre galassia è la '''Galassia Girasole''' ('''M63'''), visibile in prospettiva ma sufficientemente inclinata da poterne osservare la struttura dei bracci, i quali appaiono numerosi e molto ben avvolti. Si trova con una certa facilità un grado e mezzo a nord di una concatenazione di stelle composta da 19, 20 e 23 Canum Venaticorum, situate a loro volta tre gradi a nordest di Cor Caroli; può essere individuata senza difficoltà anche con un binocolo in notti particolarmente nitide, in cui si mostra come una macchia diffusa senza condensazione. Un telescopio da 60-80 mm la mostra come una chiazza estesa per alcuni primi d'arco piuttosto appariscente, mentre l'alone diventa visibile in uno strumento da 150 mm; il nucleo appare quasi di aspetto granuloso in un 300 mm, mentre diventano visibili anche i due bracci, come delle estensioni leggere del nucleo stesso a WNW e a ESE. Il nome proprio girasole è dovuto al grandissimo numero di segmenti di spirali che circondano il nucleo, ben avvolti attorno ad esso e pervasi da un gran numero di nubi di polvere interstellare; la massa totale della galassia sarebbe compresa fra le 80 e le 140 miliardi di masse solari, con un diametro di 90.000 anni luce, ossia simile a quello della nostra Via Lattea. La sua distanza è stimata sui 37 milioni di anni luce.