Embricazione del trauma in Hemingway/Calculus calcolato: differenze tra le versioni

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Il paesaggio testimoniato in questa parte della narrazione riflette la divisione che si verifica nella figura di Cantwell. La narrazione osserva che "they were past the ruined villa now and onto the straight road with the willows growing by the ditches still dark with winter, and the fields full of mulberry trees" (ARIT, 22). Simile alla divisione del paesaggio in questo stralcio, il sé diviso di Cantwell è rispecchiato e catturato nella descrizione narrativa del paesaggio. Il brano riflette sia il viaggio fisico che mentale di Cantwell sul paesaggio. Nella narrazione, Cantwell si sposta dalla memoria del suo esame medico illustrata da un'attenzione correlata al suo corpo come "ruined villa" all'atto del ricordo. Questo atto di richiamo mnemonico appare quando la narrazione si concentra sul movimento dall'indagine lineare, cioè "the straight road", all'impegno non lineare, cioè "willows growing by the ditches still dark with winter". Nella narrazione, i ricordi del trauma sono rappresentati da "the willows" situati nel buio "winter". Questi ricordi sono intersecati da un desiderio di riconciliazione del sé, come viene rappresentato da "the fields full of mulberry trees" (22). Il congresso di interiore ed esteriore appare nell'uso dello stile indiretto libero nella struttura della narrazione.
 
La crescente comparsa dello stile indiretto libero nella narrazione embrica il corpo del Colonnello e la sua voce su e dentro aspetti del paesaggio. In un brano, il collegamento appare nella descrizione che osserva: "They were on a straight stretch of road now and were making time so that one farm blended, almost blurred, into another farm and you could only see what was far ahead and moving toward you [...] I’m not sure I like speed" (23). L'uso dello stile indiretto libero in questo stralcio illustra un punto di vista che coinvolge parametri non tradizionali della struttura del discorso narrativo. Secondo Ann Banfield, il discorso indiretto libero è una presentazione narrativa che consente a un narratore di raccontare ciò che un personaggio ha detto mantenendo le qualità idiomatiche delle parole del relatore. Allo stesso modo nel passaggio precedente, la narrazione in terza persona si discosta in una combinazione del discorso diretto di Cantwell – "I’m not sure I like speed" – e l'osservazione narrativa – "they were on a straight stretch". L'uso del discorso indiretto libero crea l'effetto di sentimenti profondi, intensificando o drammatizzando le parole del personaggio. Questo dispositivo narrativo è diverso dal discorso diretto in cui le parole del relatore stanno da sole senza coinvolgimento del narratore, esponendo direttamente chi parla.<ref>Per un a discussione esauriente del concetto di stile indiretto libero, si veda Ann Banfield, "Narrative Style and the Grammar of Direct and Indirect Speech", ''Foundations of Language'' 10 (1973).</ref> Nell'evoluzione della struttura narrativa hemingueiana, la sua crescente dipendenza e transizione da un punto di vista diretto e oggettivo che operava nelle sue precedenti narrazioni a un diverso, più soggettivo, punto di vista nelle sue narrazioni successive illustrano una delimitazione nella sua presentazione del punto di vista nella storia. Inoltre, la sua evoluzione presenta la sua spostamento verso l'uso del ''calculus'' narrativo nella strutturazione della sua prosa.
 
La cattura narrativa delle percezioni di Cantwell del paesaggio dalla prospettiva della memoria illustra una differenza che appare e opera nella struttura narrativa di Hemingway. In effetti, Barbara K. Olson osserva che il primo Hemingway offre selettivamente una visione interiore dei suoi personaggi temperati da una riluttanza a condividere la loro voce senza dissonanza tonale. Olson considera che la prima narrazione onnisciente di Hemingway tratti sia lettori che personaggi in modi comparabili: da una posizione di potere e distanza. Inoltre, Olson chiarisce che, "per i suoi lettori, egli limitava le indicazioni della sua presenza e la divulgazione di informazioni significative. Per i suoi personaggi, limitava la vita alla disillusione e al dolore e si teneva in disparte dal loro tumulto interiore" (''[https://books.google.co.uk/books/about/Authorial_divinity_in_the_twentieth_cent.html?id=jnxbAAAAMAAJ&redir_esc=y Authorial Divinity in the Twentieth Century]'', 45).
Tuttavia, la distanza, evidenziata da Olson nella prima prosa di Hemingway, scompare in ARIT. Pertanto, quando Hemingway crea la struttura narrativa che coinvolge la figura di Cantwell, Hemingway sembra non essere più interessato a mantenere la narrazione né i personaggi "distanti" dalla disillusione e dal dolore del trauma. Invece, nella narrazione egli stabilisce inviti all'impegno con il trauma e i ricordi del trauma. In un brano particolare, la narrazione esprime: "I’ll show you a place down there where we used to fight when I was a kid" (25). Parimenti, la transizione di Hemingway e l'uso dello stile indiretto libero in ARIT richiama l'attenzione sui ricordi del trauma da parte del protagonista, Cantwell, e questa transizione presenta una struttura narrativa alterata. Il dispiegamento di un ''calculus'' narrativo del ricordo di memorie traumatiche opera come una struttura all'interno della quale la comprensione della guerra e del trauma viene condotta tramite e una voce di trauma — Cantwell — la cui voce narrativa e punto di vista sono definiti dal trauma vissuto sui campi di battaglia.
 
Durante la prima parte del romanzo, Hemingway costruisce una scena in cui Cantwell rivisita, sia nella memoria narrativa che nell'atto narrativo, il paesaggio dei suoi ferimenti. La narrazione afferma "a few weeks ago he had gone through Fossalta and had gone out along the sunken road to find the place where he had been hit" (26).<ref>Jay Winter osserva il desiderio dei testimoni della guerra e dei traumi bellici, in particolare delle PGM e SGM, di "raccontare la storia che conoscevano senza inzuccherarla di elevatezze morali o romanticismo" (''Remembering War'', 244). Il testimone di queste guerre e traumi, invece, è più prone a ricordare la narrativa della guerra e del trauma in una struttura che evita un racconto a distanza, mentre la narrazione della testimonianza richiede al contrario un impegno speculare con la memoria del trauma — "I never saw it before it was smacked, he thought. They shelled it badly before the big fifteenth of June offensive in eighteen. Then we shelled it really badly before we retook it. He remembered how the attack had taken off from Monastier, gone through Fornace, and on this winter day he remembered how it had been summer" (25).</ref> Di conseguenza, la narrazione nel Capitolo III si concentra sul ricordo del suo trauma di guerra in relazione al paesaggio che circonda il ricordo di questa esperienza. Il paesaggio catturato nella narrazione, così come il corpo di Cantwell, reca cicatrici di guerra da tempo guarite ma ancora evidenti: "it was easy to find [...] the crater was smoothly grassed" (26). In un passaggio che Arthur Waldhorn e altri liquidano stupidamente e superficialmente come prova delle "assurdità autoindulgenti" di Hemingway (181), Cantwell costruisce un monumento fisico al suo trauma bellico. In questa parte dell'opera, la figura di Cantwell è descritta nella creazione di un monumento al suo trauma di guerra e ai ricordi del trauma defecando nel punto che egli ricorda come il luogo del suo ferimento:
{{q|A few weeks ago he had gone ''through'' Fossalta and had gone out along the sunken road to find the place where he had been hit, out on the river bank. It was easy to find because of the bend of the river, and where the heavy machine gun post had been, the crater was smoothly grassed. It had been cropped, by sheep or goats, until it looked like a designed depression in a golf course. The river was slow and a muddy blue here, with reeds along the edges, and the Colonel, no one being in sight, squatted low, and looking across the river from the bank where you could never show your head in daylight, relieved himself in the exact place where he had determined, by triangulation, that he had been badly wounded thirty years before.<br/>
“A poor effort,” he said aloud to the river and the river bank that were heavy with autumn quiet and wet from the fall rains. “But my own.”<br/>
He stood up and looked around. There was no one in sight and he had left the car down the sunken road in front of the last and saddest rebuilt house in Fossalta.<br/>
“Now I’ll complete the monument,” he said to no one but the dead, and he took an old Sollingen clasp knife such as German poachers carry, from his pocket. It locked on opening and, twirling it, he dug a neat hole in the moist earth. He cleaned the knife on his right combat boot and then inserted a brown ten thousand lira note in the hole and tamped it down and put the grass that he had cored out, over it.<br/>
“That is twenty years at 500 lira a year for the Medaglia d’Argento al Valore Militare. The V.C. carries ten guineas, I believe. The D.S.C. is non-productive. The Silver Star is free. I’ll keep the change,” he said.
It’s fine now, he thought. It has merde, money, blood; look how that grass grows; and the iron’s in the earth along with Gino’s leg, both of Randolfo’s legs, and my right kneecap. It’s a wonderful monument. It has everything. Fertility, money, blood and iron. Sounds like a nation. Where fertility, money, blood and iron is, there is the fatherland. We need coal though. We ought to get some coal.<br/>
Then he looked across the river to the rebuilt white house that had once been rubble, and he spat in the river. It was a long spit and he just made it.<br/>
“I couldn’t spit that night nor afterwards for a long time,” he said. “But I spit good now for a man who doesn’t chew.”<br/>
He walked slowly back to where the car was parked. The driver was asleep.|ARIT, 26}}
La scena produce un interessante commentario narrativo sul dolore del trauma e sui meccanismi per affrontare il trauma usato dal Colonnello nel romanzo. Il brano rafforza l'osservazione di Elaine Scarry secondo cui la relazione tra corpo e voce si sposta nel trauma a una relazione tra le asserzioni verbali di quel corpo traumatizzato e le narrazioni riflesse e create dall'ingiuria.
 
 
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{{Immagine grande|Iceberg.jpg|800px|Immagine allusiva all’''Iceberg narrativo'' di Hemingway:<br/>''"If a writer of prose knows enough about what he is writing about he may omit things that he knows and the reader, if the writer is writing truly enough, will have a feeling of those things as strongly as though the writer had stated them. The dignity of movement of an '''iceberg''' is due to only one-eighth of it being above water."'' (DTA, 192)}}
== Note ==
{{Vedi anche|Infinità e generi}}
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