Embricazione del trauma in Hemingway/Calculus calcolato: differenze tra le versioni

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Il primo capitolo di ARIT assomiglia a "Big Two-Hearted River" nel suo ritratto concentrato di elementi esterni; tuttavia, man mano che la struttura narrativa di ARIT progredisce, il protagonista di Hemingway, diversamente dalla figura/voce di Adams in "BTHR", non menzionerà solo i traumi della guerra, ma la figura/voce affronterà aspetti che finora non sono apparsi nella prosa di Hemingway. L'inclusione narrativa di questi aspetti esprime un confronto con atti e traumi del passato in modo marcatamente diverso dagli altri protagonisti e strutture narrative hemingueiane che apparivano prima della pubblicazione di ARIT nel 1950. Il "boy" di Hemingway che era stato "beat to the wide" nelle sue precedenti incarnazioni di Nick Adams e incapace di "commentare" la sua condizione, si trasferisce in un colonnello più anziano e vicino a morire in ARIT che ricorda e tenta di catturare il "true gen"<ref>Suzanne del Gizzo afferma: "Sia nella sua scrittura che nella sua vita, egli sembrava dedito a catturare azioni ed emozioni autentiche – il "true gen", come le chiamava – ed era molto diffidente nei confronti di ogni falsa emozione. Questa forte preoccupazione per l'autenticità si è filtrata anche nelle percezioni critiche di Hemingway e del suo lavoro" ("Going Home", ''Modern Fiction Studies'', 504).</ref> di un uomo che si occupa di questioni relative a "amarezza, fare il soldato, onore, amore e morte" (Hemingway, rist. in Baker, ''Collected Letters'', 692).
Nel [[Embricazione del trauma in Hemingway/Appendice III#CHAPTER I|primo capitolo]] Cantwell si arrabbia molto per l'inettitudine della guida durante la scena della caccia alle anatre, affermando "what’s the matter with him? I offered to put the dekes out with him. The hell with him" (ARIT 15). Continuando, Cantwell ordina a se stesso "keep your temper, boy" (16). In questo passaggio, il comandamento interiore di Cantwell fa riferimento alla scena della rabbia esplosiva in "Fathers and Sons" quando il giovane Nick Adams nei ricordi del più vecchio Nick Adams reagisce all'indossare le mutande di suo padre. Nella precedente narrativa, il protagonista esprime rabbia affermando "I can blow him to hell. I can kill him" (Hemingway, ''The Complete Short Stories of Ernest Hemingway'', 375). A differenza del precedente Adams, che "felt his anger go out of him" (375) purtuttavia porta ancora la frustrazione – "all the others he avoided all contact with" (375), il successivo Cantwell controlla la sua rabbia e quindi la sua reazione, ricordando nelle prime righe del [[Embricazione del trauma in Hemingway/Appendice III#CHAPTER II|capitolo seguente]], "but he was not a boy. He was fifty and a Colonel of Infantry in the Army of the United States" (17). L'espressione narrativa della rabbia differisce in ARIT dal precedente "Fathers and Sons". Questo mutato trattamento narrativo illustra un'evoluzione nella strutturazione narrativa dell'esperienza traumatica.
 
La figura/voce del giovane Nick Adams in "Fathers and Sons" non assume una posizione di soggettività; invece nella prima struttura narrativa, egli è sottoposto alle esperienze di suo padre e del mondo esterno. In questa prima narrazione, il mondo esterno e interno di Nick Adams è controllato da suo padre. Adams crea una comprensione basata sull'oggettivazione di fattori esterni da parte di suo padre, poiché questi sono gli elementi di controllo che influiscono sulla sua comprensione. La vignetta contenente le osservazioni del giovane Nick Adam è incorporata nei ricordi di un più vecchio Nick Adams. In questa prima stratificazione di esperienza e memoria, accenni al ''calculus'' narrativo della memoria operano nella strutturazione della narrazione. Infatti, riguardo a "Fathers and Sons" di Hemingway, [[:en:w:Richard McCann|Richard McCann]] osserva che "l'ingresso di Nick in città all'inizio della storia segnala il suo ingresso all'interno della memoria e del sé, proprio come l'uso ricorrente da parte di Hemingway della seconda persona singolare e lunghe frasi pesanti creano per Nick una voce interiore, contemplativa" (Benson, ''Critical Approaches to Hemingway's Short Stories'', 267). Come tale, nella narrazione il Nick Adams maturo ricorda i momenti in cui era arrabbiato per la mancanza di controllo e soggettività che aveva da ragazzo.
 
In "Fathers and Sons", Hemingway crea una narrazione situata tra passato e futuro in concerto con il presente, uno stile narrativo che diventa più raffinato e sviluppato in ARIT. In molti modi, la struttura narrativa di Hemingway fa eco al concetto di tempo di [[w:Martin Heidegger|Martin Heidegger]]. La concezione del tempo di Heidegger si concentra sul passato come fattualità (il non-più), il futuro come proiezione (il non-ancora) e il presente come fallacia (il già-perduto). Nella struttura narrativa del racconto, Hemingway incarna una voce situata tra il non-più, il non-ancora e il già-perduto di Heidegger. Allo stesso modo, l'applicazione da parte di Hemingway della filosofia del tempo heideggeriana è dimostrata dall'appello del figlio innominato di Nick Adams secondo cui "I hope we won’t live somewhere so that I can never go to pray at your tomb when you are dead" ("Fathers and Sons", ''Complete Short Stories'', 376). In questo brano, la rappresentazione della triade del tempo fa riferimento agli effetti di un senso di trauma nella sua struttura. Successivamente, la nozione del presente è rappresentata nella narrazione diventata tenue nel suo stato di caduta. Questo stato di caduta corrisponde ai vari traumi intimati e dispiegati in questa prima narrativa di Hemingway.
 
Psicologicamente e nel senso heideggerino, ''cadere'' evoca una divisione tra emozione e intelletto e la perdita della capacità di diventare ''completo''. Questo atto di caduta produce un senso di rabbia e disorientamento e, quando evocato nelle narrazioni, contribuisce a una struttura sconnessa e soggettiva nella struttura della storia. La rabbia disorientata rievocata dalla figura matura di Nick Adams e dalla figura innominata del figlio in "Fathers and Sons", nel presente della narrazione, parla del non-più e del non-ancora attraverso la prospettiva del già-perduto — la fallacia del presente. Pertanto, il concetto di fallacia di Heidegger (già-perduto) si riferisce a una tendenza a perdersi nelle preoccupazioni attuali, una conseguenza in cui appaiono l'alienazione dal sé e le azioni del sé. In questa mossa, il sé esternamente sembra non avere la capacità di fare delle scelte, e invece è sussunto dalla minuzia circostanziale. In pari modo, la fallacia heideggeriana illustra aspetti degli effetti del trauma nell'idea che il trauma sia un evento in cui si è alienati dal sé e dalle azioni per la conservazione del sé.
 
Il trauma è un allontanarsi dal proprio io esterno catturato tra le nozioni del non-più (il modo in cui uno era) e del non-ancora (il modo in cui uno sarebbe). Il paradossale cadere nel trauma procura una certa frustrazione e rabbia all'idea che la visione più diretta di un evento violento possa verificarsi come un'incapacità assoluta di conoscerlo.<ref>Si veda la discussione di Cathy Caruth sul trauma e sull'etica della memoria in "Traumatic Awakenings: Freud, Lacan, and the Ethics of Memory" in ''Unclaimed Experience'', pp. 91-112 per un'ulteriore comprensione del trauma e della frustrazione.</ref> Il trattamento narrativo di questo paradosso richiede la generazione di una struttura narrativa che utilizzi le strutture e i punti di vista tradizionali insieme all'uso e al privilegio della struttura modificata resa accessibile attraverso l'abietto. Parimenti in ARIT, il senso di rabbia abietta e frustrazione si rispecchia nella rabbia del cacciatore, Cantwell, nei confronti del suo barcaiolo. Mentre Nick Adams nei racconti ricorda la sua rabbia contro suo padre e i pensieri che aveva avuto di ucciderlo, in ARIT, il cacciatore – Cantwell – prova la sua rabbia e i pensieri di uccidere il barcaiolo. Nel racconto precedente, l'attenzione di Nick Adams è focalizzata sul pensare a suo padre e al controllo esercitato dalla presenza di suo padre. Tuttavia, l'attenzione in superficie provata da Cantwell è di non lasciare che il barcaiolo "rovini" la propria esperienza. La narrazione osserva "you don’t know how many more times you will shoot duck and do not let anything spoil it for you" (15). In questa intimazione, Cantwell tenta di concentrarsi sull'attuale compito esterno a portata di mano: sparare alle anatre, ma l'interiore abietto, la combinazione del non-più, non-ancora e il già-perduto, continua a tornare in superficie. Come la figura più anziana di Nick Adams in "Fathers and Sons", la figura di Cantwell entra in una struttura narrativa interiore di memoria e sé, dove egli assume una presenza narrativa informata dai suoi ricordi (il non-più), esperienze (il non-più e non-ancora) e pensieri (il già-perduto) di sé.
 
 
 
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