Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Gruppi di galassie nel Pavone: differenze tra le versioni
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Sul bordo della Via Lattea australe, a sud del Sagittario, si trova la stella Peacock, moderatamente brillante, ma la cui luminosità è esaltata dall’assenza
Questa stella può essere utilizzata per esplorare una regione ricca di galassie non particolarmente appariscenti, ma comunque alla portata di strumenti di diametro medio-grande.
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A parte alcune galassie poste in primo piano e appartenenti al Superammasso della Vergine, la gran parte di questi oggetti restano fuori dalla portata di piccoli strumenti e sebbene possano essere intuite con telescopi da 120 mm da chi ha l’occhio molto ben allenato, una visione soddisfacente e chiara si riesce ad avere solo con telescopi da 200 mm a salire.
I gruppi più appariscenti si trovano a breve distanza angolare dal famoso ammasso globulare del Pavone, il brillante NGC 6752; in questo punto si osservano anche numerose galassie interagenti, che sono ben evidenziabili nelle
Altri gruppi interessanti si osservano verso il confine con la costellazione del Telescopio e anche al suo interno; la disposizione spaziale di tutti questi gruppi di galassie sembra seguire una doppia concatenazione orientata in senso nordest-sudovest, dal confine con l’Altare fino alla stella Peacock.
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==Il Superammasso Pavone-Indiano==
Il '''Superammasso Pavone-Indiano''' è un superammasso di galassie prossimo al nostro Superammasso della Vergine
Il gruppo di galassie più meridionale di questo superammasso è quello di NGC 6876, che si trova all’esterno della regione qua analizzata.
Un gruppo di galassie particolarmente compatto compreso in questo complesso è quello di '''IC 4765''', che è anche noto con la sigla '''AS805''' o '''Pavo II'''; IC 4765 è la galassia dominante e può essere rintracciata con facilità un grado e mezzo a SSW della stella λ Pavonis. Attraverso un telescopio da 120 mm appare come una piccola macchia pallida di aspetto simile a una stella sfuocata, leggermente allungata; questo allungamento è maggiormente percepibile con strumenti da 200 mm, ma non si notano ulteriori dettagli. Si tratta di una galassia ellittica gigante, una delle più massicce dell’intero superammasso; il suo diametro sarebbe pari a oltre 200.000 anni luce ed è circondata da un gran numero di galassie minori, alcune delle quali, come '''ESO 104-7''', sono visibili anche con telescopi da 200-250 mm. La sua distanza è stimata sui 197 milioni di anni luce, così come quella dell’intero ammasso; nelle
Circa 3 gradi a est di λ Pavonis si trova un'altra galassia relativamente appariscente, '''IC 4831'''; può essere notata con difficoltà con strumenti da 120 mm, dove appare come una macchia pallida leggermente allungata in senso est-ovest. Con telescopi da 200 mm si può notare un debolissimo alone che prolunga la sagoma della galassia fino a 3 minuti d’arco. Si tratta di una galassia spirale vista quasi di taglio, con un nucleo voluminoso e molto brillante, circondato da un disco formato da bracci spessi ma di difficile osservazione a causa della sua angolazione; le sue dimensioni sono notevoli, con un diametro stimato di 200.000 anni luce. La sua distanza è invece pari a 190 milioni di anni luce ed è il membro più massiccio di un gruppo di galassie
Circa un grado a sudest dell’ammasso globulare NGC 6752 si osserva uno dei gruppi di galassie più famosi di questa parte di cielo, il '''Gruppo di IC 4845'''; si trova a circa 170 milioni di anni luce di distanza ed è formato da cinque galassie, tre delle quali appaiono molto ravvicinate fra loro e due di queste sono in forte interazione.
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Poco più a nord si trova la coppia di galassie spirali in interazione '''NGC 6769''' e '''NGC 6770'''; entrambe possono essere individuate con telescopi da 150 mm, sebbene le loro caratteristiche più importanti non siano evidenziabili visualmente: appaiono infatti come due piccole macchie di aspetto circolare e sfumato, dove la galassia posta ad ovest (NGC 6769) è più brillante di quella posta ad est (NGC 6770). Con apparecchiatura astrofotografica e riprese ad alta risoluzione le due galassie diventano molto ben evidenti, con le strutture dei bracci fortemente deformate soprattutto per quanto riguarda NGC 6770; è possibile anche evidenziare che entrambe le galassie sono spirali barrate, con NGC 6770 che presenta la barra più sviluppata. Fra il 1997 e il 2006 sono apparse due supernovae fra i bracci di NGC 6769, segno evidente della presenza di stelle di grande massa; entrambe le galassie presentano infatti tassi accelerati di formazione stellare, in particolare sui lati in reciproca interazione. Secondo alcuni studi, sebbene sembri in posizione più defilata, anche la galassia NGC 6771 starebbe iniziando a subire gli effetti dell’interazione. NGC 6769 presenta una morfologia ancora relativamente regolare, con un diametro stimato sui 110.000 anni luce; NGC 6770 al contrario mostra un braccio fortemente aperto e disturbato, che porta il diametro totale della galassia a 115.000 anni luce. Entrambe hanno comunque dimensioni simili a quelle della Via Lattea.
Più a nord, fra le deboli stelle ω Pavonis e η Telescopii, tre gradi a nord del globulare NGC 6752, si trova '''NGC 6753'''; può essere notata anche con telescopi da 120 mm di diametro, seppure con difficoltà, mentre è già ben più chiara con strumenti da 150 mm; appare come un debole alone circolare dai bordi molto sfumati. Si tratta di una galassia spirale senza barra vista quasi perfettamente di faccia, con un nucleo circondato da un anello sfrangiato di stelle giovani e dei bracci particolarmente ramificati e ben avvolti e un diametro totale di circa 100.000 anni luce; tutt’attorno alla galassia si trova una particolare corona di gas caldi visibile ai raggi X. La sua distanza è stimata sui 150 milioni di anni luce e fa coppia
Riprese fotografiche su un campo di almeno 2-3 gradi
Circa un grado a sud della stella λ Telescopii si individua un altro gruppo di galassie, dominato dalla ellittica '''IC 4797''', che è anche alla portata di telescopi da 120-140 mm, dove appare come una macchia ellittica orientata in senso nordovest-sudest. Le altre galassie del gruppo si presentano allineate verso nord e includono la lenticolare '''IC 4796''', la spirale massiccia '''NGC 6707''' e la spirale intermedia '''NGC 6708'''; tutte queste possono essere osservate solo con strumenti superiori ai 150 mm di diametro, mentre si evidenziano con facilità nelle fotografie. La loro distanza è stimata sui 120 milioni di anni luce e costituiscono un gruppo periferico del Superammasso Pavone-Indiano.
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Nel medesimo campo visivo è presente anche la variabile '''RR Telescopii''', una nova simbiotica che solitamente oscilla fra le magnitudini 9 e 16, ma che occasionalmente ha raggiunto la magnitudine 6.
Il Superammasso Pavone-Indiano, come lascia anche intendere il nome, prosegue ulteriormente verso nordest fino a entrare nella vicina costellazione dell’Indiano, dove sono però presenti galassie meno appariscenti e in numero minore. Gran parte di quelle appartenenti al superammasso sono comprese nella parte settentrionale della costellazione e si concentrano attorno all’ammasso '''Abell 3742'''; la sua distanza è stimata sui 209 milioni di anni luce ed è pertanto uno dei tratti più remoti.
Poco più a nord, entro i confini della costellazione del Microscopio, si osserva l’ammasso compatto '''Abell 3747''', formato da alcune galassie ellittiche giganti su cui spiccano la lenticolare '''ESO 286-60''' e l’ellittica gigante '''ESO 286-59'''.
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