Embricazione del trauma in Hemingway/Trauma e ARIT: differenze tra le versioni

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= L'ermeneutica di Hemingway: Trauma e ARIT =
All'uscita nel 1950, ''Across the River and into the Trees'' riceve poche analisi o esplorazioni critiche.<ref>Hemingway affronta l'abbattimento critico di ARIT in una sua reazione del 1950, "Success, It’s Wonderful". Contrasta l'accoglienza critica del romanzo affermando: "Many critics do not understand a work when a writer tries for something he has not attempted before" (''New York Times: Book Review'', 58). Hemingway osserva la mancanza di comprensione della critica in relazione alla visione del libro come autobiografia. Pertanto, i critici non solo attaccano il libro, ma attaccano anche Hemingway, come persona. Hemingway continua la sua difesa e suggerisce un cambiamento nella critica letteraria, "when books are read and criticized, rather than personalities attacked" (58). Forse l'affermazione di Hemingway deve essere intesa come un uomo che affronta dure critiche quando in precedenza era stato lodato, ma alla base della censura di Hemingway verso i critici appare il desiderio che ARIT, primo, venga riconosciuto come il suo sviluppo come scrittore e, due, sia compreso dal punto di vista della scrittura di Hemingway, non solo della biografia di Hemingway.</ref> In effetti alla sua pubblicazione e negli anni seguenti, il romanzo viene espulso dal canone delle opere di Hemingway. Le critiche di [[:en:w:Joseph Warren Beach|Joseph Warren Beach]] nel 1951 – che giudicano il romanzo "una patetica ''[[w:Liebestod|liebestod]]''<ref>...Termine letterario tedesco, che letteralmente significa "cara morte/amore morte", ma in questa applicazione, Beach suggerisce che il romanzo ARIT è nel genere di una progressione della morte, al contrario di un ''bildungsroman'', che in tedesco significa un romanzo della progressione della crescita, "romanzo di formazione".</ref> di un certo Colonnello Cantwell" – permeano l'accoglienza all'uscita del romanzo e la successiva valutazione critica di ARIT (''Hemingway and His Critics: An International Anthology'', 228). Molti ''aficionados'', studiosi e critici hemingueiani semplicemente escludono il romanzo da studi seri e analisi critico-letterarie.
 
 
 
Tale reiezione si concentra sul modo brusco del protagonista del romanzo, il Colonnello Richard Cantwell, nel ricordare le sue storie di guerra.<ref>Condurre una lettura ''basilare'' di ARIT usando tale approccio illustra la meccanica e la validità del metodo. L'esplorazione inizia con l'indagare ARIT per "cose ​​che sono successe" capendo come il testo funziona come storia. ARIT è la storia degli ultimi quattro giorni del Colonnello Richard Cantwell e dei suoi ricordi di guerra raccontati alla Contessa Renata. Charles M. Oliver osserva che la trama si concentra su un uomo che lotta "eroicamente per controllare i termini della sua morte imminente" ("Study of Impending Death", 144). Comprendere il focus della trama porta ad esaminare il testo per "le cose ​​come esse esistono" con un'esplorazione dei temi. I temi principali di ARIT sono la guerra, il trauma e l'amore. Questi temi sono supportati da un'attenzione testuale alla memoria di Cantwell delle storie di guerra, alla rivisitazione dei momenti del trauma e alla proclamazione del suo amore per Renata. Basandosi sulla conoscenza tematica del testo si passa alle "cose ​​che conosci" attraverso un'attenta ispezione delle strutture del testo.<br/>
La struttura narrativa del testo è disgiuntiva con la storia del Colonnello che inizia il ''Giorno 4'' (La caccia all'anatra, cioè il "domani del testo"), tornando con la memoria al ''Giorno 1'' (l'esame medico, cioè "l'altro ieri"), quindi il ''Giorno 2'' (viaggio a Trieste e ricordi della Prima guerra mondiale, arrivo a Venezia, serata e giro in gondola con Renata, cioè "ieri"), poi ''Giorno 3'' (mattina e pranzo con Renata, con ricordi della Seconda guerra mondiale e partenza per i luoghi della caccia, cioè "oggi"), infine la conclusione che ritorna al ''Giorno 4'' (la caccia e la morte, cioè "domani"). Si veda la "Tabella cronologica" in '''[[Embricazione del trauma in Hemingway/Appendice II|Appendice II]]'''. La struttura di ARIT differisce dalla maggior parte dei romanzi di Hemingway per la sua mancanza di linearità. La struttura di ARIT porta ad un'esplorazione del testo per elementi che "non puoi sapere". Una concentrazione su elementi, aspetti e parti del testo viene aiutata se si include un'indagine di informazioni storiche e biografiche. La storia di Cantwell è parallela agli eventi che coinvolgono il trauma vissuto e testimoniato da Hemingway durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. L'uso dei quattro livelli della funzione artistica come espressa da Hemingway, illustra la centralità della guerra e del trauma nell'interpretazione di ARIT. Facendo quindi una panoramica di ARIT, si riesce ad illuminare l'importanza della memoria e del ricordare guerre e traumi nell'interpretazione del testo.</ref> I critici criticano anche la storia dell'improbabile amore tra un Cantwell condannato da cardionecrosi e la diciannovenne italiana Contessa Renata. Nel complesso, studiosi e lettori<ref>Gli studi di Hemingway risuonano delle conseguenze del suo suicidio, con Irving Howe (1961) che afferma: "Ora che è morto e non rimane altro che pochi libri e il problema della sua morte, forse dovremmo porre le domande più semplici e radicali, cosa c'era negli scritti di Hemingway che gli permetteva di comandare la lealtà di un'intera generazione?" (Meyers 430-433). La domanda di Howe risuona in tutti gli studi di Hemingway. Esplorare la domanda, – cosa c'è nella scrittura contenuta in ARIT? – illustra un angolo importante per lo studio di Hemingway.<br/>
La più grande difficoltà nell'avvicinarsi a un testo come ARIT è l'impulso del critico di cercare di salvare il testo, di ripristinare il testo dalle profondità di disapprovazione alla sua posizione legittima nel canone di Hemingway. Invece, avvicinarsi ad ARIT richiede una più estesa esplorazione. Il testo deve essere prima inteso come una storia seguita da un attento esame tematico. L'esame dovrebbe ispezionare minuziosamente le strutture del testo concentrandosi su elementi, aspetti e parti della narrazione. Infine, l'indagine dovrebbe riguardare le informazioni storiche e biografiche contenute nel testo. La spinta di questo tipo di lettura non è quella di salvare eroicamente o semplicemente di esaltare il testo, ARIT; invece, l'impulso è di disperdere la confusione critica prevenendo in primo luogo questi tipi di approcci e interpretazioni di ARIT.<br/>
Ernest Hemingway presenta la sua visione della romanzo in molte interviste, saggi e trattati. In risposta alla domanda di George Plimpton (1958) sulla funzione dell'arte, Hemingway proclama che l'arte nasce "from things that have happened and from things as they exist and from all things that you know and all those you cannot know" (''The Paris Review'', Primavera 1958; rist. in Trogdon, ''Ernest Hemingway: A Literary Reference'', 310). Hemingway continua spiegando i suoi metodi usati per creare arte e afferma: "you make something through your invention that is not a representation but a whole new thing truer than anything true and alive, and you make it alive, and if you make it well enough, you give it immortality" (''The Paris Review'', Primavera 1958; rist. in Trogdon, ''Ernest Hemingway: A Literary Reference'', 310). Le osservazioni di Hemingway sulla funzione e sul metodo per creare l'arte si riflettono sulle capacità necessarie per leggere e interpretare la sua narrativa.<br/>
Leggere e interpretare ARIT, in questo modo, implica esaminare il testo dalle prospettive di Hemingway: cose che sono successe, cose come esistono, cose che conosci e cose che non puoi conoscere. Esplorare la domanda di Howe, – cosa c'è nella scrittura contenuta in ARIT? – implica esaminare davvero il lì del romanzo di Hemingway. L'esplorazione comporta un'indagine di ARIT per "cose che sono accadute" mediante la comprensione di come il testo funzioni prima come storia, "cose come esistono" attraverso un esame dei temi nel testo, poi "cose che conosci" attraverso un'attenta ispezione delle strutture del testo, e infine "quelle che non puoi conoscere" attraverso una concentrazione su elementi, aspetti e parti del testo aiutata dall'inclusione di un'indagine di informazioni storiche e biografiche contenute in ARIT.</ref> bocciano lo stile di scrittura del romanzo, che [[:en:w:Morton Dauwen Zabel|Morton D. Zabel]] (1950) suggerisce essere "povero di una carenza di invenzione, una opacità di linguaggio, uno stile e un tema da autoparodia" (Meyers, ''Hemingway: The Critical Heritage'', 377).<ref>Per un compendio accessibile delle recensioni del romanzo, si veda Jeffrey Meyers, ''Hemingway: the Critical Heritage''. Il volume di Meyers contiene recensioni scritte da Zabel, Kazin, Waugh, Rosenfield, Frye, Wylder e Beach (pp. 375-406).</ref>
 
== Ruolo del trauma nell'interpretazione di ARIT ==