Embricazione del trauma in Hemingway/Stile e struttura: differenze tra le versioni

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== Trauma e narrativa nei romanzi di Hemingway ==
La prosa di Hemingway incarna un senso di precisione ed emozione. Hemingway desidera trasmettere l'emozione prodotta dall'esperienza reale. In una lettera al critico russo Ivan Kashkin del 1939, Hemingway osserva:
{{q|[...] in stories about the war I try to show ''all'' <ref>Corsivo di Hemingway, citato in Phillips Ernest, ''Hemingway on Writing''.</ref> the different sides of it, taking it slowly and honestly and examining it from many ways.<ref>[https://www.unr.edu/english/people/debra-moddelmog Debra Moddelmog] afferma che il testo di Hemingway e la prospettiva evidenziata nella sua corrispondenza con Kashkin, presenta i "diversi lati" della guerra nelle "azioni, apparenza e desiderio [...] del testo che si riversano sui confini «normali» dell'identità e dell'identificazione, così che le categorie diventano destabilizzate" (162). Moddelmog continua e sostiene che questa destabilizzazione fonde le identità di genere l'una nell'altra; tuttavia, la sua fusione di identità e genere in ''The Sun also Rises'' presuppone una posizione individuabile per il genere. Il genere non può essere così saldamente unito in una interpretazione e posizione.</ref>}}
La guerra, come afferma Hemingway, segna una cultura in un prisma dualistico di soggettività e obiettività: soldato/civile, amico/nemico, sicurezza pericolo e maschile/femminile.<ref>Il lavoro di Hemingway contribuisce alla riflessione e alla creazione del genere nel periodo di guerra e del dopoguerra. Secondo la specialista Susan M. Gilbert, il genere (maschile/femminile) durante la guerra e nel dopoguerra riflette la sua incapacità di essere chiaramente definito a causa di quello che viene definito il paradosso della prima guerra mondiale e che esamina le nozioni moderne di genere dalla posizione della guerra come un'"apocalisse maschile" e un "apoteosi femminile" (424). L'osservazione di Gilbert in "Soldier’s Heart: Literary Men, Literary Women, and the Great War", evidenzia i ruoli mutevoli disponibili alle donne durante gli anni della guerra mentre tali donne in fabbrica, a casa e in ospedale prendevano il posto degli uomini scomparsi. Lo studioso di Hemingway e psicoanalista [https://www.hemingwaysociety.org/carl-eby Carl Eby], in ''Hemingway’s Fetishism: Psychoanalysis and the Mirror of Manhood'', osserva in relazione alle prove del trauma, del dopoguerra e del genere in The Sun Also Rises, che la ferita di Jake espone un malessere culturale generale associato con il dopoguerra — un'ansia per la "sterilità" della vita culturale, per l'alienazione personale nel mondo moderno, per il crescente potere sessuale e sociale delle donne, per un mondo di sessualità non più governato dai dettami della procreazione (56). Mentre Eby collega la ferita di Jake Barnes con i ruoli mutevoli delle donne, un esame dei testi hemingueiani collega gli effetti e gli affetti del trauma sulla presentazione o riflessione e ri-presentazione o creazione del genere nell'[[w:Storia moderna|Era moderna]], in generale, e in quello della prosa di Hemingway, in particolare.</ref> Le strutture narrative di Hemingway coronano questo prisma dualistico contenente "the different sides" della guerra.<ref>Eric Leed in ''No-Man’s Land: Combat and Identity in World War I'', osserva che, per il soldato e il partecipante alla guerra, la guerra e il fronte operano come un luogo che "dissolve la chiara distinzione tra vita e morte. La morte, di solito la «barra» tra vita/non-vita, divenne per molti in guerra un «trattino», un ''continuum'' di esperienza la cui fine fu la cessazione di ogni possibilità di esperienza" (21).</ref> Hemingway sembra catturare la guerra e il trauma in forma narrativa da una molteplicità di angolazioni piuttosto che da una prospettiva unificata. Questa rappresentazione narrativa riflette ed echeggia l'esperienza del trauma. L'applicazione di Hemingway è dimostrata nelle varie rappresentazioni e implementazioni del trauma bellico nelle sue opere. Per esempio, la figura/voce di Nick Adams nelle storie (1925) di "Big Two-Hearted River" (BTHR) riflette e rifrange l'esperienza della guerra in modo sottile e sfumato, pur rimanendo consapevole dei vari lati dell'esperienza bellica.