Embricazione del trauma in Hemingway/Stile e struttura: differenze tra le versioni

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= Stile, struttura e trauma nella prosa di Hemingway =
Nel XX secolo, la comprensione del trauma collegato alla guerra nasce dagli studi prima e dopo la Prima Guerra Mondiale di [[w:Sigmund Freud|Sigmund Freud]], [[w:Sándor Ferenczi|Sándor Ferenczi]], [[w:Karl Abraham|Karl Abraham]], [[:en:w:Ernst Simmel|Ernst Simmel]], [[w:Ernest Jones|Ernest Jones]], [[w:William Rivers|W.H.R Rivers]], [[:en:w:Charles Samuel Myers|Charles Myers]], [[:en:w:Elmer Ernest Southard|Elmer Southard]] e [[:en:w:Frederick Walker Mott|Frederick Mott]]. Mentre Freud è la figura monomitica degli studi sul trauma, gli altri individui che lavorano e studiano gli effetti del trauma bellico contribuiscono notevolmente a comprendere la definizione del trauma di guerra all'inizio del XX secolo. Questi individui cercano di esplorare gli effetti della guerra moderna sull'individuo,<ref>Studi sull'effetto della guerra sugli individui sono stati riscontrati in tutti i maggiori conflitti. Infatti, Edgar Jones e [[:en:w:Simon Wessely|Simon Wessley]] osservano che nel diciassettesimo secolo, vari resoconti svizzeri e spagnoli sugli effetti della guerra sulle truppe arruolate riscontrarono stati di nostalgia. Jones e Wessley continuano affermando che nei resoconti francesi e tedeschi del XVIII secolo, questo tipo di effetto è spesso descritto come malinconia. La nostalgia, come forma di sofferenza bellica, secondo Jones e Wessley divenne importante durante la "Guerra civile americana quando i tassi del 2,3 per mille e del 3,3 per mille furono registrati tra le truppe nordiste nel 1861 e nel 1862" (vedi ''Shell Shock to PTSD'', 2-3).</ref> e sembrano incarnare l'editto di Elmer Southard del 1919 per scoprire "dallo ''[[w:Shell shock|Shell-shock]]''" come "l'uomo potrebbe arrivare a conoscere un po' meglio la propria mente, come sotto stress e tensione la mente rallenta, si blocca si contorce, si restringe e persino si divide, ma nel complesso viene di nuovo sanata" ("Preface", 3).
 
Il medico e psicologo Charles S. Myers<ref>Lo studio di Myers, in linea con William Aldren Turner e Frederick Mott, tenta di generare un modo di comprendere e quindi curare lo "shell shock". Tuttavia, come chiariscono Edgar Jones e Simon Wessley, questi primi medici e studi soffrono di una mancanza di definizione a causa della vasta gamma di sintomi e disabilità inspiegabili vissuti dai soldati (23).</ref> è il primo ad usare il termine "shell-shock" nel suo studio di tre casi nel 1915 sui veterani della PGM intitolato "A Contribution to the Study of Shell-Shock. Being An Account of Three Cases of Loss of Memory, Vision, Smell, and Taste."<ref>Da notare che gli ultimi due sintomi sono anche due dei sintomi del COVID-19.</ref> Lo studio di Myers si concentra sulle connessioni tra l'esperienza del bombardamento e la conseguente perdita di memoria, visione, olfatto e gusto nei veterani della PGM. Per Myers, la stretta relazione di queste esperienze con l'isteria è alquanto certa nei soldati (''The Lancet'', 320). I primi studi sui veterani di guerra della PGM riflettono un certo congresso tra i traumi sul campo di battaglia – vissuti o testimoniati – e l'incarnazione di sintomi esterni come insonnia, alcolismo e tremori del corpo con sintomi interni come mutismo, perdita di memoria e stanchezza.<ref>Il legame che fa Myers tra il trauma e la perdita di memoria e sensazione appare nelle prime storie di Hemingway. In "A Very Short Story" del 1925, Hemingway crea Nick Adams come soldato in un ospedale. Hemingway descrive la figura di Adams che "he went under the anesthetic holding tight to himself so he would not blab about anything during the silly, talky time" (''In Our Time'', 65). In questa storia, la preoccupazione di Adams riguarda il reprimere, nascondere i ricordi – "not blabbing about anything" – collegati al suo trauma.</ref> Inoltre, il medico David Forsyth nel 1915 su ''The Lancet'' osserva che i crescenti casi di disordini nei veterani si traducono in un aumento di studi e ricercche sui soldati traumatizzati.<ref>"Nel 1915, il direttore generale dei servizi medici dell'esercito, Sir Alfred Keogh, divenne preoccupato per il crescente numero di militari ammessi con sintomi cardiaci... ''Disordered Action of the Heart (DAH)'' era stata una delle principali cause di invalidità durante la [[w:seconda guerra boera|guerra boera]] ed ebbe il potenziale di negare preziose risorse umane alle forze armate. I soldati si lamentavano di affaticamento, mancanza di respiro durante l'esercizio fisico e dolore nella regione del cuore. (Dr. James) Mackenzie concluse che la condizione era una di esaurimento generale e che i sintomi circolatori erano "solo parte di una manifestazione generale." (Mackenzie, 1916, p. 118) (Citato in Johns & Wessley, 39-40).</ref>