Embricazione del trauma in Hemingway/Guerra, trauma e testi: differenze tra le versioni

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Il ''focus'' del brano chiarisce l'importanza di "ricordare" in relazione alle narrazioni di Hemingway. Il ricordare che agisce nella struttura di questa storia serve come mezzo sia per impegnare sia per evitare il dolore del ritorno a casa e il dolore di ricordare casa e sé prima dell'esperienza e del successivo trauma.<ref>La teorica psicoanalitica Angelika Rauch in "Post-Traumatic Hermeneutics: Melancholia in the Wake of Trauma", afferma che "il trauma è meno significativo come evento che può essere risolto in una data precedente rispetto alle sue risoggettificazioni posteriori e alla ristrutturazione del soggetto che ne è la conseguenza" (113).</ref>
 
Hemingway crea narrazioni che coinvolgono il trauma psichico, personale e sociale<ref>"In guerra e pace, Hemingway fu travolto da malattie e subì centinaia di ferite: fratture del cranio, commozioni cerebrali, lesioni interne. Ma, come ebbe a dire: "‘My«My luck, she is running very good.» HeLe survivedsopravvisse them alltutte, alltutte excepteccetto thel'ultima lastferita, self-inflicted woundautoinflitta" (Waldhorn, ''Reader's Guide'', 4).</ref> iniziato con la PGM, condotto durante la Grande Depressione e mobilitato dalla SGM. La struttura narrativa hemingueiana in evoluzione appare come un barometro per gli effetti del trauma vissuto all'inizio del XX secolo. Le sue esperienze reali con il trauma, catturate in prosa e giornalismo, rispecchiano la proliferazione della guerra e del trauma che si verificano all'inizio del ventesimo secolo in generale. Tuttavia, l'adattamento immaginario di queste esperienze traumatiche nelle sue storie opera per creare strutture narrative che riflettono l'esperienza del trauma e gli effetti del trauma sul punto di vista del romanzo. I traumi della guerra coincidono e contribuiscono a plasmare il suo stile narrativo di ''calculus'', uno stile che in molti modi contribuisce a definire il periodo. Per esempio, una delle frasi più spesso citate, in relazione al trauma e alla narrativa che appare nella sua prosa, si trova in ''A Farewell to Arms''. Nel seguente brano, Frederic Henry appare nella narrazione osservando che "I was always embarrassed by the words sacred, glorious, and sacrifice and the expression of vain" (184). Questo passaggio illustra il fiorente ''calculus'' narrativo mentre funziona per definire l'esplorazione sardonica ma onesta degli effetti del trauma bellico sulle strutture linguistiche e narrative che rappresentano l'impegno letterario con la guerra.
 
Il ''calculus'' narrativo di Hemingway coinvolge sia la riflessione che la creazione ed è bilanciato dalla percezione e dalla memoria. Ad esempio, le prime narrazioni di Hemingway che compaiono nel periodo 1920-1935 esplorano personaggi che si concentrano principalmente sulla percezione effettiva e sul coinvolgimento con oggetti ed eventi. In queste prime narrazioni, l'attenzione è focalizzata sulla percezione esteriore degli eventi nella struttura della storia. In AFTA, la narrazione si concentra prevalentemente sull'esteriore, come dimostrato nell'apertura al capitolo quindici che afferma: