Embricazione del trauma in Hemingway/Guerra, trauma e testi: differenze tra le versioni

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Ernest Hemingway, scrivendo la sua narrativa, coinvolge il trauma psichico, personale e sociale<ref>"In guerra e pace, Hemingway è stato travolto dalle malattie e subito centinaia di ferite: fratture del cranio, commozioni cerebrali, lesioni interne. Ma, come ebbe a dire: «My luck, she is running very good.» Le ha sopravvissute tutte, eccetto l'ultima ferita, autoinflitta" (Waldhorn, ''Reader’s Guide'', 4)."</ref> iniziato con la Prima Guerra Mondiale, proseguito durante la Grande Depressione e mobilitato dalla Seconda Guerra Mondiale.<ref>"La stanchezza che Hemingway prova dopo simili prove è la stessa di quando scriveva narrativa; in realtà, è «the same damn business as writing really». Dietro quell'osservazione c'è l'inquietante verità che Hemingway non fosse mai completamente a suo agio con l'idea del romanzo. Come la maggior parte dei suoi contemporanei, era stato educato a dire la verità e punito quando diceva bugie. Il romanzo, per definizione, raccontava una storia di fatto non vera; qualsiasi storia non vera era una menzogna. Il sillogismo potrebbe essere logicamente imperfetto, ma emotivamente ha avuto il suo peso." (Reynolds, ''Hemingway: 1930’s'', 149).</ref> Hemingway e i suoi testi funzionano come un barometro del trauma vissuto all'inizio del ventesimo secolo. Le sue esperienze, catturate in prosa e giornalismo, rispecchiano la proliferazione di guerra e trauma che si verifica generalmente all'inizio del XX secolo. I traumi della guerra coincidono e contribuiscono a plasmare lo stile narrativo di Hemingway, uno stile che in molti modi contribuisce a definire il periodo.
 
I violenti eventi e le conseguenze del ventesimo secolo a partire dalla Prima Guerra Mondiale (PGM), esplodono nella popolazione e nella psiche collettiva. La PGM colpisce la cultura in quanto annuncia una società in evoluzione con convenzioni culturali sovvertite da morte, traumi e paura. Cathy Caruth in ''Unclaimed Experience: Trauma, Narrative and History'', afferma che il trauma è vissuto e testimoniato attraverso una "reazione a un evento violento inaspettato o travolgente che non viene pienamente colto mentre si verifica, ma ritorna successivamente in ripetuti flashback, incubi, o altri fenomeni ripetitivi" (91). L'esperienza della PMG, come suggerisce la definizione di trauma data da Caruth, dà vita a una tremenda reazione alla violenza della guerra che non viene colta culturalmente nel momento in cui si verifica, ma invece ritorna poi ed influenza le storie e le narrazioni generate al suo passaggio.
 
Le risposte traumatiche delle culture alla guerra che appaiono nei romanzi del periodo esplorano cambiamenti fondamentali nelle epistemologie e ontologie umane derivanti dagli effetti dei traumi della Grande Guerra. Celia Malone Kingsbury osserva in ''[https://books.google.co.uk/books?id=zhJwjiZNkxwC&dq=Celia+Malone+Kingsbury&source=gbs_navlinks_s The Peculiar Sanity of War: Hysteria in the Literature of World War I]'', che "la letteratura di guerra... riflette un profondo pathos che nasce dal riconoscimento della fragilità umana e dell'impotenza di fronte al disastro comune" (xx-xxi). Parimenti, la fragilità epistemologica e l'impotenza ontologica risultanti dal trauma bellico possono essere visti come scosse di assestamento nelle strutture narrative dei romanzi di Hemingway. Le scosse narrative di Hemingway creano e stabiliscono uno sfondo di guerra per i personaggi e le narrazioni delle sue opere. Inoltre, i testi hemingueiani esprimono, in una forma narrativa in evoluzione, una risposta a eventi violenti inaspettati o travolgenti che non vengono pienamente colti mentre si verificano, ma ritornano susseguentemente in ripetuti flashback, incubi o altri fenomeni ripetitivi nei testi. Le sue espressioni narrative incarnano la mancanza di certezza epistemologica e ontologica che si verifica nell'evolversi della guerra e del trauma.<ref>Per un'esplorazione approfondita di questo problema nella narrativa di Hemingway, si veda Ronald Berman, ''The Loss of Certainty''.</ref>