Laboratorio di chimica in casa/Il metodo del chimico: differenze tra le versioni

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Raccogliere informazioni prima di iniziare a fare qualsiasi esperimento ci permette di spendere meno tempo nel fare analisi e prove a vuoto, di valutare i rischi di ogni esperimento, di stimare la convenienza (economica e temporale) di un processo chimico rispetto a un altro e di prevedere i risultati dei nostri esperimenti, o per lo meno di avere degli indizi per orientarci.
 
Da ciò risulta che prima di iniziare un esperimento, il ricercatore: ricerca delle informazioni su internet e sui libri, poi organizza il proprio esperimento<ref>Si chiede cosa succede se la reazione dovesse andare secondo i suoi piani, fa ricerche per vedere come potrebbe andare storta o quali sottoprodotti potrebbero formarsi, si fa un'idea della strumentazione che dovrà adoperare, degli spazi in cui eseguirà l'esperimento, del tempo che dovrebbe impiegare e ricerca i dati sulla sicurezza.</ref> ed in fineinfine passa alla fase pratica. Per un laboratorio di chimica domestico, prima di passare alla fase 3 spesso sarà richiesto anche di analizzare e/o purificare i reagenti e non va dimenticata la parte di ricerca dei dati sulla pericolosità delle sostanze e degli strumenti che si vanno ad adoperare.
 
Un ultimo elemento da considerare è l'organizzazione del lavoro: la sperimentazione spesso prevede una discreta quantità di oggetti e di spazio, che in un lab amatoriale spesso diventa disordine. Questo può causare incidenti e rallentare i propri esperimenti. Per prevenirlo andranno seguiti i consigli per tenere un laboratorio ordinato: raccogliere i dati dei propri esperimenti in un quaderno o su una lavagna, etichettare (o marcare con un indelebile) i contenitori utilizzati, tenerli in un posto solo e riporre ogni volta i reagenti e gli strumenti già utilizzati.