Embricazione del trauma in Hemingway/Introduzione: differenze tra le versioni

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{{q|I had seen nothing sacred, and the things that were glorious had no glory and the sacrifices were like the stockyards at Chicago if nothing was done with the meat except to bury it.|AFTA, 185}}
L'inconcepibilità del trauma bellico e il successivo tentativo di normalizzare questa condizione insopportabile, catturata nella narrativa di AFTA, illustrano la reazione alle precedenti costruzioni narrative degli eventi traumatici della modernità.
 
Nelle sue strutture narrative, Hemingway comunica un senso del ruolo del trauma nel creare e produrre comprensione. Nelle sue opere, è come se la storia, soffrendo un trauma come l'individuo, tentasse di costruire la comprensione di fronte al sopravvivere l'estrema minaccia di estinzione. In effetti, [[:en:w:Paul Fussell|Paul Fussell]] in ''The Great War and Modern Memory'' sostiene che la Prima Guerra Mondiale "si stacca dalla sua normale posizione nella cronologia e nel suo insieme accettato di cause ed effetti, per diventare Grande in un altro senso: onnicomprensiva, onnipervadente, sia interna che esterna contemporaneamente, condizione essenziale della coscienza nel ventesimo secolo" (321). Allo stesso modo, l'osservazione di Frederic Henry in AFTA riflette questa rottura nella normalità di causa ed effetto. Inoltre, la progressione narrativa che coinvolge il trauma come appare in AFTA, fa riferimento al senso di una coscienza moderna bloccato nel senso di una comprensione avvenuta un attimo in ritardo. L'impulso raziocinante di riconciliare questo shock con la perdita del momento è indicativo del periodo moderno e delle strutture narrative hemingueiane in evoluzione.