Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Il Complesso di Orione: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 101:
 
In Eridano si trova infine '''IC 2118''', nota anche col soprannome di '''Nebulosa Testa di Strega'''. Si tratta di una nebulosa a riflessione ben nota, situata poco a sud della stella Cursa (β Eridani) e circa otto gradi ad ovest di Orion A; la fonte della luce che la nebulosa riflette sarebbe la brillante stella Rigel, situata circa due gradi ad est. La sua luminescenza la rende visibile nelle fotografie, in cui appare di un netto colore azzurrognolo dovuto alla riflessione della luce blu proveniente dalle stelle vicine. La nebulosa dista circa 685 anni luce, venendosi così a trovare sulla parte più esterna del Complesso di Orione, rivolta verso la nostra direzione; contiene alcune regioni più dense e luminose, catalogate come LBN 968, LBN 959 e LBN 975. Da un punto di vista evolutivo, questa nebulosa e i banchi di gas ad essa associati sarebbero classificabili come un residuo di una nube molecolare; al suo interno sono presenti dei limitati fenomeni di formazione stellare, che sono testimoniati dalla presenza di alcune sorgenti infrarosse che possiedono delle intensità di flusso all'infrarosso tipiche degli oggetti stellari giovani. Alcune delle sottostrutture della nube mostrano inoltre una forma a cometa con la coda rivolta in direzione opposta alle stelle dell'associazione Orion OB1, indice che i gas della nube sono soggetti all'azione fotoevaporante delle sue stelle più massicce.
<div style="clear:both"></div>
[[File:OrionExtraDettaglio.png|500px|center]]
 
==Verso Lambda Orionis==
[[File:Lambda Orionis.jpg|300px|thumb|left|Il grande complesso nebuloso di Sh2-264, che avvolge completamente l’ammasso di Lambda Orionis.]]
[[File:The Raspberry Nebula in Orion (SH2-263).jpg|300px|thumb|left|La nebulosa vdB 38, talvolta chiamata, specie di recente, “Nebulosa Lampone”, comprende aree a riflessione e aree ionizzate.]]
La '''Regione di Lambda Orionis''' è un complesso di nubi molecolari e regioni H II visibili in direzione della parte settentrionale della costellazione di Orione; fa parte delle regioni più esterne del grande Complesso nebuloso molecolare di Orione.
 
La λ Orionis è la stella che rappresenta la testa di Orione; si trova a nord del grande rettangolo centrale che delimita la figura della costellazione, delineato dalle stelle Betelgeuse, Bellatrix, Rigel e Saiph. Questa stella si trova al centro di un ammasso aperto costituito da stelle giovani e calde, ben visibili anche ad occhio nudo essendo di quarta e quinta magnitudine; l'ammasso di cui fanno parte è catalogato come '''Cr 69''' ed è perfettamente risolvibile con un binocolo, col quale è possibile scorgere numerose altre componenti fino alla nona magnitudine. Della regione non fa parte la stella φ2 Orionis, una gigante gialla visibile sul lato sudorientale dell'ammasso e posta a soli 116 anni luce dal Sole, contro gli oltre 1400 dell'ammasso e della nebulosa ad esso associata, nota come '''Sh2-264'''. La nube in sé invece non è visibile né con un binocolo né con piccoli telescopi amatoriali; essa diventa visibile specialmente nelle foto astronomiche a lunga posa, dove si evidenzia come un debole arco nebuloso più brillante in direzione ovest, mentre l'ammasso e la parte racchiusa dall'arco mostra una tenue nebulosità di fondo.
[[Categoria:Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte|Sul Braccio di Perseo]]
 
La nebulosa che circonda λ Orionis si presenta come una regione H II strutturalmente molto evoluta; la gran parte dei fenomeni di formazione stellare, in particolare quelli di stelle di grande massa, si sono esauriti circa 6 milioni di anni fa, con la nascita delle stelle più brillanti poste al centro della nube e costituenti un'associazione OB che corrisponde all'ammasso Cr 69. L'età della regione può essere determinata tramite lo studio delle stelle massicce, in particolare λ<sup>1</sup> Orionis e la vicina HD 36822, due stelle giganti evolute che stanno lasciando la fase di sequenza principale; l'età di queste due stelle, la cui massa è di 24 e 17 masse solari, è rispettivamente di circa 5,5 milioni e 7,5 milioni di anni, con uno scarto di 0,3-0,4 milioni di anni. Dopo la nascita delle stelle di massa maggiore, i fenomeni di formazione stellare hanno riguardato esclusivamente stelle di piccola e media massa, come è testimoniato dalla presenza di molte stelle di pre-sequenza principale; tali fenomeni sono ancora in atto all'interno della nube e nelle regioni circostanti, come nelle nebulose oscure '''B30''' e '''B35'''.
 
Tramite lo studio della sequenza dei fenomeni di formazione stellare e le dinamiche della nube, è stato sviluppato un modello dettagliato per spiegare l'evoluzione della regione nebulosa. In origine, circa 10 milioni di anni fa, nella regione vi era una lunga sequenza di nubi molecolari, estesa in senso est-ovest, costituita da tre addensamenti particolarmente massicci e da alcune nubi minori; nelle nubi maggiori ha avuto luogo, 6 milioni di anni fa, la formazione di alcune stelle massicce, fra le quali la stessa λ Orionis, raggruppate in un'associazione OB. Il tasso di formazione stellare è aumentato progressivamente nel corso del tempo, favorito anche dalle onde d'urto generate dal vento stellare e dalla radiazione delle nuove stelle, che comprimendo il gas circostante ha esteso i fenomeni anche nelle regioni esterne del complesso nebuloso molecolare, in parte ionizzato. Circa un milione di anni fa, o secondo alcuni studi 300.000 anni fa, una delle stelle più massicce dell'associazione esplose come supernova, generando una potente onda d'urto che ha disperso il gas presente nella regione centrale del complesso generando una superbolla in espansione e alterando le dinamiche dell'associazione OB di cui faceva parte; il gas espulso si dispose a formare un grande anello attorno alla nuova bolla, oggi noto come Anello molecolare di Lambda Orionis, in cui la formazione stellare è proseguita, favorita dalla forte compressione dei gas, in particolare nella nube B35. La stella esplosa come supernova sarebbe stata una compagna fisica della stessa λ Orionis. Oggi la nascita di nuove stelle prosegue nelle aree più esterne dell'anello, come nelle due nubi oscure sopra citate, mentre all'interno della bolla si è completamente arrestata a causa della mancanza di gas che si è venuta a creare.
 
I modelli evolutivi che prendono in considerazione l'evoluzione futura della regione mostrano l'esaurimento dei fenomeni di formazione stellare all'interno della nube B35 nel giro di tempi astronomicamente molto brevi e la dislocazione delle stelle di Cr 69 dalla loro attuale posizione situata al centro della bolla; queste stelle, a causa del loro moto proprio, tenderanno infatti a disperdersi su un'ampia regione attorno alla nube nel corso dei prossimi 10 milioni di anni.
 
Attorno al complesso si trova un piccolo corteo di nebulose principalmente a riflessione, che sebbene siano visibili solo con telescopi di diametro molto grande, diventano molto ben chiare nelle fotografie. Fra queste spicca la già citata '''vdB 38''', che si individua con facilità circa due gradi a NNW di Bellatrix; la responsabile dell'illuminazione dei suoi gas è HD 34989, una stella bianco-azzurra di sequenza principale di magnitudine 5,78, ben visibile anche ad occhio nudo nelle notti più limpide. La nube appare distinta in una parte che brilla per riflessione della luce della stella, e infatti mostra un colore marcatamente azzurro, e una parte sullo sfondo che appare ionizzata e presenta una luce rossastra; quest’ultima parte è anche nota come '''Sh2-263'''. Parte della nube di gas di cui fa parte vdB 38 non è illuminata e appare come una nebulosa oscura che maschera la luce proveniente dalle stelle retrostanti; questa parte oscura riporta la sigla '''LDN 1588''' ('''B223''').
 
Altre piccole nubi visibili nei dintorni sono '''vdB 37''', illuminata dalla gigante rossa semiregolare V1057 Orionis, e più a sud '''vdB 49''', illuminata dalla gigante blu di tipo Be ω Orionis; la prima tuttavia non fa parte fisicamente del complesso, trovandosi molto in primo piano: i gas che illumina fanno infatti parte delle regioni più estreme del vasto complesso nebuloso che avvolge gran parte della costellazione del Toro (comprese le Pleiadi), situato a una media di 400-500 anni luce di distanza.
 
 
[[Categoria:Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte|SulIl BraccioComplesso di PerseoOrione]]