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Il secondo ammasso è '''NGC 6425''' e si stacca con più facilità, anche se non è certo un oggetto facile; le sue componenti più brillanti sono di magnitudine 10 e sono sparse su un diametro di 10’. La sua posizione è rintracciabile circa un grado e mezzo a nordest di M6, vicino al confine col Sagittario; circa mezzo grado a sudest si trova la stella HD 161840, di classe B e di magnitudine 4,79, ben visibile anche a occhio nudo. La distanza dell’ammasso è stimata sui 2500 anni luce, pur con lo stesso margine d’incertezza valido per l’ammasso precedente; in ogni caso appare abbastanza evidente che questi due oggetti si trovino abbastanza vicini fra loro anche fisicamente.
L’ammasso stellare che appare dominante in questa regione di cielo è tuttavia il famoso '''M7''', noto anche come Ammasso di Tolomeo in quanto era stato citato da quest’ultimo nel suo Almagesto. M7 è un ammasso estremamente facile da osservare: si trova infatti poco a nord delle stelle che rappresentano la coda dello Scorpione e grazie alla sua luminosità è ben visibile anche ad occhio nudo, anche qualora si presenti molto basso sull'orizzonte; senza l'ausilio di strumenti appare come una macchia chiara di forma ovale più luminosa al centro, nella quale si possono distinguere sotto buoni cieli fino a 2-3 componenti. Un piccolo binocolo 8x40 o 10x50 è invece sufficiente per risolverlo completamente in decine di astri dalla sesta all'ottava magnitudine, principalmente di colore biancastro; al telescopio, specie a bassi ingrandimenti, la visione diventa eccellente, con centinaia di stelle visibili. Un ingrandimento eccessivo tuttavia è sconsigliabile perché si perde la visione di insieme dell'oggetto, le cui dimensioni sono molto estese. M7 è formato da alcune centinaia di stelle, principalmente stelle blu; circa un'ottantina di queste sono più brillanti della decima magnitudine. Il diametro apparente dell'ammasso è di circa 1,3°, che alla distanza di 1000 anni luce equivale a una dimensione reale di 25 anni luce; secondo studi condotti alla fine degli anni duemila, l'età dell'ammasso è di 200 milioni di anni, mentre
Attorno a M7 i ricchissimi campi della Via Lattea sono attraversati da venature oscure date dalla presenza di banchi di polveri interstellari. La più notevole di queste nubi è catalogata come '''B283''' e si trova a nordovest; copre un’area di circa 2 gradi ed è monto allungata in senso est-ovest.
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