L'Impressionismo di Ernest Hemingway/Definire Impressionismo: differenze tra le versioni

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Ho quindi tentato di sviluppare una definizione di Impressionismo tramite il processo di sintesi. Come abbiamo visto sopra, qualsiasi definizione completa deve essere "pragmatica"; deve concentrarsi sull'impressione del pubblico e non dell'artista; e non deve escludere la verosimiglianza. Non volendo sembrare presuntivo, credo che tutte le definizioni vagliate dalla mia ricerca siano carenti in almeno uno di questi requisiti e quindi incomplete.
 
La definizione di Impressionismo che segue, quindi, servirà durante questo studio come mia definizione operativa, e tutti i riferimenti successivi all'Impressionismo vi si riferiranno: l'Impressionismo è quella teoria e pratica in letteratura che mira ad evocare dal lettore un particolare effetto emotivo piuttosto che concentrarsi su una descrizione dettagliata e obiettiva. Il suo obiettivo è l’'''impressione soggettiva''' da parte del pubblico; e sebbene la rappresentazione della realtà oggettiva non sia il suo scopo principale, la tecnica impressionistica fa comunque uso della verosimiglianza.
 
Per mettere in prospettiva questa definizione, la contrapporrò ai termini [[w:Espressionismo|Espressionismo]] e [[w:Realismo|Realismo]], con cui è spesso confusa. L'Espressionismo è definito in ''A Handbook to Literature'' di Thrall, Hibbard & Holman come "il voler abbandonare metodi realistici e naturalistici, della verosimiglianza, al fine di utilizzare gli oggetti nell'arte non come rappresentativi ma come trasmettitori di impressioni e stati d'animo di un personaggio o dell'autore o dell'artista."<ref>William Flint Thrall & Addison Hibbard (ediz. riveduta da C. Hugh Holman), ''A Handbook to Literature'' (New York, 1960), p. 194.</ref> Quindi vediamo che l'Espressionismo è simile all'Impressionismo, ma in un aspetto vitale – la verosimiglianza – le due tecniche sono ampiamente divergenti.