Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Attorno all’Ammasso della Vergine: differenze tra le versioni

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'''NGC 4536''' è visibile poco a sud della precedente ed è visibile anche con strumenti da 100mm come una sorta di ellisse chiara orientata in senso nordovest-sudest; il suo nucleo di aspetto stellare è invece visibile con telescopi da 120-150mm. A differenza di NGC 4527 tuttavia, questa non viene considerata parte dell’Ammasso della Vergine, sebbene le stime sulla sua distanza la collochino a circa 48-50 milioni di anni luce da noi dunque teoricamente non molto distante dalla precedente. È una spirale barrata di notevoli dimensioni, con un diametro che supererebbe i 150.000 anni luce; possiede un nucleo molto piccolo con una quasi totale assenza di un bulge classico, che giace su una barra relativamente blanda dalle cui estremità si dipartono due bracci di spirale maggiori che appaiono ben poco avvolti; su questi bracci sono attivi notevoli fenomeni di formazione stellare. Il bulge presenta emissioni di raggi X che lasciano ritenere la presenza di un buco nero supermassiccio.
 
Altre galassie ancora si trovano entro pochi gradi a sudovest della stella δ Virginis; si ritiene tuttavia che non facciano propriamente parte dell’Ammasso della Vergine in senso stretto. Fra queste spiccanospicca '''NGC 4636''', una galassia ellittica notevole per la suamolto luminositàluminosa, tanto da essere individuabile anche con telescopi da 80 mm80mm di diametro, dove appare come una stellina sfuocata circondata da un debolissimo alone. Situata a 55 milioni di anni luce, possiede un diametro di circa 105.000 anni luce e giace all’estrema periferia dell’Ammasso della Vergine; tuttaviapossiede èun difficilenucleo stabilireattivo l’appartenenzadi effettivatipo delleLINER la cui causa sarebbe la presenza di un buco nero supermassiccio di circa 80 milioni di masse solari circondato da uno spesso disco di accrescimento. La sua popolazione di ammassi globulari è notevole, con galassiestime visibiliche inne questaindicano direzioneoltre all’ammasso4000.
 
Altre galassie luminose sono '''NGC 4665''' e '''NGC 4643'''.
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Nella medesima regione, un grado e mezzo a sudovest, si osserva '''NGC 4073''', anch’essa visibile con telescopi da 150 mm; tuttavia non fa parte né di questo gruppo, né in generale dell’Ammasso della Vergine, data la sua distanza di 260 milioni di anni luce. Si tratta di una galassia ellittica gigante posta al centro di un piccolo ammasso di galassie.
 
Pochi gradi a nordovest della stella γ Virginis, a 60-70 milioni di anni luce di distanza, si trovano alcune galassie che appartengono al '''Gruppo di M61'''. Fra queste una delle più appariscenti è la grande e già descritta '''NGC 4536''', che è visibile anche con strumenti da 100 mm come una sorta di ellisse chiara orientata in senso nordovest-sudest; il suo nucleo di aspetto stellare è invece visibile con telescopi da 120-150 mm. È una spirale barrata di notevoli dimensioni, con un diametro che supererebbe i 150.000 anni luce; possiede un nucleo molto piccolo e una quasi totale assenza di un bulge classico, che presenta emissioni di raggi X che lasciano ritenere la presenza di un buco nero supermassiccio di alcune centinaia di migliaia di masse solari.
 
Due gradi più a sud si trova la galassia '''NGC 4517''', anch’essa relativamente appariscente e visibile con strumenti da 100-120 mm di diametro, dove appare come un fuso pallido orientato circa in senso est-ovest. Si trova leggermente in primo piano rispetto al Gruppo di M61, a una distanza di 46 milioni di anni luce, ma fa sempre parte del Complesso Virgo II.
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'''NGC 4753''' è la più brillante ed è visibile anche con telescopi da 70-80 mm, dove appare come una macchia ovale leggermente più allungata in senso est-ovest, estesa per 3’; strumenti da 120 mm la rivelano come una macchia più luminosa al centro, la cui luminosità si diffonde progressivamente verso l’alone esterno, leggermente allungato. Strumenti più grandi possono iniziare a mostrare alcune venature presso il centro. Si tratta di una grande galassia lenticolare estesa per 100.000 anni luce, contraddistinta dalle sue bande oscure che ne attraversano il nucleo; è possibile che questo materiale provenga dalla fusione con una galassia più piccola e ricca di gas, avvenuta forse nell’ultimo miliardo di anni. Si ritiene che almeno 1000 ammassi globulari popolino il suo alone esterno.
 
Un'altra galassia appariscente è '''NGC 4636''', anch’essa alla portata di telescopi da 80 mm, con cui si mostra come un alone ovale esteso per 4’; strumenti più grandi non permettono di identificare ulteriori dettagli di rilievo. È una galassia ellittica di 70.000 anni luce di diametro, con un nucleo attivo di tipo LINER la cui causa sarebbe la presenza di un buco nero supermassiccio di circa 80 milioni di masse solari circondato da uno spesso disco di accrescimento. La sua popolazione di ammassi globulari è notevole, con stime che ne indicano oltre 4000.
 
NGC 4643 è meno appariscente, pur essendo comunque alla portata di strumenti da 120 mm, dove appare come un’ellisse allungata in senso nordovest-sudest, co un nucleo brillante di aspetto stellare. Ciò che si nota all’osservazione visuale è principalmente la struttura della barra, mentre l’alone è molto più debole: si tratta infatti di una galassia lenticolare barrata, non particolarmente estesa, dato che il suo diametro sarebbe pari alla metà di quello della Via Lattea.