Profili di donne lucane/Scrittrici: differenze tra le versioni

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==Teresina De Pierro==
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'''[[w:Teresina_De_Pierro|Teresina De Pierro]]''' Nasce a San Martino d’Agri il 18 aprile del 1859 da Guglielmo e da Agnese Petroncelli, e qui vive gli anni travagliati del post-unitarismo. Trascorre a San Martino gran parte della sua giovinezza fino al matrimonio con il Dott. Luigi Manzoni da cui nascono 7 figli. Alla sua giovinezza, più precisamente ai quattordici anni, risalgono le sue prime pubblicazioni letterarie tra cui il suo primo volumetto “Poesie”, pubblicato a Napoli, e la raccolta “Affetti e Memorie”, pubblicata a Firenze nel 1874, che le permette di conoscere Giosuè Carducci. Nel 1875 tre sue poesie apparvero nell’antologia “Cespo di rose” per la scuola e la famiglia di Ignazio Cantù. Nel frattempo collabora anche con vari giornali come “Il risorgimento lucano” e “La nuova Lucania” e con le riviste “L’Aurora”, “Il Maestro italiano” e “La Margherita” per la pubblicazione di racconti ed articoli, i quali successivamente vengono raccolti in un volume intitolato “La viola del pensiero”. Traduce nel dialetto di San Martino la novella IX della Prima giornata del Decameron nel volume “I parlari italiani in Certaldo”, un omaggio per il cinquecentenario della morte di Boccaccio. Fu socia dell'Accademia Pitagorica di Napoli. A causa della delusione politica e per la brutta condizione che il sud Italia vive in quel periodo storico lei e il marito decidono di trasferirsi in Argentina a partire dagli anni Ottanta, con la partenza si conclude anche la sua produzione artistica. Qui trascorre il resto della sua vita, nonostante la morte improvvisa del compagno, e muore il 24 agosto del 1943 all’età di 85 anni.