La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/"Mishneh Torah" come parabola: differenze tra le versioni

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Maimonide prima parafrasa e poi spiega questa parabola sulle parabole, parte di una serie su cui basa la sua discussione:
{{q|Di ciò è stato detto: ''I nostri Rabbini dicono: Un uomo che perde una [[:en:w:selah|sela]] o una perla in casa sua può trovare la perla accendendo un candelino del valore di un [https://biblehub.com/hebrew/632.htm issar]. Nello stesso modo questa parabola di per sé non vale nulla, ma tramite essa puoi capire le parole della Torah.'' Anche questo è ciò che dicono. Ora considera l'affermazione esplicita dei [saggi], ''che la loro memoria sia benedetta'', che il significato interno delle ''parole della Torah'' è una ''perla'' mentre il significato esterno di tutte le parabole ''non vale nulla'' e [considera] il loro paragone dell'occultamento di un soggetto mediante il significato esterno della sua parabola ad un uomo che fa cascare una perla in casa sua, che era oscura e piena di mobilia. Ora la perla è là, ma non la vede e non sa dove sta. È come se non fosse più in suo possesso, dato che gli è impossibile derivarne beneficio finché, come è stato citato, non accenda una lampada — atto a cui corrisponde una comprensione del significato della parabola.<ref>''Guida'' i, Introduzione (p. 11).</ref>}}
Si è verificato un sottile cambiamento. Maimonide vuole evidenziare il messaggio del ''midrash'', che le parabole non debbano essere disprezzate, poiché fa parte della sua argomentazione, ma la sua analisi ci porta altrove. Se il ''midrash'' si concentrava sul prestigio, la rielaborazione di Maimonide riguarda l'ermeneutica.
 
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==Il problema dell'obsolescenza==
[[File:Cosmo maimonideo3.pdf|300px|left|Il cosmo maimonideo]] Qui dobbiamo far emergere una difficoltà che è stata finora soppressa: la scala è sparita. Le sfere e i quattro elementi se ne sono andati e con loro la sottostante idea di una gerarchia cosmica. Viviamo in quello che [[:en:w:Nigel Calder|Nigel Calder]] ha definito "l'universo democratico di Einstein":<ref>Calder, ''Einstein's Universe'', 11.</ref> le leggi della natura si ritengono siano le stesse ovunque, senza che ci sia un punto privilegiato rispetto ad un qualsiasi altro nel nostro universo inanimato. Psicologia e cosmologia se ne sono andate ognuna per conto suo, e pochi credono ancora ai microcosmi.<ref>[[:en:w:Howard Kreisel|Kreisel]] esprime tale perdita come segue:
{{q|Radicando il suo approccio all’''imitatio Dei'' nelle sue vedute metafisiche, specificamente la veduta dell'emanazione, Maimonide non solo è in grado di riconciliare gli aspetti pratici e teorici della perfezione umana, ma anche di sviluppare un concetto filosofico del mondo altamente integrato. Etica e perfezione umana sono legati inseparabilmente all'attività di Dio e alla struttura del mondo. Tuttavia questa interpretazione solleva la questione della pertinenza filosofica dell'approccio maimonideo all’''imitatio Dei'' per il lettore moderno. Sembrerebbe che l'approccio di Maimonide possa servire come modello praticabile solo per coloro che accettano le sue vedute metafisiche. I cambiamenti fondamentali nella concezione del mondo a partire dal tempo di Maimonide minano quindi il modello della perfezione umana da lui sviluppato.|''Imitatio Dei'' in "Guida", 213}}
Kreisel continua affermando:
{{q|L'affermazione implicita di Maimonide, che riflette le tradizioni classiche greche ed islamiche, è che l'impresa filosofica deve essere "olistica". La filosofia "pratica" (cioè l'etica e la politica) è inseparabile dalla filosofia teorica (cioè la fisica e metafisica)... L'approccio di Maimonide all’''imitatio Dei'' e alla perfezione umana, per tutti i problemi che solleva, è profondo per la maniera in cui integra questi temi. Ci costringe a ripensare la domanda, fatta recentemente dalla letteratura filosofica, se possiamo sviluppare approcci attuabili all'etica e alla perfezione umana che non siano parte di una visone olistica del mondo... La presa che la filosofia di Maimonide continua a esercitare sugli studenti moderni è non poco dovuta al desiderio di molti per questo approccio olistico alla filosofia.|''Imitatio Dei'' in "Guida", 214}}
La tesi qui sviluppata è che la forma artistica rende l'olismo trasmissibile a concezioni differenti del mondo.</ref>
 
Se il resoconto di fisica e metafisica in "Leggi delle Fondamenta della Torah", capitoli 2-4, è lì perché, a seguito della sua asserzione che la via all'amore e timore di Dio sta nello studio della creazione, Maimonide ritiene opportuno fornire una versione condensata della scienza del suo tempo, ciò non deve essere fatale. Quei capitoli possono allora essere considerati come modulo separato, probabilmente rimpiazzabile dalla scienza dei nostri giorni, con minimi danni casuali.