Osservare il cielo/Percorso 7: Ammassi e nebulose invernali: differenze tra le versioni

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|NomeModulo=Osservare il cielo/Passeggiate sotto le stelle
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Questo percorso si propone di far scoprire alcuni oggetti conosciuti visibili nel cielo notturno invernale, a tutti coloro che possiedono un binocolo e un piccolo telescopio amatoriale, come un rifrattore da 80mm80 mm o un classico riflettore da 114mm. Perché il percorso sia seguibile con facilità occorre una notte limpida e buia, senza Luna, e possibilmente con l'orizzonte sgombro specialmente in direzione sud e nord-ovest. Il percorso è seguibile nei mesi compresi fra dicembre e marzo nelle ore serali, fra le ore 20:00 e le 23:00.
 
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'''M 37''' è un ammasso aperto di notevole estensione, posto sul bordo sud-orientale del grande pentagono di stelle che raffigura la costellazione dell'Auriga; è già visibile ad occhio nudo in cieli particolarmente limpidi e bui ed è uno degli oggetti più noti fra gli astrofili. La sua individuazione è facilitata dalle stelle β e θ Aurigae.
 
Può essere osservato anche con un semplice binocolo, in cui si mostra come un oggetto completamente nebulare, su cui brilla una minutissima stellina; la visuale migliore si ha con un piccolo telescopio come un 80mm80 mm o un 114mm, in cui sono evidenti molte delle componenti più brillanti di quest'oggetto. La risoluzione tuttavia resta parziale, in quanto occorrono strumenti più potenti per individuare tutte le componenti.
 
M 37 è un ammasso notevolmente concentrato ed è ben in risalto sul campo stellare circostante, relativamente povero di stelle di fondo; la sua distanza è stimata sui 4000 anni luce, a cui corrisponde un diametro reale di 20 anni luce. La sua età è avanzata, sui 300 milioni di anni, ma nonostante ciò conserva bene la sua struttura di ammasso aperto e le sue componenti non si sono disperse.
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'''Iota Cancri''' è una stella apparentemente anonima situata nel nord della costellazione del Cancro; rappresenta la chela superiore del granchio mitologico che attaccò Ercole mentre questo lottava contro l'Idra di Lerna. Appare come una stella non molto brillante, a mala pena visibile dalla città e di colore tendente al giallastro o all'arancione.
 
Un binocolo continua a mostrarla come una stella normale, mentre con un telescopio da 100-120mm120 mm si mostra facilmente come una stella doppia dai colori leggermente contrastanti: appare infatti affiancata da una stella di colore bianco di magnitudine 6,6. La loro separazione angolare è pari a 34", rendendola una delle stelle doppie più facili da risolvere con piccoli strumenti.
 
Poco più ad est si può osservare un'altra coppia, molto più larga, composta dalle stelle &rho;<sup>1</sup> e &rho;<sup>2</sup> Cancri, anche queste dai colori leggermente diversi l'una dall'altra.
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'''M 78''' è una nebulosa a riflessione, una delle poche di questo tipo ad essere osservabile senza troppe difficoltà anche con strumenti amatoriali. Talvolta viene soprannominata ''Nebulosa Falsa Cometa'' poiché presenta delle simmetrie apparenti nella sua struttura: infatti presenta un lato con un bordo molto netto, mentre la parte opposta a questo sfuma molto gradualmente, dando quasi l'impressione di una coda di cometa in avvicinamento. In realtà si tratta di un gioco di luci, fra la parte illuminata e le aree che restano in ombra.
 
Invisibile con un binocolo, si mostra come una macchia molto delicata tramite un telescopio da 100-120mm120 mm di apertura; sono facilmente individuabili le due stelle blu e calde di decima magnitudine responsabili dell'illuminamento dei gas e delle polveri che formano M 78.
 
Quest'oggetto è il più luminoso di una serie di addensamenti nebulosi osservabili a breve distanza l'uno dall'altro; questi gruppi in realtà fanno parte dello stesso complesso di gas e polveri, che viene illuminato solo a tratti dalle stelle blu rispettivamente più vicine, mentre la gran parte della massa gassosa ha le sembianze di una nebulosa oscura. La distanza di questo complesso è stimata sui 1600 anni luce.
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Sirio è una stella doppia: possiede una compagna, chiamata '''Sirio B''', di magnitudine 8,44, una nana bianca che ha esaurito il suo ciclo vitale e sia avvia verso un lento processo di raffreddamento progressivo, dopo aver perso gli strati superficiali; questa stella in condizioni normali sarebbe visibile anche con un binocolo, ma l'estrema vicinanza alla sua stella maggiore fa sì che la sua luce venga oscurata dalla brillantezza di '''Sirio A'''.
 
Per individuare la compagna minore occorreva, specie nel decennio fra il 1990 e il 2000, un telescopio da almeno 140mm140 mm di apertura, oppure uno strumento leggermente inferiore ma con un oculare molto potente; nel periodo sù indicato infatti la stella Sirio B si trovava nel punto della sua orbita più vicino a Sirio A (''periastro''); ora la distanza fra le due componenti sta aumentando ed è possibile risolvere la coppia anche con strumenti leggermente inferiori.
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'''M 48''' è un ammasso aperto di grandi dimensioni apparenti; se la notte è perfetta può anche essere visibile, seppure con molte difficoltà, anche ad occhio nudo. Si trova in un'area moto povera di stelle appariscenti, diversi gradi a sud di Procione, lontano da Sirio e dalle stelle della testa dell'Idra, costellazione quest'ultima alla quale quest'oggetto appartiene.
 
Può essere osservato anche con un binocolo, dove appare come una macchia allungata con qualche debolissima stellina al suo interno e dai contorni non definiti; un telescopio da 100mm100 mm di apertura consente di risolverlo in stelle senza lasciare traccia di nebulosità.
 
L'ammasso appare in generale poco concentrato; l'addensamento maggiore di stelle si ha nella regione centrale, dove si osservano una trentina di stelle molto vicine fra loro disposte in senso nord-sud, mentre un'altra cinquantina di componenti meno vicine fra loro si osservano tutt'attorno al condensamento centrale. La distanza di M 48 è stimata sui 1500 anni luce, mentre l'età si aggirerebbe sui 300 milioni di anni.