Guida alle costellazioni/La regione del Centauro/Centauro: differenze tra le versioni
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Altre coppie visibili ad occhio nudo sono quelle formate dalle stelle '''μ Centauri''' e '''ν Centauri''', entrambe di terza magnitudine, '''c<sup>1</sup>''' e '''c<sup>2</sup> Centauri''', sul bordo nordorientale ed entrambe di quarta magnitudine, e il trio composto da '''C<sup>1</sup>''', '''C<sup>2</sup>''' e '''C<sup>3</sup> Centauri''', tutte di quinta grandezza e poste a ovest, verso il confine con le Vele.
La più nota e osservata doppia fisica della costellazione è '''α Centauri''', che ad occhio nudo appare come la terza stella più luminosa della volta celeste; in realtà è composta da due stelle molto luminose: la primaria, di magnitudine 0,01, è la quarta stella singola più luminosa del cielo dopo Sirio, Canopo e Arturo, e ha una massa di poco superiore a quella del Sole; la secondaria, di magnitudine 1,34, è la ventunesima stella singola più luminosa del cielo e ha una massa inferiore a quella del Sole, con un colore tendente all'arancione. Le due componenti sono risolvibili con un telescopio di 100-
Anche '''Hadar''', con cui α Centauri fa coppia ad occhio nudo, è una stella doppia, ma le sue componenti sono estremamente strette, al punto che occorre un telescopio di grande diametro per poterle risolvere. Si tratta per altro di una coppia prospettica e non reale.
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La parte più meridionale del Centauro giace sulla Via Lattea australe ed è perciò ricca di oggetti galattici come ammassi e nebulose. La parte settentrionale ne è invece lontana e vi si possono osservare numerose galassie, in particolare quelle dell'ammasso Hydra-Centaurus, posto a fianco di quello della Vergine, ma più lontano.
Tra gli '''''ammassi aperti''''' spicca '''NGC 3766''', noto anche con la sigla del Catalogo Caldwell '''C97''', un ammasso posto ad ovest della Croce del Sud, in un campo molto ricco di stelle di fondo; può essere individuato anche ad occhio nudo, a condizione che la notte sia buia e nitida, ma appare solo come una stellina sfuocata e leggermente estesa, mentre un binocolo 10x50 già è in grado di risolverlo in stelle e, se la notte è buia, si possono già individuare i colori delle componenti, che appaiono alcune azzurre, altre rosse, contrastando fortemente le une con le altre. In un telescopio di apertura oltre i
Dalla parte opposta alla Croce, nei pressi di Hadar, sono presenti numerosi ammassi di piccole dimensioni, fra i quali spicca '''NGC 5281'''; si tratta di un ammasso molto piccolo ma brillante che con un binocolo 10x50 si può individuare senza difficoltà, anche se spesso sembra presentarsi come una singola stella sfocata o al più un piccolissimo gruppo di stelline. Un telescopio da
'''NGC 5316''' è visibile nelle vicinanze, in direzione di un campo stellare molto ricco; si evidenzia anche con un binocolo 10x50, in cui appare come una macchia nebulosa su cui brillano 4-5 deboli stelline di ottava e nona magnitudine. Un telescopio da
A solo 1° a ovest di Alfa Centauri si trova l’ammasso '''NGC 5617'''; giace in corrispondenza di un campo stellare molto ricco. Attraverso un binocolo 10x50 è ben visibile come una macchia chiara, seppure oscurata dalla presenza di α Centauri; le sue componenti, a partire dalla magnitudine 10, sono disposte su due assi perpendicolari fra loro, cosicché in telescopi di
'''NGC 5662''' giace invece 4° a nord della stella, su un campo stellare in parte oscurato dalle polveri interstellari; un binocolo 10x50 già è sufficiente per notare la sua caratteristica principale, una stella rossa di quinta magnitudine, il cui colore contrasta fortemente con il resto dell'ammasso, composto da stelle azzurre; molto probabilmente si tratta di una stella non appartenente all'ammasso che si trova lungo la linea di visuale. L’ammasso appare diviso in due parti, la principale delle quali a nordest; la sezione a sudovest è meno appariscente e appare dominata a sua volta da una stellina rossa, anch'essa non appartenente di certo all'oggetto. La sua distanza si aggira sui 2170 anni luce e ricade pertanto in una zona estremamente periferica del Braccio di Orione o in una regione interbraccio. Le sue stelle dominanti sono di classe spettrale A e degli ultimi gruppi della classe B e la morfologia globale include due sezioni ben distinte, una settentrionale più ricca e una meridionale più povera. Studi fotometrici hanno permesso di individuare 86 membri accertati dell'ammasso, cui si aggiungono 19 stelle ritenute probabili membri; fra queste vi è anche la variabile Cefeide V Centauri, una stella isolata situata a sudest dell'ammasso avente una magnitudine media attorno a 6,71 e un periodo di 5,5 giorni. L'età di quest’ammasso è stata stimata attorno ai 90 milioni di anni.
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Più a nord e presso il confine col Lupo si osserva '''NGC 5460'''; si tratta di un ammasso dalla morfologia particolare, formato da tre grappoli di stelle di ottava e nona magnitudine, allineati in senso nord-sud. Lo strumento ideale per la sua osservazione è il binocolo, con ingrandimenti che vanno dal 10x50 al 15x80, oppure piccoli telescopi, dato che forti ingrandimenti fanno perdere la visione d’insieme; molto bello il contrasto di colore delle sue componenti, alcune azzurre, altre arancioni. L’ammasso dista 2210 anni luce, la sua età è stimata sui 160 milioni di anni e contiene una nutrita popolazione di stelle delle prime classi spettrali, come la B e la A; la metallicità media di tutte le componenti è paragonabile a quella solare. Quattro di queste stelle sono state riconosciute come binarie spettroscopiche.
Tra gli '''''ammassi globulari''''' spicca indubbiamente il famoso '''ω Centauri''' (avente anche la sigla '''NGC 5139''', o anche '''C80'''), il più luminoso del cielo terrestre. Come si capisce dal suo nome, è talmente luminoso da essere stato scambiato per una stella per molto tempo. L'ammasso non appare brillante solo per la sua vicinanza, ma anche per le sue dimensioni reali: è uno dei più grandi conosciuti, con circa un milione di masse solari. Con un binocolo o un piccolo cannocchiale si mostra invece come una grande macchia nebulosa, estesa su mezzo grado di diametro e più luminosa al centro. Per iniziare la sua risoluzione in stelle è sufficiente un telescopio da
Un altro ammasso globulare è '''NGC 5286''' ('''C84'''), molto meno appariscente e molto più distante, per giunta oscurato dalla luce della stella M Centauri, che si trova lungo la sua linea di vista; può essere individuato anche con un rifrattore da
Fra le '''''nebulose planetarie''''' la più importante è '''NGC 3918''', soprannominata dal suo scopritore John Herschel Planetaria Blu a causa del suo colore dominante nell’osservazione visuale; è appena visibile attraverso un telescopio da
Una menzione a parte la merita la '''Nebulosa Boomerang''' (ESO 172-7, A.R. 12h44m46s, DEC –54°31’11”), non tanto per la sua luminosità, essendo fuori dalla portata di piccoli strumenti, quanto per il fatto di essere il luogo più freddo conosciuto finora: con una temperatura di appena 1K, ossia 1° sopra lo zero assoluto, è infatti anche più freddo della radiazione di fondo dell’Universo stesso derivata dal Big Bang, che possiede invece una temperatura di circa 3K. Questa nebulosa fu fotografata in dettaglio dal telescopio spaziale Hubble nel 1998; allora si pensava si trattasse della fase immediatamente precedente a quella di nebulosa planetaria. In precedenza, nel 1980, era stata osservata da Terra tramite l'Anglo-Australian Telescope e, nonostante la scarsa risoluzione delle immagini, era apparso comunque chiaro che la nebulosa possedeva una forma leggermente asimmetrica, suggerendo così il nome di Nebulosa Boomerang.
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Nella parte settentrionale del Centauro si trova la isolata '''NGC 5367''', una piccola nebulosa a riflessione illuminata da un gruppetto di stelle molto giovani e azzurre e immersa in un bozzolo nebuloso più esteso e non illuminato; nonostante sia poco nota, è stata individuata già nel 1834 ad opera di John Herschel e può essere fotografata con facilità grazie alla sua luminosità. Si ritiene che queste stelle si siano originate dalla pressione indotta sui gas dall’esplosione di una supernova avvenuta 10-20 milioni di anni fa.
Tra le '''''galassie''''' la più importante è sicuramente '''NGC 5128''', nota anche con la sigla '''C77''', una galassia peculiare che con la sua distanza pari a circa 15 milioni di anni luce è anche relativamente vicina alla Via Lattea. Anche un binocolo 7x30 è in grado di mostrare questa galassia, sebbene essa appaia come una macchia chiara senza particolari attrattive. Con un piccolo telescopio appare come una normale galassia ellittica, ma con aperture da
Fra le altre galassie spicca '''NGC 4945''' ('''C83'''), una galassia spirale vista quasi di taglio, anch'essa molto appariscente e facile da osservare anche con piccoli strumenti, dove appare come un lungo fuso chiaro, mezzo grado a nordovest della stella doppia ξ<sup>2</sup> Centauri. Con un telescopio da 200-
A breve distanza verso est si trova '''NGC 4976''', una galassia lenticolare molto più lontana, essendo ad almeno 40 milioni di anni luce; si può individuare anche con un telescopio da
Una galassia luminosa è '''NGC 5102''', anch’essa di morfologia lenticolare; si trova appena 15 primi d’arco ad est della brillante stella ι Centauri, tanto vicina che la sua luminosità ne disturba l'osservazione. Con un piccolo strumento si può notare come una macchia ben evidente, allungata in senso nordest-sudovest. La sua distanza è stimata sui 12 milioni di anni luce ed è quindi parte del gruppo di galassie cui appartiene anche la brillante M83, visibile poco più a nord.
Le numerose galassie visibili nella parte settentrionale del Centauro sono meno appariscenti e necessitano di strumenti con diametri a partire da
Vi sono infine alcune galassie di aspetto peculiare o con caratteristiche insolite; fra queste la più famosa in assoluto è la debole e remota '''NGC 4650A''', di magnitudine 13. Si tratta di una galassia ad anello polare, un raro tipo di galassie che possiedono un nucleo allungato ed un anello di stelle giovani molto esteso passante per i poli del nucleo. La sua distanza è stimata sui 150 milioni di anni luce. A breve distanza, sia apparente che reale, vi è '''NGC 4650''', una galassia spirale barrata un po’ più luminosa, essendo di magnitudine 12. L’ammasso di galassie di cui queste due fanno parte è conosciuto come Ammasso del Centauro ed è dominato dalla galassia ellittica gigante '''NGC 4696''', di magnitudine 11.
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