Guida alle costellazioni/Il polo sud celeste/Mensa: differenze tra le versioni

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La parte più meridionale della '''Grande Nube di Magellano''' sconfina nella Mensa dalla vicina costellazione del Dorado, posta più a nord; alcuni ammassi aperti e nebulose sono dunque presenti, ma si tratta di oggetti piuttosto deboli, spesso fuori dalla portata di piccoli strumenti. Fra questi spicca l’ammasso aperto '''NGC 1848''', che possiede un’età di 27 milioni di anni, e il sistema nebuloso '''N 206''', associato ad alcune stelle giovani e massicce. Per una descrizione completa della Grande Nube di Magellano si rimanda alla descrizione della costellazione del Dorado, che ne contiene la massima parte compreso il suo nucleo e gli oggetti più interessanti e appariscenti.
 
Nella parte meridionale della costellazione è presente l<nowiki>'</nowiki>'''ammasso globulare''' catalogato come '''NGC 1841''', molto debole e dall'aspetto allungato; appartiene anch’esso alla Grande Nube di Magellano ed è osservabile con telescopi da almeno 200mm200 mm di diametro, dove appare come un debole alone esteso per circa 2 minuti d’arco. La sua distanza è di circa 150.000 anni luce ed è relativamente poco concentrato.
 
Una curiosità è infine rappresentata dall’oggetto '''PKS 0637-752''', un quasar che è stato il primo oggetto fotografato dal telescopio a raggi X Chandra. Mostra grandi getti di gas sia nel visibile che nei raggi X.