Guida alle costellazioni/Il polo nord celeste/Giraffa: differenze tra le versioni
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Fra questi spicca un curioso '''asterismo''' di recente invenzione, noto come '''Cascata di Kemble'''. Si trova nella parte meridionale della costellazione, nei pressi dell'ammasso aperto NGC 1502, e fu identificato per la prima volta dall'astrofilo Lucien J. Kemble, nel 1980, che lo segnalò alla rivista Sky&Telescope indicandolo come una "cascata di stelle". La sua osservazione infatti è possibile anche con un piccolo binocolo, come un 7x30, e si evidenzia bene come una lunga sequenza di stelle di luminosità e colori diversi. A causa dell'oscurità della costellazione alla quale appartiene, che rende questa parte di cielo poco nota e non attrattiva per gli astrofili, quest'asterismo è stato ignorato fino a quasi tutto il XX secolo. La Cascata di Kemble è formata da stelle che non sono legate fisicamente fra loro, ma appaiono orientate e allineate solo per un particolare ed insolito effetto prospettico; la sua stella principale è HD 24479, di magnitudine 4,95 e di colore azzurro. Seguono una ventina di stelle comprese fra la settima e l’ottava grandezza, di colori variabili dal bianco al giallo fino al rosso. Nella parte meridionale, ad est, si trova invece l'ammasso NGC 1502.
Fra i veri '''''ammassi aperti''''' il più importante è '''NGC 1502''', visibile nella parte meridionale della costellazione in una regione povera di stelle appariscenti e fortemente oscurata da polveri interstellari; costituisce l'estremità sudorientale della Cascata di Kemble. Attraverso un binocolo 10x50 l'ammasso appare come un piccolo e fitto addensamento di stelle azzurre di magnitudine 7 e 8, circondate da un'apparente nebulosità; un telescopio da
Un altro oggetto facile da osservare è '''Stock 23''', un raggruppamento stellare dalla natura ambigua. Può essere individuato con relativa facilità, grazie alla presenza delle due stelle HD 21291 e HD 21389, entrambe di magnitudine 4, che costituiscono una delle zampe della Giraffa; in particolare, l'ammasso si trova 1,5° a est della prima, sul confine con Cassiopea. Le sue componenti principali sono di magnitudine 7 e 8 e sono chiaramente risolvibili anche con un binocolo 10x50 sotto buone condizioni osservative; un telescopio da 80-
La parte meridionale della Giraffa è interessata da un vasto complesso di nubi molecolari non illuminate, responsabili del forte oscuramento di questa regione del piano della Via Lattea; la distanza di queste nubi è stimata sui 3300 anni luce e non sono stati oggetto di particolari studi fino alla fine del Novecento, quando vennero condotti alcuni monitoraggi sulle regioni oscure che celano la Via Lattea in questo tratto; negli anni novanta si è scoperto che sono qui attivi dei fenomeni di formazione stellare, come testimoniato dalla presenza di un gran numero di oggetti stellari giovani e dell'associazione OB catalogata come Camelopardalis OB1, composta da alcune stelle brillanti di classe spettrale O e B, più diverse decine di stelle di classe A. Alcune di queste stelle giovani illuminano grandi banchi di polveri interstellari e gas neutro, rendendoli visibili come '''''nebulose''''' a riflessione: fra questi spiccano '''vdB 14''' e '''vdB 15''', associate rispettivamente alle stelle HD 21291, di magnitudine 4,29, e HD 21389, di magnitudine 4,55. Entrambe le nebulose sono osservabili con difficoltà con strumenti da 200-
Le polveri oscuranti rendono difficoltosa anche l'osservazione delle '''''galassie''''', al punto che alcune di esse, anche a causa dello scarso interesse dedicato a quest'area di cielo fino al XX secolo, sono state scoperte sono in epoche relativamente recenti. Fra queste la più importante è senza dubbio '''NGC 2403''', nota anche con la sigla C7, una grande galassia a spirale la cui distanza, stimata attorno agli 8 milioni di anni luce appena, la rende una delle più vicine al Gruppo Locale. Si individua in un'area povera di stelle brillanti e se la notte è particolarmente adatta e limpida si può scorgere anche con un semplice binocolo 10x50, dove si presenta come una piccola macchia chiara. Già un telescopio di piccolo diametro consente di distinguere la regione del nucleo dalle aree esterne. Sui suoi bracci si trova un gran numero di regioni di idrogeno ionizzato nei quali sono in formazione numerose stelle di grande massa; da notare che anche il suo nucleo contiene diverse nebulose, fenomeno abbastanza raro di norma nelle regioni centrali delle galassie.
'''IC 342''', nota anche come '''C5''', è
Numerose altre galassie si trovano verso il confine con l’Orsa Maggiore, anche se in prevalenza sono poco appariscenti. Fra queste vi è la galassia di morfologia lenticolare '''NGC 2655''', individuabile anche con un piccolo telescopio; nelle foto ad alta risoluzione mostra un accenno di struttura a barra con bracci sostanzialmente indistinti.
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