Guida alle costellazioni/Il polo nord celeste/Drago: differenze tra le versioni
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La costellazione del Drago si trova in massima parte lontana dalla scia luminosa della Via Lattea, pertanto è possibile osservare nella sua direzione principalmente oggetti extragalattici.
Un oggetto interno alla nostra Galassia è tuttavia la '''''nebulosa planetaria''''' '''NGC 6543''', nota anche con la sigla '''C6''' e soprannominata '''Nebulosa Occhio di Gatto''' a causa del suo aspetto, reso evidente ad alta risoluzione dal telescopio Hubble. Si trova esattamente in direzione del polo nord eclittico, dunque diametralmente opposta in cielo alla Grande Nube di Magellano. Questa alta declinazione le permette di essere facilmente osservabile da tutto l'emisfero boreale, da cui si presenta circumpolare fino al Tropico del Cancro, proprio in quella fascia dove storicamente sono situati i più grandi telescopi del mondo. Interessante notare come questa nebulosa non sia mai osservabile allo zenit in un cielo notturno, proprio a causa della sua posizione. Inoltre, questa posizione fa sì che la nebulosa mantenga sempre la stessa declinazione durante tutte le epoche precessionali. La nebulosa, essendo di magnitudine apparente 9,8 e di dimensioni apparenti molto ridotte, diventa visibile solo con un telescopio di medie dimensioni, a partire dai 120 o
Fra le innumerevoli galassie osservabili nella costellazione spicca la '''Galassia Fuso''' ('''NGC 5866'''), una galassia spirale vista esattamente di taglio e dunque estremamente appiattita. Molti astronomi ritengono che la Galassia Fuso sia l'oggetto M102, l’unico “oggetto perduto” rimasto tale nel Catalogo di Messier; è stata probabilmente scoperta da Pierre Méchain o Charles Messier nel 1781 e indipendentemente riscoperta da William Herschel nel 1788. Secondo altri studiosi invece '''M102''' non sarebbe altro che una riosservazione accidentale della Galassia Girandola (M101), nell'Orsa Maggiore. La sua distanza è di circa 40 milioni di anni luce e il suo diametro angolare di 5,2' corrisponde a circa 60.000 anni luce. È ben visibile anche con un telescopio da
'''NGC 4236''' ('''C3''') è una galassia spirale barrata di grande estensione apparente, anche a causa della sua relativa vicinanza a noi, dato che la sua distanza si aggira sui 12 milioni di anni luce; si trova sulla coda del Drago ed è visibile anche con un piccolo strumento, dove si mostra come un fuso luminoso allungato in senso NNW-SSE. Si tratta di una galassia spirale vista quasi di taglio; la sua caratteristica più evidente è la scia chiara del nucleo, allungata, con una leggera deformazione sul lato nord. Fa parte di un'associazione di galassie a cui appartengono anche le due galassie M81 e M82, osservabili nella costellazione dell'Orsa Maggiore.
Interessante è anche la '''NGC 6503''', una galassia spirale nana visibile fra χ e ζ Draconis; appena visibile con un telescopio da
Numerose altre galassie si possono osservare nella parte occidentale della costellazione, presso il confine con l’Orsa Maggiore; molte di queste sono alla portata di strumenti da
Fra le galassie più deboli spicca la '''Galassia Girino''' ('''UGC 10214'''), una galassia spirale barrata distorta dotata di una sorta di coda posta a circa 400 milioni di anni luce di distanza e di magnitudine 14. L'ipotesi più accreditata per spiegare la forma della galassia prevede un quasi "scontro frontale" con una galassia più compatta; l'intruso sarebbe poi stato scagliato dietro la galassia Girino dalla reciproca attrazione gravitazionale. Durante l'incontro le forze di marea avrebbero estratto stelle e polveri dalla Galassia Girino, formando la lunga coda. Si stima che la galassia intrusa sia ora circa 300.000 anni luce dietro la Galassia Girino e può essere intravista attraverso i bracci di spirale.
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