Guida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni/Aquila: differenze tra le versioni
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Fra le numerose Cefeidi spicca la '''U Aquilae''': in circa sette giorni varia dalla magnitudine 6,1 alla 6,86 e le sue variazioni sono percepibili anche con un binocolo; un'altra stella estremamente facile è la '''η Aquilae''', le cui variazioni sono osservabili nell'arco di sette giorni anche a occhio nudo, poiché l'ampiezza è di circa una magnitudine. La '''FF Aquilae''', visibile nell’angolo nordoccidentale della costellazione, in 4,5 giorni oscilla fra le magnitudine 5,2 e 5,7, restando sempre osservabile ad occhio nudo sotto cieli bui.
Fra le Mireidi l'unica stella facile è la '''R Aquilae''', che quando è al massimo della luminosità è visibile anche ad occhio nudo, essendo di magnitudine 5,5; quando è al minimo è invece di dodicesima grandezza e non può essere osservata se non con telescopi di almeno
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[[File:NGC 6709 large.png|250px|thumb|left|NGC 6709 è un ammasso dalla marcata forma triangolare, facilmente risolvibile anche con un grande binocolo o un piccolo telescopio rifrattore.]]
[[File:NGC 6755.png|250px|thumb|right|NGC 6755 è un oggetto risolvibile con telescopi da 120 o
[[File:ENebulaHunterWilson.jpg|250px|thumb|left|La Nebulosa E (Barnard 142 e 143), una famosa e caratteristica nebulosa oscura molto ben evidente nelle fotografie astronomiche poco a nordovest di Altair.]]
Nonostante l'Aquila sia attraversata dalla Via Lattea e sia dunque ricca di campi stellari, non sono presenti oggetti particolarmente luminosi; qui infatti il Messier non vi trovò alcun oggetto da catalogare, a differenza delle adiacenti costellazioni minori della Freccia e dello Scudo.
Tra gli '''''ammassi aperti''''', in generale piuttosto deboli, se ne possono citare soprattutto due. Fra questi il primo è '''NGC 6709'''; si individua nella parte nordoccidentale della costellazione, circa 4,5 gradi a sudovest della stella ζ Aquilae; si trova in una regione di cielo povera di stelle brillanti ma ricca di stelle di fondo, sul bordo della Via Lattea. Attraverso un binocolo 10x50 è ben visibile come una macchia chiara su cui si trovano sovrapposte alcune stelle di magnitudine 9; con un telescopio di
Un altro ammasso aperto è '''NGC 6755''', un oggetto non particolarmente luminoso e facile da osservare; il metodo più semplice per trovarlo consiste nell'individuare la stella θ Serpentis, di magnitudine 4,62, e spostarsi esattamente 3 gradi a est di quest'ultima, poco più a nord della linea che la congiunge a δ Aquilae. Si presenta come un oggetto oscurato, situato sul bordo della Fenditura dell'Aquila; per individuare le sue componenti più luminose, di magnitudine 10-11, occorre un telescopio con almeno
Fra i pochi '''''ammassi globulari''''' della costellazione, il più interessante per l’osservazione amatoriale è '''NGC 6760''', sebbene sia comunque piuttosto debole; non avendo stelle luminose nei paraggi occorre provare a cercarlo circa 6 gradi a NNE della stella λ Aquilae o 4 gradi a sudest di θ Aquilae; non è visibile con piccoli binocoli, mentre si rivela bene con un grande telescopio riflettore, nel quale appare evidente la sua scarsa concentrazione stellare (classe IX) e nel quale sono visibili le componenti più luminose. Di piccole dimensioni apparenti e con una densità stellare molto bassa, quest’ammasso globulare è anche piuttosto remoto, con una distanza stimata sui 24.100 anni luce; appare per altro in prossimità del piano della Via Lattea e ne risulta in parte oscurato dalle polveri interstellari.
Numerose sono le '''''nebulose planetarie''''' visibili nell’Aquila, ma si tratta in tutti i casi di oggetti molto deboli. Una delle più cospicue è '''NGC 6781''', il cui diametro si aggira sui 2 minuti d’arco appena; la sua magnitudine apparente è pari a 11 ed è osservabile solo con telescopi da almeno
La Via Lattea nell'Aquila è fortemente oscurata da un vasto complesso di nubi noto come Fenditura dell'Aquila, al punto che le stelle giovani associate alle regioni HII presenti in questa direzione non sono visibili, essendo completamente schermate. Fra le numerose '''''nebulose oscure''''' visibili in questa regione spicca un sistema noto come '''Nebulosa E''', dalla forma caratteristica e che si sovrappone ad un tratto brillante della Via Lattea, diventando così ben visibile. Si compone di due parti: la più settentrionale, che è anche la più densa, ha la sigla '''B143'''; la più meridionale è invece la più estesa e ha la sigla '''B142'''. Globalmente occupano una regione di circa un grado quadrato e sono perfettamente visibili nelle fotografie a lunga posa della regione di Via Lattea situata pochi gradi a nordovest di Altair. La distanza dei due complessi nebulosi è stimata sui 2000 anni luce.
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