Guida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo/Pesci: differenze tra le versioni

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La costellazione dei Pesci mostra una parte del cielo profondo all'esterno della Via Lattea, caratteristica che consente di poter osservare senza intralci le '''''galassie''''' remote, molte delle quali sono raggruppate in grandi ammassi di galassie; tuttavia, sono poche le galassie luminose visibili in questa costellazione.
 
L'unica relativamente notevole è '''M74''', una galassia spirale estesa ma non molto luminosa, osservata per la prima volta da Charles Messier, che si trova appena 1,3° a nordest della stella η Piscium. È uno degli oggetti di Messier più difficili da osservare: la sua magnitudine di 9,4 lo rende invisibile a occhio nudo e con un binocolo 10x50; un telescopio di piccole dimensioni come un 80mm80 mm permette di vedere solo il nucleo, che non deve essere confuso con una stella. Per sperare di vedere la struttura a spirale della galassia è necessario uno strumento da 250mm250 mm e buone condizioni del cielo. La massa di questa galassia è pari a solo un quinto di quella della Via Lattea, ma il suo diametro è tuttavia pari a 80.000 anni luce, quindi comparabili con quelle della nostra galassia; la sua distanza è circa 35 milioni di anni luce. I bracci a spirale di questa galassia contengono molte stelle giovani o ancora in formazione; la struttura stessa dei bracci è molto complessa, poiché comprende più ramificazioni che dai giri interni vanno a intersecare quelli più esterni in modo trasversale. Secondo studi recenti una struttura del genere potrebbe essere anche la stessa della Via Lattea: il Braccio di Orione, su cui si trova il Sole, sembra infatti essere un braccio trasversale, con una biforcazione che va a intersecare il Braccio di Perseo, più esterno rispetto al nostro. Il Chandra X-ray Observatory ha osservato una sorgente di raggi X ultraluminosa (ULX) all'interno di questa galassia che irradia più energia ai raggi X di una stella di neutroni, in intervalli periodici di circa due ore; si ritiene che l’oggetto coincidente con questa sorgente abbia una massa di circa 10.000 masse solari. Questa caratteristica viene considerata come un indizio della presenza di un buco nero di massa intermedia, quindi probabilmente di una classe relativamente insolita di buchi neri, a metà via fra quelli di massa stellare e quelli supermassicci, residente al centro di una galassia. A causa di ciò, si crede si sia formato non da un singolo evento di esplosione di supernova, ma probabilmente da un numero maggiore di piccoli buchi neri nati in un ammasso.
 
M74 è la galassia più grande di un gruppo di galassie noto come Gruppo di M74, che comprende un numero compreso fra 5 e 7 galassie, fra le quali vi è anche la spirale peculiare NGC 660, oltre che alcune galassie irregolari.
 
Un’altraUn'altra galassia osservabile con facilità, sebbene sia molto meno luminosa della precedente, è '''NGC 524''', visibile circa 3° a nordest della stella ζ Piscium; può essere individuata con un telescopio da 120mm120 mm senza eccessive difficoltà, se la notte è propizia, e appare come una macchia chiara di forma circolare, priva di dettagli. L’esperienza osservativa non migliora molto con strumenti di diametro maggiore. Si tratta di una galassia spirale i cui bracci sono molto ben avvolti con diversi giri e appaiono delineati soltanto da sottilissime bande di nebulose oscure, al punto che il suo aspetto ricorda molto quello delle galassie lenticolari; il suo nucleo è luminoso ma molto piccolo, al punto che occupa una piccolissima parte del diametro galattico. La sua distanza è stimata sui 90 milioni di anni luce.
 
'''NGC 488''' è un’altraun'altra galassia spirale, visibile quattro gradi e mezzo a sud della precedente; un telescopio da 120mm120 mm è sufficiente per poterla notare, sotto un cielo molto limpido e buio, ma non mostra particolari rilevanti e appare come una specie di piccola stella dai contorni sfumati. Con un grande telescopio si può scorgere un alone chiaro attorno a un nucleo un po’ più luminoso. Questa galassia ricorda un po’ la precedente, se non fosse che i bracci di spirale sono un po’ più marcati; essi compiono diversi giri attorno a un nucleo non molto esteso. La sua angolazione non è perfettamente di faccia e quindi sembra assumere una forma leggermente allungata. Si ritiene che la sua distanza sia pari a 100 milioni di anni luce circa, dunque abbastanza simile a quella della galassia precedente.
 
Come già visto, al gruppo di M74 appartiene anche la galassia peculiare '''NGC 660'''; si tratta di una galassia cosiddetta “ad anello polare”, un tipo molto raro di galassie in cui un anello esterno di gas e stelle ruota perpendicolarmente al piano principale della galassia. Si pensa che quest’anello polare si sia formato quando la galassia è entrata in interazione gravitazionale con un’altraun'altra, probabilmente molto ricca di gas: una possibilità è che del materiale gassoso sia stato strappato via dalla marea di una galassia vicina e sia andato a formare l'anello polare; l'altra possibilità è che una galassia più piccola sia entrata in collisione in senso ortogonale col piano di rotazione di questa galassia, più grande, quindi la struttura ad anello ricca di gas e polveri si sarebbe formata proprio a partire dalle stelle che facevano parte della galassia minore. Naturalmente questa sua forma non è in alcun modo osservabile otticamente attraverso i telescopi, dove appare soltanto come una macchia chiara, che si fa irregolare sfruttando strumenti di grande diametro; per poterla rilevare occorrono lunghe pose fotografiche abbinate a grandi aperture. La sua distanza è stimata sui 40 milioni di anni luce, poco superiore a quella di M74; la sua posizione è invece circa 3° a sudest rispetto a quest’ultima.
 
Fra le galassie più deboli della costellazione si segnala la presenza di '''NGC 3''' e '''NGC 4''', due piccole galassie lenticolari spesso fotografate solo per il fatto di essere il terzo e il quarto oggetto elencato nel New General Catalogue (NGC); la loro distanza è di circa 160 milioni di anni luce e la loro magnitudine è pari a circa 14, pertanto sono al di là della portata della gran parte dei telescopi amatoriali.