Guida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud/Scultore: differenze tra le versioni

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Una delle galassie più notevoli della costellazione è la '''NGC 55''' ('''C72'''), una galassia dalla forma peculiare vista di taglio. È una delle galassie più vicine a noi, la più luminosa delle galassie del Gruppo dello Scultore, il gruppo più vicino al nostro Gruppo Locale. NGC 55 si presenta come un lungo fuso disposto in senso ESE-WNW e un binocolo 11x80 è già sufficiente per scorgerla, circa 3 gradi a NNW della stella α Phoenicis. Un telescopio da 120 mm di apertura già consente di mostrare la sua caratteristica più tipica: il nucleo della galassia appare infatti decentrato, fortemente spostato nella parte ad ovest, mentre nella zona centrale il fuso appare sottile; un secondo addensamento luminoso, ma meno brillante del nucleo, si trova invece ad est. Secondo gli astronomi, si tratterebbe di una galassia spirale barrata, anche se fortemente deformata, al punto che viene spesso paragonata alla Grande Nube di Magellano, anch’essa una spirale barrata fortemente deformata; la sua distanza dalla Via Lattea è stimata sui 7,2 milioni di anni luce ed è la più vicina dell’intero ammasso di galassie cui appartiene; il suo diametro sarebbe invece sui 55.000 anni luce, circa la metà di quello della Via Lattea.
 
Un’altraUn'altra galassia molto luminosa è la '''NGC 300''' ('''C70'''), situata nella parte meridionale della costellazione. Si individua circa 6 gradi a NW della stella α Phoenicis, in un'area priva di stelle visibili ad occhio nudo; si nota subito in un binocolo 11x80 o in un piccolo telescopio rifrattore, dove appare come un alone chiaro e circolare. Uno strumento di apertura superiore ai 200mm200 mm permette di notare molti particolari, sia del nucleo che dei bracci di spirale, che si presentano granulosi. La sua distanza dalla Via Lattea è stimata sui 7 milioni di anni luce, similmente alla precedente; ciò ha fatto ritenere alcuni astronomi che in realtà queste due galassie si trovino in primo piano rispetto al Gruppo dello Scultore, situato a una distanza leggermente superiore. Questa galassia ricorda molto l’aspetto di M33 nel Triangolo. Nei suoi bracci di spirale, ben visibili data l’angolazione favorevole, sono attivi intensi processi di formazione stellare, testimoniati anche dalla scoperta di stelle giovani e massicce e di una supernova, osservata nel 2010, alla cui origine potrebbe esserci stata una variabile S Doradus. Al centro della galassia si trova inoltre una forte sorgente di raggi X, che potrebbe essere una coppia costituita da una stella di Wolf-Rayet e da un buco nero.
 
La galassia più brillante e più estesa della costellazione è la '''NGC 253''' ('''C65'''), nota anche col nome di '''Galassia dello Scultore'''; si tratta di una grande spirale barrata vista quasi di taglio, nonché di una delle galassie più luminose dell’intera volta celeste. La sua posizione si individua con facilità 7 gradi a sud della brillante stella β Ceti, anche se nei suoi pressi non sono presenti stelle luminose; un binocolo 11x70 è già sufficiente per individuarla e, se la notte è limpida e buia, anche con un 10x50 si può osservare nella sua posizione un leggero alone allungato. Un telescopio da 200mm200 mm di apertura rivela bene sia il nucleo, sia i due bracci di spirale, rivolti uno a NE e l'altro a SW, che si originano dalla barra centrale. Due stelle gialle di ottava grandezza appartenenti alla Via Lattea si osservano sul lato sud dell'oggetto. La sua scoperta è attribuita a Caroline Herschel, mentre, nel 1783, era alla ricerca di comete. Questa galassia si trova al centro del Gruppo dello Scultore ed è una delle galassie intrinsecamente più luminose situate entro un raggio di 50 milioni di anni luce dalla Via Lattea; molte galassie ad essa vicine vi sono legate da una debole attrazione gravitazionale, fra le quali, oltre alle galassie del Gruppo dello Scultore, vi è anche NGC 247 nella Balena. Il suo centro ha subìto un intenso fenomeno di starburst, da cui sono derivati diversi superammassi stellari, tre dei quali hanno una magnitudine assoluta più luminosa di -11. Altri importanti processi di formazione stellare hanno avuto luogo sui suoi bracci, dove sono state osservate numerose supergiganti rosse, mentre il suo esteso alone contiene giovani stelle e idrogeno neutro. Si ritiene che la causa di questi processi così intensi sia stata la collisione con una galassia nana ricca di idrogeno, avvenuta circa 200 milioni di anni fa.
 
Circa 3 gradi a SSW della stella ζ Sculptoris si trova '''NGC 7793''', un’altraun'altra galassia a spirale facente parte del Gruppo dello Scultore. Può essere notata anche con un telescopio da 120mm120 mm di apertura, ma occorre uno strumento maggiore per apprezzare i dettagli dei bracci, i quali sono avvolti attorno a un piccolo nucleo luminoso. La sua distanza dalla Via Lattea è stimata sui 12,7 milioni di anni luce, pertanto NGC 7793 viene a trovarsi quasi al centro del Gruppo dello Scultore. Benché sia meno appariscente delle precedenti, si tratta comunque di una delle galassie più massicce e luminose del gruppo cui appartiene. Nei suoi bracci di spirale, molto ricchi di gas e polveri interstellari, nel 2008 è stata osservata una supernova.
 
Fra le galassie non facenti parte del Gruppo dello Scultore spicca la '''NGC 613''', la cui posizione si individua circa 8 gradi ad est della stella α Sculptoris; si mostra in un telescopio da 120mm120 mm di apertura come un disco allungato in senso ESE-WNW. I bracci sono raggruppati a coppie, una sul lato est ed una sul lato ovest del nucleo; una stella di nona magnitudine disturba l'osservazione sul lato nord. La sua distanza dalla Via Lattea è stimata sui 68 milioni di anni luce. La sua morfologia è quella delle spirali barrate, con una barra molto sviluppata che domina sul disco; i processi di formazione stellare sono attivi particolarmente alle estremità della barra, in estensione verso i bracci, ben definiti. Il nucleo è anch’esso ben visibile e di grosse dimensioni, sebbene non domini sulla struttura a barra, ed è una sorgente relativamente forte di emissioni radio.
 
La costellazione ospita anche numerose altre galassie di magnitudine più brillante della undicesima, poco alla portata dei telescopi più diffusi fra gli appassionati ma obiettivi interessanti per l’astrofotografia, dato che è possibile riprenderle immerse in ricchi campi di galassie.