Guida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud/Aquario: differenze tra le versioni
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Fra i gruppi stellari vi è '''M73''', un gruppo di quattro stelle ravvicinate considerato inizialmente un ammasso aperto. Si trova nell'estremità occidentale della costellazione, 1,5° ad est di un altro oggetto Messier, M72; si individua con un binocolo 10x50 in nottate limpide e con l'oggetto moderatamente alto sull'orizzonte, in cui si mostra come un piccolo raggruppamento di quattro o cinque stelline. Un telescopio di piccolo diametro è sufficiente per capire appena la natura dell'oggetto, che si limita a quelle quattro stelle visibili anche al binocolo. M73 a volte è stato trattato come un potenziale ammasso aperto poco popolato, che consiste di stelle che sono fisicamente associate nello spazio così come nel cielo. La questione se queste stelle fossero un asterismo o un ammasso aperto, ha generato un piccolo ma interessante dibattito. In uno studio del 2000 sui colori e la luminosità delle stelle attorno a M73 si conclude che le quattro stelle centrali e le altre stelle vicine seguono un rapporto colore-luminosità che è seguito da stelle facenti parte di un ammasso aperto (come si può notare in un diagramma HR). Secondo questi studi, M73 era quindi un antico ammasso aperto che misurava 9 minuti d'arco. Nello stesso anno tuttavia un altro studio conclude che le stelle di quella regione non seguono nessun rapporto colore-luminosità, per cui si tratterebbe di un asterismo. La controversia fu risolta nel 2002 quando un’approfondita analisi sulle sei stelle principali dell'ammasso hanno dimostrato che queste si trovano a distanze molto diverse dalla Terra e che si stanno muovendo in direzioni differenti. Di conseguenza, hanno concluso che le quattro stelle sono soltanto un asterismo.
Fra gli '''''ammassi globulari''''' ve ne sono due catalogati dal Messier; il più cospicuo è '''M2''', che si individua piuttosto facilmente, trovandosi vicino ad α e β Aquarii (Sadal-melik e Sadalsuud). È situato circa 5 gradi a nord di β Aquarii, alla stessa declinazione di α Aquarii. Data la sua magnitudine apparente, M2 è un oggetto difficile da osservare a occhio nudo, visibile solo in un cielo in condizioni ottimali, ma è un obiettivo semplice anche per ausili ottici minimi come binocoli da teatro, che mostrano una piccola stella avvolta da luce nebbiosa, in un campo privo di altre compagne. Con un telescopio da 8 pollici si ottiene una parziale risoluzione delle stelle dell'ammasso; telescopi più grandi, da
Un secondo ammasso globulare, molto più debole del precedente, è '''M72'''. Si trova nell'estremità occidentale della costellazione, 1,5° ad ovest dal già citato M73, e circa 3° ad ovest-sudovest da NGC 7009; si individua con un po’ di difficoltà anche con un binocolo 10x50 in nottate limpide e con l'oggetto moderatamente alto sull'orizzonte, ma essendo uno degli ammassi globulari più difficili da risolvere in stelle, permane di aspetto nebuloso. Un telescopio di piccolo diametro non migliora la sua osservazione; le prime stelle iniziano a mostrarsi solo in un telescopio da
Fra le '''''nebulose planetarie''''' ve ne sono due particolarmente notevoli e famose; la più grande è la '''NGC 7293''', molto meglio nota col suo nome proprio di '''Nebulosa Elica''' e talvolta indicata con la sigla del Catalogo Caldwell '''C63'''. Si tratta di una delle planetarie più estese del cielo ed è anche una delle più conosciute e fotografate, grazie alla sua forma regolare. Si individua nella parte meridionale della costellazione, poco a ovest della stella υ Aquarii, in una zona povera di stelle di fondo; la sua grande estensione di poco inferiore a quella della Luna piena la renderebbe un oggetto facilmente individuabile anche con un binocolo, ma la sua bassa luminosità superficiale di fatto la rende osservabile con difficoltà anche con grandi strumenti. Per poterla osservare in visuale occorre un cielo estremamente buio e l’ausilio di strumenti non molto piccoli e possibilmente con corta focale, in modo da ottenere ingrandimenti molto bassi e poterla staccare dal fondo cielo. Un filtro OIII potrebbe anche essere d’aiuto. Nelle fotografie a lunga esposizione appare invece estremamente luminosa ed estesa, con diversi particolari evidenti e la sua forma ad anello perfettamente marcata. La Nebulosa Elica è un esempio di nebulosa planetaria formatasi alla fine della vita di una stella di tipo solare. Gli strati gassosi esterni della stella espulsi nello spazio appaiono dal nostro punto di vista come se guardassimo dall'alto un'elica. Ha un aspetto molto simile alla nebulosa Anello ed è anche simile per dimensione, età e caratteristiche fisiche alla Nebulosa Manubrio; le significative differenze nell'aspetto sono conseguenza della relativa vicinanza e del diverso angolo da cui la vediamo. Il nucleo centrale della stella, destinato a diventare una nana bianca, risplende così intensamente da rendere fluorescente il gas precedentemente espulso. La nebulosa si trova a circa 650 anni luce dalla Terra e ha una dimensione di circa 2,5 anni luce. Sulla base della velocità di espansione, pari a circa 31 km/s, si stima che la sua età sia di circa 10.600 anni. Le fotografie più recenti e spettacolari della Nebulosa Elica sono delle composizioni di nuove immagini ottenute dallo strumento Advanced Camera for Surveys (ACS) del Telescopio Spaziale Hubble.
Una seconda nebulosa planetaria ben nota è la '''Nebulosa Saturno''', catalogata come '''NGC 7009''' o anche con la sigla del Catalogo Caldwell '''C55'''; si trova nella parte occidentale della costellazione, nei pressi dei due oggetti di Messier M72 e M73, dai quali se ne distacca per alcuni gradi, e a circa 1° a ovest della stella ν Aquarii. Benché sia un oggetto famoso, la sua osservazione è piuttosto difficoltosa ed è ben al di là della portata di piccoli strumenti, pur osservando con l’oggetto alto nel cielo e in una notte buia e in condizioni atmosferiche ottimali. Può essere osservata con una certa facilità con un telescopio da
Grazie alla notevole estensione della costellazione e alla lontananza dal piano della Via Lattea, l’Aquario contiene diverse '''''galassie''''', sebbene gran parte di queste siano sostanzialmente deboli. Alcune sono tuttavia facilmente osservabili anche con piccoli strumenti.
Fra queste spicca la '''NGC 7606''', una galassia spirale situata meno di un grado a nord della stella ψ<sup>2</sup> Aquarii e perciò individuabile con facilità; può essere osservata anche con strumenti di
Una seconda galassia di facile osservazione è la '''NGC 7727''', dalla morfologia peculiare; si individua circa 2° a nord della stella ω1 Aquarii ed è osservabile, come la precedente, anche con strumenti da
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