Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-8: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "installazione"
Gian BOT (discussione | contributi)
m Bot: corregge errori ortografici comuni
Riga 81:
Ecco una breve storia dell'equivalente russo, sovietico e poi ancora russo dei cannoni di medio calibro americani, quelli da 5 pollici. I cannoni sovietici in genere sono di calibro maggiore rispetto a quelli occidentali e qui non si fa eccezione. I pezzi da 130 mm iniziarono a concretizzarsi nel Mod .1913 da 130/55, per le corazzate dell'epoca, nonché incrociatori e difese costiere. Ne vennero prodotti 147 più 100 dalla Vickers britannica, che era l'autrice del progetto. Nel '29 iniziò la progettazione del B-13 Mod. 36, in produzione dal '35 e poi usato su molte navi: il veloce (39 nodi ) supercaccia 'Taskhent' prodotto a Livorno, i conduttori 'Leningrad' (6 esemplari singoli), i 28 'Gordy' del 1938-43, i 19 'Silny' del 1940-43, i monitori SB-70 'Shilka', e ancora navi ausiliari e treni armati. La torre binata era stata introdotta nel 1940 come B-2, nelle versioni LM da 49 t, LMT da 90,9 t, B-28 da 83,7 t; esser rimpiazzarono i cannoni singoli sul Tashkent, ma non vennero mai completati i 4 conduttori 'Kiev'; piuttosto i caccia 'Ognevoy', 12 costruiti nel 1943-47 li ebbero. Soprattutto, il primo grande programma di cacciatorpediniere postbellico vide ben 70 'Skory' prodotti, ciascuno con 2 torri binate. Essi erano noti originariamente come 'Project 30 bis' ed entrarono in servizio dal 1949. Il numero di questi cannoni era enorme: 378 nel '41, 1.199 prodotti entro il 1954. Non si trattava di un'arma a doppio ruolo, con alzo di appena 45°; anche la velocità di alzo e brandeggio erano di appena 5° al secondo per il tipo singolo B-13, aumentati a un decente 10° al secondo per il binato B-2, seppure più pesante.
 
Erano in compenso cannoni potenti e se non altro potevano fare del tiro di sbarramento, magari senza molto affidamento contro bersagli veloci. La versione doppio ruolo della B-2, la B-2U, aveva cannoni nuovamente da 55 calibri anziché 50, e soprattutto velocità di brandeggio di 20°/s e alzo di 12°/s. La cadenza di tiro era di 13 c.min, ed era da installare su corazzate ammodernate, caccia conduttori Progetto 47, incrociatori leggeri MK, ecc. Ma con la guerra dovette essere abbandonato. Almeno per il momento. Nel 1948, anche grazie alle tecnologie cedute dai Tedeschi prima dello scoppio della guerra per i sistemi di stabilizzazione e per la configurazione generale della torre, venne ripreso il concetto con il tipo SM-2 Mod 57, da 130/58 mm. Essa pesava 57,33 t con caricamento assistito con motore elettrico, per ottenere 15 c.min oppure sopra i 30°, 11-12. Aveva alzo tra -7,4 e 81,5° brandeggio di 18°/s e alzo 17,4°/s. Stabilizzazione triassiale e sistema di puntamento ottico erano la sua caratteristica; quest'ultimo consentiva di ingaggiare aerei fino a 1.000 km/h circa e con una portata utile di 22 km. C'era sempre sulla torre anche un radar di tiro apposito, con capacità di telemetria di 15 km. Nonostante che in Occidente si pensasse che questa torre fosse la stessa da 100 mm degli Sverdlov, era così in realtà ben più pesante. Il sistema di controllo tiro era uno tipo chiamato SFERA 56, portata 24 km e quota di 15 contro bersagli volanti a 1.100 km/h. Questi cannoni ebbero due installazioni ben più voluminose dei precedenti B-32, per ciascuno dei caccia Kotlin (27) e l'unico Progetto 41; inoltre i Cinesi la copiarono per i loro 17 caccia 'Luda'. Il cannone da 130 mm di nuovo tipo è chindi un armamento piuttosto diffuso, cone peso di 4,99 t, lunghezza di 7,49 m di cui 7,05 per la canna e 28 rigature che corrono per una lunghezza di 5,927 m. La camera di scoppio è di 19,6 dm3. La gittata è brillante: con la munizione semi-AP PB-42 da 33,4 kg, arriva a 27.760m760 m ; con la ZS-42 antiaerei a 23.775 m. Ma questo cannone divenne ben più famoso e temibile come arma terrestre: era infatti il padre diretto dell'arma da 130 mm nota come M-46, un formidabile cannone campale a lungo raggio.
 
Dopo questi cacciatorpediniere i Sovietici rimasero meno interessati ai cannoni di medio calibro. I Kildin (Pr 56M), Kanin (Pr 57), Kashin (Pr 61) avevano solo torri binate da 57 o da 76 mm, anche perché il sistema SA-N-1 era a doppio ruolo, anche antinave. La marina sovietica tese a ridurre l'interesse per i cannoni, ma del resto anche l'USN aveva ridotto al minimo indispensabile le artiglierie sui 'Leahy', per fare un esempio. La situazione cambiò successivamente, e nel '67 si decise di costruire un nuovo cannone DP. A dire il vero i pezzi da 100 mm erano già piuttosto soddisfacenti in tal senso, ma si volle di più, persino armi adatte al tiro antimissile. Così nacque una generazione nuova: cannoni da 76 mm super-rapidi, pezzi da 100 e da 130 mm, questi ultimi erano gli unici ad essere binati nonostante il peso elevato che il loro calibro comportava. Questo era dovuto proprio al fatto che non c'era modo di ottenere i 60 c.min necessari per farne delle valide armi antimissili, così si decise di assemblarne un paio in un unico affusto, visto con maggiore interesse rispetto a due installazioni singole. Così l'Arsenale di S. Pietroburgo, che aveva approntato un nuovo cannone da 130/54 mm e la torre singola A-217, vide quest'ultima mollata in favore di una coppia di armi in una nuova torre. Venne fuori il complesso noto come designazione industriale ZIF-94 e in servizio come AK-130. Esso ha avuto il sistema di direzione tiro MR-184 dell'Ametyst DB e ha visto, nonostante l'evoluzione delle tecnologie (CIWS, SAM, ECM) ancora un layout del tutto simile a quello dei vecchi caccia. Ma l'arma è più pesante e quindi i Sovrenemny hanno un dislocamento maggiore, per ospitare ben 2 torri binate, una a prua e l'altra a poppa. 21 navi realizzate e attualmente le unità Pr 956 sono in servizio anche nella Marina Cinese. Impieghi minori sono arrivati anche per i 4 'Slava' (Pr.1164), con una torre l'uno, i due 'Kirov-Kalinin' (1 torre), il caccia Udaloy II (Pr.1155.1) rimasto esemplare unico.
Riga 100:
La principale preoccupazione era quella degli attacchi aerei occidentali, e la conseguenza fu di sviluppare armamenti adatti per difendere le truppe sul campo di battaglia. Questo significava sistemi semoventi, spesso assai complessi e costosi.
 
Dall'altro lato, le artiglierie campali erano viste con un certo livello di compromesso tra mobilità e gittata utile. Vi erano artiglierie trainate a lungo raggio come i cannoni M-46, come anche obici a media gittata dotati di elevate caratteristiche di mobilità, come il D-30. Ma soprattutto vi erano i lanciarazzi campali Katjusha, in vari ed evoluti modelli, che erano tutti armi semoventi, in quanto montati su di un autocarro a trazione integrale. Questo stato di cose cominciò a cambiare negli anni '70, quando i sovietici si modernizzarono con l'arrivo di una serie di artiglierie semoventi ricavate da armi trainate e scafi di vario genere, mettendoli insieme con un sistema comparabile agli analoghi occidentali. La dotazione di armi d'artiglieria, 25.000 pezzi oltre i 100mm100 mm nel 1975, arrivò a 62.000 nel 1989. La percentuale dei pezzi trainati passò da meno del 10% al 40% in appena 14 anni, con un massiccio programma di aggiornamento che era ovviamente decisamente oneroso.
 
I semoventi d'artiglieria antiaerei erano invece un problema affrontato presto, con una serie di veicoli di ottime caratteristiche dagli anni '50 in poi. L'ultimo e migliore, ancorché anche il più pesante e costoso, è il 2S6 Tunguska.
Riga 133:
 
===Artiglieria semovente===
[[Immagine:M1974-sp-howitzer-19910304.jpg|300px|left|thumb|2S1]]Il primo dei semoventi d'artiglieria campale moderni (non contando né i cannoni d'assalto né i semoventi da 400mm400 mm su scafo Stalin per sparare granate nucleari) sovietici, capace di sparare soprattutto in tiro indiretto, era l'[[w:Semovente 2S1|2S1]] da 122mm, con uno scafo simile a quello dell'MT-LB e con un obice da 122mm ricavato dal D-30. Esso è stato introdotto in quantità enormi, con 18 mezzi per reggimento su 3 batterie. Essi hanno una potenza di fuoco relativamente bassa a causa del calibro, ma sono anfibi senza preparazione.Identificati dal 1974
 
----
Riga 276:
Il '''BM-24''' è un lanciarazzi pesante per le artiglierie di corpo d'armata, entrato in servizio dai primi anni cinquanta.
 
Esso è costituito da un autocarro Zil-151 6x6 da 2.500 kg con 12 razzi pronti al lancio, in rampe tubolari (una via di mezzo tra tubi e rotaie di lancio), 2 file sovrapposte di 6 l'una, sistemate su di un elevatore brandeggiabile e mobile. Quando viene usato, è necessario abbassare sia le persiane corazzate sui parabrezza, che, soprattutto, i martinetti di stabilizzazione, due nel settore posteriore. Questo lo rende un po' più lento da far entrare ed uscire dall'azione di fuoco, ma è necessario data la potenza dei razzi, con stabilizzazione basata su alette, che vengono lanciati: 1.18 m di lunghezza, 240mm240 mm. di calibro, 112.5 kg per una testata da 46.9 nebbiogena, chimica o esplosiva. La gittata è tuttavia assai ridotta, 11 km, troppo poco per non rischiare di essere localizzati e colpiti dalla reazione nemica. Anche per questo, i BM-24, un modello dei quali venne installato su cingolati AT-S, sono stati sostituiti dai più leggeri BM-21 o dai ben più prestanti BM-22.